melody_gio
Genius
7 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Hobbes vede lo stato di natura come una condizione ipotetica in cui la vita non è regolata da istituzioni politiche, caratterizzata da una lotta per la sopravvivenza e il dominio.
  • Il diritto di natura implica il diritto di ogni individuo su tutto, portando a una guerra perpetua tra gli uomini mossi dal desiderio di potere e ricchezza.
  • Le leggi di natura, suggerite dalla ragione, sono necessarie per evitare il conflitto universale e promuovere la pace, con 19 leggi che limitano le passioni umane.
  • Il contratto sociale, o patto di subordinazione, assegna il potere allo Stato, rendendo la sovranità assoluta, irreversibile e al di sopra delle leggi di natura.
  • Il diritto alla vita è considerato inalienabile, mentre la ribellione è vietata; tuttavia, i sudditi possono non riconoscere l'autorità se il sovrano non garantisce la pace.

In questo appunto viene descritto il pensiero filosofico di Hobbes e lo stato di natura. Si descrivono anche altri principi del pensiero filosofico, come per esempio il concetto di diritto di natura, la concezione dell'uomo, le leggi di natura, il contratto sociale, il patto di subordinazione, il patto di unione, i sudditi e il sovrano, la proprietà privata, il diritto alla vita, il diritto alla ribellione.

Indice

  1. Lo stato di natura
  2. Il diritto di natura
  3. La concezione dell'uomo
  4. Le leggi di natura
  5. Il contratto sociale
  6. Il patto di subordinazione
  7. Il patto di unione
  8. La sovranità
  9. I sudditi e il sovrano
  10. La proprietà privata
  11. Il diritto alla vita
  12. Il diritto alla ribellione

Lo stato di natura

Per Hobbes, lo stato di natura è una situazione ipotetica in cui la vita dell’uomo non è regolata da istituzioni politiche, non corrisponde quindi ad una realtà storica.

All’interno di questo stato naturale ogni individuo è spinto dai principi di conservazione e sopravvivenza che lo portano al tentativo di appropriarsi di tutto ciò che gli serve.

Il diritto di natura

Ciò che è dato dal diritto di natura è il diritto di ognuno su tutto. Ma dato che i beni materiali sono limitati, si crea una vera e propria guerra di tutti contro tutti in cui l’uomo diventa un lupo solitario che lotta per proteggere sé stesso, i suoi cari e i suoi beni. Hobbes: stato di natura articoloSuccede che il più forte prevale sempre sugli altri, ma anche che la vita diventa una minaccia soprattutto perché l’uomo è spinto dal desiderio di ricchezza, di potere e di gloria.

La concezione dell'uomo

Nell'ottica del pensiero legato allo stato di natura, Hobbes è contrario alla definizione di Aristotele dell’uomo come “animale socievole” perché secondo lui gli uomini vivevano in condizioni di isolamento e diffidenza reciproca. Allo stato di natura vigeva l’uguaglianza naturale tra gli uomini poiché ciascuno aveva il diritto di utilizzare qualsiasi mezzo per sopravvivere.

Le leggi di natura

Al caotico stato di natura interviene la ragione che differenzia l’uomo dall’animale. C’è la necessità di elaborare delle leggi di natura, suggerite dalla ragione che evitino la guerra di tutti contro tutti. Le leggi di natura sono in tutto 19, le prime 3 per raggiungere la pace e le altre per limitare le passioni violente dell’uomo. Le seguenti sono alcune delle leggi di natura stipulate da Hobbes:

  • Si fa la guerra solo se non si riesce a vivere in pace.
  • Per arrivare alla pace ognuno deve rinunciare al suo diritto su ogni cosa.
  • Gli uomini devono mantenere i patti che stipulano.
  • Ognuno deve sforzarsi di accettare gli altri (Cartesio).
  • Gli uomini sono per natura uguali fra loro (dichiaraz. dei diritti dell’uomo e del citt.).
  • Nessuno può essere giudice di sé stesso.
  • Bisogna rispettare i portatori di pace.
  • Il contratto sociale

    Per far rispettare queste leggi legate allo stato di natura però è necessaria un’autorità che le imponga con la forza. Quindi si procede con la creazione di un contratto, chiamato anche patto di soggezione cioè un patto di unione e subordinazione.

