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Concetti Chiave

  • La pace di Lodi del 1454 portò a un equilibrio politico in Italia, ma la stabilità si incrinò con eventi come la morte di Lorenzo de Medici e il sacco di Roma.
  • Le corti italiane divennero centri culturali rinomati durante il Rinascimento, ospitando artisti e intellettuali, e promuovendo il movimento dell'Umanesimo.
  • Il Rinascimento segnò una rivoluzione culturale incentrata sull'uomo e una riscoperta dei classici latini e greci, dando vita a studi di filologia e storici.
  • Nel XV secolo, il dibattito sulla lingua letteraria portò a preferenze diverse tra il volgare fiorentino e il latino classico, influenzando l'evoluzione della lingua italiana.
  • Lorenzo de Medici, nato nel 1449, fu un influente signore di Firenze, promotore di alleanze politiche e mecenate culturale, sostenendo artisti e intellettuali.

L’Italia continuò ad essere divisa in Signorie. Dopo una fase contrassegnata da frequenti scontri, con la pace di Lodi che fu raggiunto un equilibrio politico. Questa condizione di relativa stabilità si incrinò verso la fine del Quattrocento, con la morte di Lorenzo de Medici e con la successiva discesa in Italia nel 1494 di Carlo VIII. Uno degli eventi che segnarono di più la storia italiana di quel periodo fu il ‘’sacco di Roma’’. La situazione raggiunse nuovamente una certa stabilità nel 1559, con la pace Cateau-Cambrésis che sancì l’inizio della dominazione spagnola in Italia.

Tra il quattrocento e il cinquecento. Le corti italiane si affermarono come splendidi centri culturali, dove trovavano ospitalità artisti e intellettuali. Le signorie che svolsero un prestigioso ruolo politico sono: i Medici a Firenze, Estensi a Ferrara, Montefeltro a Urbino, i Visconti e poi gli Sforza a Milano. Ed è proprio all’interno di quest’ambiente che prende vita un movimento di rinnovamento culturale e civile definito Rinascimento, accompagnato da un fermento letterario di portata straordinaria, chiamato Umanesimo. Si trattò di una vera e propria rivoluzione pe due motivi: rappresentava il risveglio delle arti e del sapere, poneva al centro dell’interesse non Dio ma l’uomo.

Ci fu la riscoperta dei classici latini e greci lo studio delle loro opere come modelli di virtù umane. Nasce la parola Umanesimo. L’ammirazione per gli ideale di armonia ed equilibrio. Nasce la filologia scienza che stabilisce la redazione originaria di un testo. Ci fu la nascita degli studi Storici. L' esaltazione della dignità umana, la fiducia nelle capacità umane e l’interesse per scienze e tecnica.

Nella prima metà del XV secolo, il volgare visse una grave crisi: molti umanisti ritornano ad usare il latino che era ritenuto più adatto a diffondere valori universali della cultura classica. Nella seconda metà del secolo il volgare prese forza grazie ad alcuni scrittori come Lorenzo il Magnifico. L’evoluzione della lingua italiana fu condizionata da due fattori: frammentazione politica e l’esistenza degli intellettuali e artisti cortigiani. Determinarono una separazione tra la lingua letteraria scritta e quella parlata. Nel cinquecento si pose la questione della lingua cioè che nacque un dibattito culturale. Secondo alcuni la lingua letteraria doveva risultare dalla fusione di tutti i volgari, altri preferivano il volgare fiorentino. Altri ritenevano necessario continuare il modello di volgare illustre fiorentino di Dante, Boccaccio e Petrarca.

Le opere letterarie sono classificabili in tre generi: trattati di contenuto morale come il Principe di Nicolò Machiavelli, La poesia lirica realizzata sui modelli dei sonetti di Francesco Petrarca, furono scritte delle poesie liriche da Lorenzo de Medici, Angelo Poliziano e Pietro Bembo. Ci furono anche i poemi cavallereschi

Lorenzo de Medici nasce nel 1449 da Piero di Cosimo e Lucrezia Tornabuoni. Furono i maggiori intellettuali umanisti, dai quali il giovane apprese la letteratura latina. Sposò Clarice Orsini. Nello stesso anno morì il padre Piero e Lorenzo divenne il signore della città. I suoi obiettivi furono quelli di rafforzare la signoria e la difesa del del prestigio e della potenza di Firenze. Come signore di Firenze ebbe un peso politico fondamentale: strinse una rete di alleanze con i signori italiani. Seppe raccogliere molti artisti intellettuali creando una vita di corte. Si interessò di storia della letteratura: fu il promotore della raccolta della Raccolta aragonese, la prima antologia della poesia lirica italiana, destinata al re Napoli Federico d’Aragona

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'impatto della pace di Lodi sulla situazione politica italiana?
  2. La pace di Lodi ha portato a un equilibrio politico in Italia, segnando una fase di relativa stabilità dopo frequenti scontri tra le Signorie.

  3. Quali furono le principali Signorie italiane durante il Rinascimento?
  4. Le principali Signorie italiane furono i Medici a Firenze, gli Estensi a Ferrara, i Montefeltro a Urbino, e i Visconti e poi gli Sforza a Milano.

  5. In che modo il Rinascimento ha influenzato la cultura e la società italiana?
  6. Il Rinascimento ha rappresentato una rivoluzione culturale e civile, risvegliando le arti e il sapere, e ponendo l'uomo al centro dell'interesse, con un rinnovato interesse per i classici latini e greci.

  7. Quali furono le conseguenze della crisi del volgare nel XV secolo?
  8. La crisi del volgare portò molti umanisti a ritornare al latino, ma nella seconda metà del secolo il volgare riprese forza grazie a scrittori come Lorenzo il Magnifico, influenzando l'evoluzione della lingua italiana.

  9. Quali sono i generi letterari principali del periodo rinascimentale?
  10. I generi letterari principali furono i trattati di contenuto morale, come "Il Principe" di Machiavelli, la poesia lirica sui modelli di Petrarca, e i poemi cavallereschi.

Domande e risposte

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