Concetti Chiave
- Durante il Rinascimento, si completa l'evoluzione artistica e intellettuale iniziata con l'Umanesimo, unificando queste due fasi storiche in un'unica era di crescita culturale.
- Il Cinquecento è noto come il secolo delle accademie, luoghi di vivace attività intellettuale e creatività, spesso controllate dai principi per il loro impatto sociale e politico.
- Intellettuali come Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, e Niccolò Machiavelli si distinguono nel Rinascimento, così come artisti quali Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio nelle arti figurative.
- Nel Cinquecento, emerge il dibattito sulla questione della lingua, con posizioni diverse tra l'adozione di un volgare unificato e la supremazia del fiorentino, influenzato da Pietro Bembo.
- Pietro Bembo promuove l'uso del fiorentino di Petrarca e Boccaccio come modello della lingua italiana scritta, influenzando la produzione letteraria per secoli.
Indice
Il Rinascimento e l'Umanesimo
Nel corso del Cinquecento, giunge a compimento quello straordinario sviluppo delle arti che si accompagna allo studio dei classici e alla riflessione sull'uomo, motivi già propri dell'Umanesimo.
Questo periodo è chiamato Rinascimento.
Per molto tempo Umanesimo e Rinascimento sono stati considerati due epoche culturali vicine, ma distanti. Oggi gli studiosi sono concordi nel ritenere sostanzialmente unitaria questa fase di eccezionale crescita culturale.
Nel Quattrocento il rinnovato interesse per la cultura classica e la fioritura degli studi spinge artisti e intellettuali verso nuovi centri di sapere e di diffusione della cultura, diversi dalle scuole delle cattedrali e delle università medievali, che permettono loro di essere più liberi e indipendenti:circoli,biblioteche e accademie.
Il secolo delle accademie
Il Cinquecento è stato definito (il secolo delle accademie) per il gran numero di queste associazioni di letterati che sorgono in Italia.
Le accademie diventano ben presto luoghi di una fervida vita intellettuale, fucine di creatività, di confronto e di approfondimento anche politico e sociale, tanto da essere sottoposte al controllo dei principi.
Nelle corti rinascimentali del Cinquecento, invece, alla libera associazione di artisti e uomini di cultura l'intellettuale di corte, stipendiato dal signore, di cui sostiene il potere politico e che, almeno apertamente, non contesta.
Il Principe, che lo mantiene e gli permette di continuare la sua attività di artista alla quale, gradualmente, si affiancano i servizi mondani o gli incarichi politici e diplomatici.
Intellettuali e artisti del Rinascimento
Tra i più famosi intellettuali del periodo rinascimentale ricordiamo Ludovico Ariosto e Torquato Tasso, celebri soprattutto per i loro poemi cavallereschi, l'Orlando furioso e la Gerusalemme liberata, Niccolò Machiavelli, autore del Principe, un trattato politico che fece molto scalpore. Fra gli artisti eccezionali nelle arti figurative e nella architettura ricordiamo Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.
La questione della lingua
A partire dal Cinquecento, gli intellettuali cominciano a porsi il problema di quale lingua utilizzare in alternativa al latino.
Iniziò così tra gli intellettuali quel dibattito che fu definitivo (la questione della lingua), su cui si confrontò a lungo con pareri diversi.
Accanto ad alcuni che sostenevano che la lingua dovesse risultare dalla fusione di tutti i volgari locali, altri affermavano la supremazia del volgare fiorentino, quello vivo e parlato, mentre altri ancora, come il poeta e studioso Pietro Bembo la cui posizione emersa sopra le altre individuò nel fiorentino illustre di Petrarca e Boccaccio il modello della nostra lingua scritta.
Bembo, autore fra l'altro di una grammatica italiana, influenzò con la sua teoria linguistica la produzione letteraria per alcuni secoli.
Domande da interrogazione
- Qual è la relazione tra Rinascimento e Umanesimo?
- Perché il Cinquecento è definito "il secolo delle accademie"?
- Chi sono alcuni degli intellettuali e artisti più noti del Rinascimento?
- Qual era la "questione della lingua" nel Cinquecento?
Il Rinascimento e l'Umanesimo sono considerati oggi una fase unitaria di crescita culturale, caratterizzata dallo sviluppo delle arti e dallo studio dei classici, sebbene in passato fossero visti come epoche distinte.
Il Cinquecento è chiamato "il secolo delle accademie" per il gran numero di associazioni di letterati in Italia, che divennero centri di vita intellettuale e creatività, influenzando anche la politica e la società.
Tra i più celebri intellettuali e artisti del Rinascimento ci sono Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Niccolò Machiavelli, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio, noti per i loro contributi alla letteratura e alle arti figurative.
La "questione della lingua" riguardava il dibattito su quale lingua utilizzare al posto del latino, con posizioni diverse tra chi sosteneva la fusione dei volgari locali e chi, come Pietro Bembo, proponeva il fiorentino illustre di Petrarca e Boccaccio come modello.