Concetti Chiave
- Durante il Medioevo, la cultura europea era fortemente influenzata dalla Bibbia, considerata sia un testo storico che letterario.
- L'Umanesimo, sviluppatosi tra il 1480 e il 1520, enfatizzava lo studio degli autori classici e segnava una rinascita culturale rispetto al Medioevo.
- La lingua latina unificava gli intellettuali europei durante l'Umanesimo, favorendo la diffusione delle idee classiche.
- La pittura rinascimentale introdusse la prospettiva e la tecnica del ritratto, riflettendo una nuova comprensione storica del mondo classico.
- Il Rinascimento segnò una transizione dall'identità collettiva e teocentrismo medievale all'individualità e antropocentrismo, con un focus sull'uomo come microcosmo.
Durante il Medioevo la cultura europea era basata sulla Bibbia che fungeva da libro storico e letterario. Storico perché raccontava le vicende del popolo allora conosciuto fino alla nuova venuta di Gesù sulla Terra; letterario perché tutti ne conoscevano qualche passo. Il Medioevo aveva anche un altro patrimonio culturale: i libro profani. Inizialmente malvisti e soggetti ad un’interpretazione cristiana, furono poi ammirati e tradotti. Allora, durante il 1480-1520 si sviluppò una nuova corrente culturale: l’Umanesimo (deriva da humanae litterae, ossia lo studio degli autori classici) che si sviluppa durante il Rinascimento (età di rinascita delle atri, consapevole differenza culturale rispetto al Medioevo, cioè età di mezzo, gotica e barbara).
La corrente dell’Umanesimo, viene protetta e finanziata dai re. I vari esponenti europei parlano fra di loro il latino, come lingua unificatrice.Nella pittura si affermano la prospettiva e la tecnica del ritratto e del’’autoritratto. C’è una comprensione del mondo classico nella sua realtà storica, si scoprono nuovo modelli umani, i saperi diventano autonomi, la natura si autonomizza. Nasce il concetto di immanenza: Dio è dentro le cose e si pone nella perfezione della natura. C’è una maggiore autonomia dell’uomo con la filologia (studio degli autori classici) e della natura con la filosofia (studio dell’uomo come parte integrante della natura). Il sapere si trasforma da trascendente ad immanente e utile. L’attenzione si sposta sull’uomo come microcosmo nel macrocosmo (esempio: homo quadratus, uomo vitruviano di Leonardo che si rifà a Vitruvio e che è al centro della circonferenza e quindi è perfetto). L’uomo diventa homo faber, cioè il fabbro del mondo, come suo campo d’azione. C’è una conquista dell’io visto come unico e irripetibile, dello spazio e del tempo.
Medioevo
• Identità collettiva.
• Teocentrismo.
• Capisco perché credo.
Rinascimento
• Individualità
• Antropocentrismo
• Credo perché capisco
Massimi esponenti
Marsilio Ficino, Picco della Mirandola, Leonardo da Vinci, Raffaello, Tasso, Ariosto, Michelangelo Bonarroti, Gettemberg.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo della Bibbia nella cultura europea del Medioevo?
- Come si è sviluppato l'Umanesimo durante il Rinascimento?
- Quali sono le differenze principali tra il Medioevo e il Rinascimento?
La Bibbia fungeva da libro storico e letterario, raccontando le vicende del popolo fino alla venuta di Gesù e fornendo passi conosciuti da tutti.
L'Umanesimo, basato sullo studio degli autori classici, si sviluppò come una corrente culturale protetta e finanziata dai re, con il latino come lingua unificatrice.
Il Medioevo era caratterizzato da identità collettiva e teocentrismo, mentre il Rinascimento enfatizzava l'individualità e l'antropocentrismo, con un focus sull'uomo come microcosmo.