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Concetti Chiave

  • Nel romanzo Frankenstein, il "mostro" è inizialmente una creatura di buoni sentimenti, abbandonata dal suo creatore Victor Frankenstein.
  • La creatura impara a leggere e sviluppa emozioni osservando una famiglia, ma viene respinta quando si mostra, portandolo alla disperazione.
  • Desidera una compagna simile a lui per vivere in pace, ma Frankenstein rifiuta di creare un'altra creatura.
  • Dopo il rifiuto, il mostro si trasforma in un essere vendicativo, causando la rovina e la morte dei familiari di Frankenstein.
  • Alla fine, entrambi si confrontano nell'Artide, dove Frankenstein muore e il mostro esprime il suo dolore e la sua solitudine prima di scomparire.

Indice

  1. Il mostro senza nome
  2. La solitudine del mostro
  3. La disperazione e la vendetta
  4. La resa dei conti

Il mostro senza nome

Nel romanzo Frankenstein il mostro non ha un nome: è stata la fantasia popolare ad attribuirgli quello del suo creatore, lo sfortunato e appassionato Victor Frankenstein. Mostro, però, non vuol dire cattivo.

La solitudine del mostro

il povero "mostro" è, all'inizio, una creatura di buoni e delicati sentimenti, che offre moltissimo per il crudele abbandono del suo creatore.

Solo e disperato, egli si rifugia nel granaio di una casa colonica, dove osservando la famiglia, e in particolare i bambini, prende lentamente coscienza di sè. Impara a leggere, senza essere visto aiuta a sbrigare piccole incombenze, comincia a riconoscere e a dare un nome alle sensazioni e alle emozioni che prova. Per lui ogni cosa è nuova, imprevista: il sorgere dell'alba lo commuove, la bellezza della natura lo esalta, le affettuosità che vede scambiarsi tra i suoi ignari ospiti lo turbano nel profondo.

La disperazione e la vendetta

Quando, dopo molti mesi, trova il coraggio di mostrarsi, le reazioni orripilate della famiglia lo gettano nella disperazione. Fugge, deciso a ritrovare il suo creatore. Non vuole più essere solo, desidera una compagna che sia come lui, mostruosa e deforme, con la quale vivere in pace e in solitudine, senza che nessun uomo più le debba vedere.

ma lo scienziato rifiuta, sconvolto all'idea di ripetere per la seconda volte l'esperimento.

La tragica storia del mostro di Frankenstein e del suo creatore articolo

La resa dei conti

allora il mostro diventa cattivo: uccide i famigliari del suo creatore e l'amata Elizabeth, lo perseguita, lo minaccia, rende la sua vita un inferno di tormenti. Infine, creatore e creatura giungono alla resa dei conti sui ghiacci dell'Artide. Lo scienziato, raccolto miracolosamente da una nave di esploratori, trova le ultime forze per raccontare al capitano la sua triste storia e muore. Sul suo cadavere, il mostro eleva un ultimo lamento, prima di sparire per sempre:"Un tempo sperai inutilmente di incontrare esseri che, perdonando la mia forma esterna, mi avrebbero amato per le ottime qualità che ero in grado di svelare. Mi alimentavo di pensieri elevati di onore e devozione. Ma ora il crimine mi ha degradato al di sotto del più spregevole animale. Quando scorro la serie spaventosa dei miei peccati, non posso credere di essere la stessa creatura i cui pensieri una volta erano rivolti al bene. Ma è così: l'angelo caduto è divenuto un demone malvagio. ma anche il nemico di Dio aveva amici e associati nella sua desolazione: io sono solo".

Domande da interrogazione

  1. Qual è la vera natura del "mostro" nel romanzo Frankenstein?
  2. All'inizio, il "mostro" è una creatura di buoni e delicati sentimenti, che soffre per l'abbandono del suo creatore e cerca di comprendere il mondo e se stesso.

  3. Perché il "mostro" diventa cattivo nel corso della storia?
  4. Il "mostro" diventa cattivo dopo che il suo creatore rifiuta di dargli una compagna, portandolo a uccidere i familiari di Victor e a perseguitarlo.

  5. Come si conclude la storia tra il creatore e la creatura?
  6. La storia si conclude con un confronto finale sui ghiacci dell'Artide, dove Victor muore e il "mostro" esprime il suo ultimo lamento prima di scomparire per sempre.

Domande e risposte

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