Concetti Chiave
- Il Decadentismo nasce in Francia alla fine dell'Ottocento e si diffonde in Europa come reazione al Naturalismo, enfatizzando l'analisi dei sentimenti e la crisi esistenziale.
- I decadenti rigettano il positivismo e il metodo scientifico, cercando un tipo di arte libera dai vincoli del reale e del concreto, con un forte senso di isolamento dalla società.
- La poesia decadente si caratterizza per l'uso di simboli, analogie e ritmi musicali, con un linguaggio libero dalle regole metriche tradizionali.
- Il movimento include diverse correnti poetiche come il superomismo, simbolismo, ermetismo ed estetismo, ognuna con le sue specifiche caratteristiche.
- In Italia, il Decadentismo si manifesta in due fasi, influenzando profondamente autori come D'Annunzio, Pascoli, Pirandello e Svevo, e viene inizialmente disprezzato per il suo rifiuto delle norme positivistiche.
Questo appunto di letteratura italiana per le scuole descrive il movimento artistico e letterario del Decadentismo, nato in Francia tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Il movimento si è poi diffuso negli ambienti letterari di tutta Europa.
Indice
Decadentismo: caratteristiche generali del movimento
Il movimento del Decadentismo ha origine in Francia, alla fine dell’Ottocento, ma presto si diffonde all’interno di movimenti culturali delle altre nazioni europee, già dall’inizio del Novecento.
Il movimento Decadentista nasce in opposizione e come polemica al movimento del Naturalismo. Il termine Decadentismo deriva dalla parola francese “décadent”, utilizzata per la prima volta da Paul Verlain nella lirica Langueur, il termine presenta due significati distinti: il primo era quello inteso in senso negativo riferito a giovani poeti che costituivano uno scandalo per la società dell’epoca, in seguito però diviene il simbolo di un nuovo modo di pensare che necessitava l’analisi dei sentimenti, dei dubbi e delle ansie dell’uomo. La nascita e lo sviluppo di questo movimento culturale sono state provocate principalmente dalla crisi esistenziale che ha colpito la società europea in quegli anni e che porta a un intensificazione della sfiducia negli ideali romantici e nella ragione. I decadenti non si riconoscevano nelle tendenze positivistiche e materialistiche della società del tempo, infatti i letterati decadenti si trovano in una condizione di insoddisfazione generale verso il positivismo e verso il metodo scientifico tanto sponsorizzato all’interno di quel movimento culturale, il metodo scientifico, infatti, non era riuscito a dare risposta certa a moltissime questioni, così come si era posto agli albori della sua diffusione, risultava quindi essere semplicemente un mezzo arido e distaccato per ottenere alcune delle risposte. Essi, attraverso il loro pensiero prima e la loro letteratura poi, si contrapposero attraverso alcuni atteggiamenti visti come anticonformisti per quei tempi, come la ricerca di un tipo di arte che sia libera dai vincoli del reale e del concreto, e pur consapevoli di essere rifiutati dalla borghesia ne fecero motivo di orgoglio e distinzione, rivendicando la loro superiorità. Il poeta diviene così un veggente, cioè colui che vede e sente mondi arcani ed invisibili, un artista solitario, capace di scavare nell'interiorità umana e nel mistero dell'ignoto. Le caratteristiche principali della corrente decadentista sono:
- la sfiducia nella ragione, che i decadentisti giudicano uno strumento inadeguato; loro pensano infatti che le verità più profonde si possano cogliere con l’intuizione. Essi rivalutano l’irrazionalità della mente umana, in grado di fare luce sui misteri della vita;
- l’ isolamento dalla società, poiché non riuscivano a immedesimarsi in una società e in una cultura così cambiate, e soprattutto che continuavano a cambiare nel tempo;
- la dominazione dell’ansia di evadere dalla realtà: questi letterati assumono come ragione di vita la bellezza in contrapposizione alla volgarità ed esaltano le esperienze che sentono come uniche e inimitabili. Per questo motivo l’infanzia viene considerata un’età magica alla quale si desidera costantemente fare ritorno;
- l’esasperazione dell’individualismo, inteso con due significati: il primo inteso come l’esaltazione dell’individuo eccezionale che si considera diverso dalla massa espresso tramite il concetto di superuomo, e il secondo inteso come la sofferenza causata dall’impossibilità dell’uomo di comunicare;
- il senso di angoscia e di solitudine del poeta, caratterizzato dalla noia e dal senso di vuoto.