    Il patto di subordinazione

    Con questo patto si assegna il potere di tutti ad un soggetto esterno, lo Stato. Il patto inoltre è unilaterale, ciò significa che il sovrano non è sottoposto a tali leggi, ma naturalmente le rispetta, e irreversibile quindi l’autorità è assoluta e il patto è stato stipulato liberamente quindi non è possibile tornare indietro.

    Il patto di unione

    È un patto stipulato tra gli uomini con il quale si accordano fra loro per costituire la società.

    La sovranità

    A sua volta la sovranità è irreversibile, poiché i sudditi hanno scelto di sottomettersi, indivisibile perché tutti i poteri sono concentrati nelle mani di un sovrano e assoluto dato che il sovrano è superiore anche alle leggi di natura. Per Hobbes il sovrano equivaleva ad un dio mortale.

    I sudditi e il sovrano

    Una volta usciti dallo stato di natura e affidato il potere ad un sovrano, è questa autorità a decidere cosa è giusto e sbagliato con lo scopo di garantire la pace. Per Hobbes l’ingiustizia non è altro che il venir meno al patto su cui si fonda la convivenza tra gli uomini. Quindi se è ingiusto il non rispettare le leggi lo è ancora di più ribellarsi al sovrano. Però ciò non vale per il sovrano che non è coinvolto nel patto, ma è esterno ad esso. Inoltre da questo patto ne derivano per il sovrano solo diritti e alcun dovere. Essendo uno Stato assoluto, il sovrano è sciolto dalle leggi, ma deve garantire il rispetto dei diritti fondamentali.

    La proprietà privata

    Per Hobbes il diritto alla proprietà privata non è uno dei diritti naturali, poiché allo stato di natura valeva il diritto di ognuno su tutto quindi non esisteva la proprietà privata. Essa però può essere istituita dal sovrano ma non deve.

    Il diritto alla vita

    Il diritto alla vita invece è inalienabile ed è l’unico a cui i sudditi non hanno rinunciato. A questo diritto consegue quello di fare il possibile per salvaguardare la propria vita. Per quanto riguarda la pena di morte, Hobbes era convinto che fosse giusto mandare a morte i criminali più pericolosi. Però pretendere che il condannato non lotti per la sua vita sarebbe ridicolo perché verrebbe meno al patto.

    Il diritto alla ribellione

    Nel caso in cui il sovrano non possa più garantire la pace, allora i sudditi non possono ribellarsi, ma possono non riconoscere più l’autorità del sovrano. I sudditi hanno un margine di autonomia nei campi delle relazioni personali e delle attività economiche private perché considerate dal sovrano indifferenti o addirittura utili alla società.

    Progetto Alternanza Scuola Lavoro.

    Domande da interrogazione

    1. Qual è la concezione di Hobbes sullo stato di natura?
    2. Hobbes descrive lo stato di natura come una condizione ipotetica in cui la vita umana non è regolata da istituzioni politiche, caratterizzata da una guerra di tutti contro tutti per la sopravvivenza.

    3. Cosa implica il diritto di natura secondo Hobbes?
    4. Il diritto di natura implica che ogni individuo ha diritto su tutto, portando a conflitti per beni limitati e una lotta per la sopravvivenza, dove il più forte prevale.

    5. Qual è il ruolo delle leggi di natura nel pensiero di Hobbes?
    6. Le leggi di natura, suggerite dalla ragione, servono a evitare la guerra di tutti contro tutti e promuovere la pace, con 19 leggi che limitano le passioni violente dell'uomo.

    7. Come descrive Hobbes il contratto sociale?
    8. Il contratto sociale è un patto di subordinazione e unione che assegna il potere a un sovrano, necessario per far rispettare le leggi e garantire la pace.

    9. Qual è la posizione di Hobbes sul diritto alla ribellione?
    10. Hobbes sostiene che i sudditi non possono ribellarsi al sovrano, ma possono non riconoscere più la sua autorità se non garantisce la pace, mantenendo un margine di autonomia in ambiti personali ed economici.

    Domande e risposte

    Hai bisogno di aiuto?
    Chiedi alla community