Concetti Chiave
- L'edonismo, derivante dalla filosofia epicurea, promuove la ricerca del piacere come via per la felicità, raggiungibile attraverso l'assenza di desiderio.
- La bellezza fisica e spirituale sono interconnesse nell'edonismo, con l'ideale umanista che enfatizza equilibrio e misura per evitare eccessi nella ricerca del piacere.
- Orazio, con il concetto di "carpe diem", sottolineava l'importanza di vivere il presente per evitare ansie legate al futuro e godere delle gioie della vita.
- Il "locus amenus" rappresenta un elemento idillico nella letteratura latina, simbolo dell'ideale di vita raffinata dell'edonismo, con paesaggi naturali sereni e belli.
- "Trionfo di Bacco e Arianna" di Lorenzo de Medici riflette l'edonismo rinascimentale, celebrando il piacere con un sottofondo di consapevolezza della fugacità del tempo.
L’edonismo e L’Idillio
Significato di edonismo
L’edonismo era una parola greca che indicava la “ricerca del piacere” e la filosofia epicurea, aveva come scopo finale la ricerca del piacere, l’unica possibilità che l’uomo aveva di diventare saggio e di non farsi più toccare dai beni materiali, provando la felicità. La ricerca del piacere veniva chiamata dagli epicurei “talaxemando”, ovvero piacere a riposo. In realtà l’uomo arriva al raggiungimento della felicità quando raggiungeva l’assenza del desiderio.
Non desiderare nulla significa tutt’oggi essere appagato mentre, viceversa, desiderare qualcosa corrisponde all’essere inappagati. Soltanto quindi quando il piacere era a riposo, mentre il corpo si era veramente liberato delle cose mondane.Nella corrente dell’edonismo quindi erano espresse le idee filosofiche di Platone, non consistenti in un piacere grossolano e l’abbandono ai bagordi, ma una ricerca del piacere mondano e materiale, godendosi le gioie della vita. L’uomo si era finalmente liberato dall’ossessione della punizione divina, eterna, di una vita proiettata nel trascendente,attribuendo grande valore a sé stesso e alla vita terrena.
Questo fenomeno culturale si tradusse nelle corti e trovò agli inizi del 1500, con Pietro Bembo, negli Asolani, una sorta di codificazione letteraria che spiegò come dovevano essere vissuti i piaceri della vita secondo un’etica, tipica dell’artista cortigiano e dell’amore.
L’ideale degli umanisti era la bellezza, ripresa dai classici come l’armonia, l’equilibrio, la misura che riportavano alla creazione di un’opera d’arte fondata sul bello che non veniva mai costruito sull’eccesso. Il movimento delle gioie della vita per non diventare “sfrenatezze” dovevano essere improntate sulla misura. La bellezza fisica riportava sempre a quella spirituale, erano due elementi che non si eliminavano ma si intersecavano, essendo l’uno il sopporto dell’altro. La bellezza raggiungeva la massima espressione nella figura femminile, insieme sensuale e spirituale.
Orazio, scrittore dell’età augustea, era uno dei poeti più grandi della letteratura latina, scrisse varie opere tra cui le Satire e le Odi. Tra queste, una in particolare divenne importante per il concetto del “carpe diem”, “. Con questa sua espressione egli evidenziava il fatto che l’uomo non dovesse vivere proiettato nel futuro, poiché altrimenti sarebbe subentrata l’ansia e avrebbe condotto una vita infelice. Agli uomini era stata offerta la possibilità di vivere il presente, poiché il passato era già esistito e il futuro era incerto. L’unica causa di infelicità dell’uomo era dovuta al desiderare sempre ciò che non aveva.
Un altro concetto caro agli umanisti e ad Orazio era la caducità e la fugacità del tempo, veloce e inesorabile che cercava continuamente di sottrarre le cose agli uomini. L’uomo quindi doveva godersi le poche gioie che gli offriva la vita senza eccedere.
Uno degli aspetti dell’edonismo era la natura idillica, in cui ricorrevano alcuni elementi paesaggistici fissi. Nella letteratura latina compariva il “locus amenus”, cioé il luogo idillico, bello, quasi inesistente nella realtà, consistente in uno scenario naturale ricco di fiori, erbe, ruscelli, prati, in cui la vita scorreva serenamente. Questo concetto del locus venne ripreso dall’edonismo e non aveva soltanto una funzione decorativa, contribuendo a definire l’ideale di vita raffinata degli ambienti di corte.
In questo periodo nacque una nuova figura di intellettuale che viveva grazie alle sue opere, poiché veniva accolto nelle corti. Questi signori ovviamente offrivano protezione a questi intellettuali e alcune volte gli affidavano incarichi particolari come quello di ambasceria.
Nell'ambito dell'edonismo rinascimentale “Trionfo di Bacco e Arianna” era un’opera carnevalesca che scrisse Lorenzo de Medici, durante un carnevale a Firenze. I carri che sfilavano per più giorni erano accompagnati da cortei che cantavano. Lorenzo, signore della città, scrisse questo canto, riprendendo dall’antichità classica la storia del mito di Bacco e delle sue feste con alla base il concetto dell’edonismo. Non compariva fuori una completa gioia, poiché il carnevale era una felicità velata visto che la vita non poteva essere sempre simile ad esso. Dietro la canzone si nascondeva il concetto della fugacità del tempo.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'edonismo secondo la filosofia epicurea?
- Come si esprimeva l'edonismo nelle corti del 1500?
- Qual è il concetto di "carpe diem" secondo Orazio?
- Qual è il ruolo del "locus amenus" nella letteratura latina ed edonistica?
- Qual è il significato del "Trionfo di Bacco e Arianna" di Lorenzo de Medici?
L'edonismo, nella filosofia epicurea, rappresenta la ricerca del piacere come mezzo per raggiungere la saggezza e la felicità, ottenuta attraverso l'assenza del desiderio e il distacco dai beni materiali.
L'edonismo nelle corti del 1500 si tradusse in una codificazione letteraria, come negli "Asolani" di Pietro Bembo, che spiegava come vivere i piaceri della vita secondo un'etica artistica e amorosa.
Il "carpe diem" di Orazio invita a vivere il presente senza proiettarsi nel futuro, per evitare l'ansia e l'infelicità derivanti dal desiderio di ciò che non si possiede.
Il "locus amenus" è un luogo idillico e naturale che, nella letteratura latina ed edonistica, rappresenta un ideale di vita raffinata e serena, contribuendo a definire l'estetica delle corti.
Il "Trionfo di Bacco e Arianna" di Lorenzo de Medici è un'opera carnevalesca che celebra l'edonismo attraverso il mito di Bacco, ma sottolinea anche la fugacità del tempo e la natura effimera della felicità.