Concetti Chiave
- Mary Shelley, famosa scrittrice del XIX secolo, è conosciuta principalmente per il suo romanzo "Frankenstein", ispirato da un soggiorno al lago di Ginevra con Percy Shelley e Lord Byron.
- Frankenstein è un romanzo epistolare innovativo con tre narratori, offrendo molteplici punti di vista che si intrecciano in una struttura a scatola cinese.
- Il mostro di Frankenstein, inizialmente buono, diventa cattivo a causa del rifiuto e delle reazioni negative degli esseri umani, esplorando temi di accettazione e diversità.
- Il romanzo gotico affronta anche il tema della scienza, con Frankenstein che sfida i limiti divini creando vita tramite l'elettricità, sollevando questioni etiche sui confini scientifici.
- Shelley invita i lettori a riflettere sui limiti che la scienza dovrebbe rispettare, ponendo una domanda etica centrale: fino a che punto la scienza può spingersi senza sfidare l'ordine naturale?
Indice
Mary Shelley
Mary Shelley, nata a Londra nel 1797 e morta nel 1851, fu una famosa scrittrice dell'inizio del XIX secolo. Divenne famosa per il suo romanzo Frankenstein.
Suo padre era William Godwin, che conosceva Coleridge, e sua madre era la famosa scrittrice Mary Wollstonecraft. Studiò storia, letteratura e Bibbia e imparò il latino, il francese, l'italiano e il greco.
Nel 1812 Mary incontrò Percy Shelley per la prima volta.
Nel 1814 si innamorarono. Nel maggio 1816 Maria, Percy e il figlio si recano sul lago di Ginevra. Lì Mary si ispirò a scrivere il romanzo Frankenstein: Byron, Percy e Mary decisero infatti di fare un concorso: ognuno doveva scrivere una storia dell'orrore. Frankenstein fu pubblicato nel 1818. Mary Shelley nel 1851.
Frankenstein
Frankenstein ha una trama complessa perché Maria ha introdotto un'innovazione nelle tecniche narrative: l'opera è un romanzo epistolare, quindi è realizzata con le lettere. Inoltre ci sono 3 narratori, quindi 3 punti di vista:
- Frankenstein si riferisce a ciò che pensa il mostro;
- Frankenstein racconta la sua storia anche a Walton;
- Walton racconta la storia di Frankenstein e del mostro a sua sorella.
Quindi, la storia del mostro è dentro la storia di Frankenstein, che è dentro la versione dei fatti di Walton. Questo schema si chiama scatola cinese.
Shelley spiega che quando il mostro è stato creato, era buono: sono state le reazioni degli uomini nei suoi confronti a renderlo cattivo. Infatti Frankenstein quando ha visto il mostro, ha rifiutato la sua creazione come un padre rifiuta il figlio. Quindi, la cattiveria del mostro è in parte giustificata.
L'opera è un romanzo gotico, ma Shelley ha parlato anche della reazione della società alla diversità e della scienza: Frankenstein ha studiato come dare vita al mostro: ha assemblato le parti migliori di diversi cadaveri e ha dato vita alla sua creazione attraverso l'elettricità. La scienza ha permesso a Frankenstein di creare la vita, un compito che appartiene solo a Dio. Così Frankenstein ha sfidato Dio.
Shelley ha anche posto una domanda etica ai lettori: quali dovrebbero essere i limiti della scienza?
Domande da interrogazione
- Chi era Mary Shelley e quale fu il suo contributo alla letteratura?
- Quali innovazioni narrative ha introdotto Mary Shelley in "Frankenstein"?
- Quali temi principali affronta il romanzo "Frankenstein"?
Mary Shelley, nata a Londra nel 1797, fu una famosa scrittrice del XIX secolo, conosciuta principalmente per il suo romanzo "Frankenstein", pubblicato nel 1818. Era figlia di William Godwin e Mary Wollstonecraft e studiò diverse discipline, tra cui storia e letteratura.
Mary Shelley ha introdotto un'innovazione nelle tecniche narrative utilizzando un romanzo epistolare con tre narratori, offrendo così tre punti di vista diversi. Questo approccio è noto come "scatola cinese", dove la storia del mostro è dentro la storia di Frankenstein, che a sua volta è dentro la versione dei fatti di Walton.
"Frankenstein" affronta temi come la reazione della società alla diversità, i limiti della scienza e le conseguenze etiche delle scoperte scientifiche. Shelley esplora come le reazioni umane abbiano trasformato il mostro da buono a cattivo e pone una domanda etica sui limiti della scienza, evidenziando la sfida di Frankenstein a Dio nel creare la vita.