per un ulteriore approfondimento sul decadentismo vedi anche qua
Linguaggio e poetiche del decadentismo
Grazie ai decadenti avviene la nascita di un nuovo linguaggio: i poeti si servono di simboli, di analogie, suoni suggestivi e ritmi musicali per produrre sensazioni. Essi rifiutano le regole della metrica, le strofe e i versi sono sempre liberi. La parola acquisisce infinite possibilità di significato; nasce così la poesia del frammento, quella che con poche parole è in grado di racchiudere una molteplicità di significati. Gli scrittori appartenenti alla corrente del decadentismo ritengono che solamente la poesia è in grado di cogliere il significato più profondo delle cose e viene così considerata la più alta forma di conoscenza. Il movimento decadentista presenta diverse correnti poetiche, ognuna con le proprie caratteristiche, tra le più diffuse troviamo:
- superomismo: corrente filosofica teorizzata da Nietzsche, per cui il super uomo è colui che va oltre la condizione tragica della vita. Uno dei principali esponenti in ambito letterario del superomismo, a livello europeo, è Gabriele D’Annunzio.
- Simbolismo: corrente artistica, che si pone in contrasto con il realismo e i suoi dogmi. Il simbolismo ha l’intento di fornire una descrizione soggettiva della realtà.
- Ermetismo: corrente letteraria in cui viene realizzato un rinnovamento del linguaggio poetico totalmente libero dagli schemi e dalle regole della metrica tradizionale.
- Estetismo: movimento culturale che nasce come reazione al romanticismo, nell’estetismo l’arte ha come scopo l’arte stessa.
per un ulteriore approfondimento sugli autori e le correnti del decadentismo vedi anche qua
Decadentismo in Italia
Anche in Italia il movimento decadentista non tarda ad arrivare. In Italia il decadentismo si divide in due periodi: il primo, in cui letterati come D'Annunzio e Pascoli, sentivano la necessità di fondare dei miti decadenti; il secondo in cui Pirandello e Svevo si affidano a una poetica decadentista ben solida e concreta. Come in Francia anche in Italia, inizialmente, il termine decadentismo viene utilizzato in toni dispregiativi, soprattutto per additare quei poeti considerati “diversi”, poiché non seguivano la norma e disprezzavano il progresso e tutti quei valori tipici del positivismo. Gli intellettuali italiani considerano il loro essere decadenti come un segno distintivo di superiorità nei confronti di chi invece quelle norme le seguiva.
per un ulteriore approfondimento su Pascoli e D'Annunzio vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e le caratteristiche principali del movimento del Decadentismo?
- Come si esprime il linguaggio poetico del Decadentismo?
- Quali sono le principali correnti poetiche all'interno del Decadentismo?
- Come si è sviluppato il Decadentismo in Italia?
- Qual è il ruolo della poesia nel movimento decadentista?
Il Decadentismo nasce in Francia alla fine dell'Ottocento e si diffonde in Europa all'inizio del Novecento. Si oppone al Naturalismo e si caratterizza per la sfiducia nella ragione, l'isolamento dalla società, l'ansia di evadere dalla realtà, l'esasperazione dell'individualismo e il senso di angoscia e solitudine del poeta.
Il linguaggio poetico del Decadentismo utilizza simboli, analogie, suoni suggestivi e ritmi musicali. Rifiuta le regole della metrica tradizionale, favorendo versi liberi e la poesia del frammento, capace di racchiudere molteplici significati.
Le principali correnti poetiche del Decadentismo includono il superomismo, il simbolismo, l'ermetismo e l'estetismo, ognuna con caratteristiche uniche, come il superomismo di Nietzsche e il simbolismo che si oppone al realismo.
In Italia, il Decadentismo si divide in due periodi: il primo con D'Annunzio e Pascoli che fondano miti decadenti, e il secondo con Pirandello e Svevo che adottano una poetica più solida. Inizialmente, il termine era usato in modo dispregiativo per indicare poeti "diversi".
Nel Decadentismo, la poesia è considerata la forma più alta di conoscenza, capace di cogliere il significato profondo delle cose, grazie alla sua capacità di esprimere sensazioni attraverso un linguaggio simbolico e libero.