Concetti Chiave
- La concezione politica di Hobbes è basata su un rigido assolutismo, sostenendo il potere autoritario degli Stuart.
- Hobbes vede gli uomini come egoisti, spinti a cercare il proprio interesse e piacere, senza riguardo per gli altri.
- Nello stato di natura, gli individui vivono in un conflitto continuo ("homo homini lupus" e "bellum omnium contra omnes").
- La ragione spinge gli uomini a cercare la pace, portandoli a stipulare un contratto sociale, che dà origine allo stato civile.
- Con il contratto sociale, gli uomini cedono i loro diritti a un sovrano, promettendo obbedienza in cambio di pace e sicurezza.
La visione politica di Hobbes
La concezione politica di Hobbes è improntata al più rigido assolutismo e legittima il potere autoritario degli Stuart, di cui egli è sostenitore.
La natura umana secondo Hobbes
Gli uomini non sono naturalmente socievoli, ma, trasportati dall’egoismo individuale, ricercano il proprio piacere ed il proprio interesse ed evitano ciò che è doloroso e dannoso, assolutamente incuranti ed evitano ciò che è doloroso e dannoso, assolutamente incuranti degli altri uomini e spesso nmici dei loro simili (homo homini lupus).
È questo lo stato di natura: ogni individuo è dominato dall’irrefrenabile desiderio di affermarsi su tutto e contro tutti per cui non esita a far guerra agli altri (bellum omnium contra omnes); ma tale stato è intollerabile perché in esso la vita e la proprietà di ciascuno sono continuamente messe in pericolo.
Il passaggio allo stato civile
La ragione naturale allora sospinge gli uomini a ricercare la pace e la conservazione della propria esistenza e quindi a rinunciare ai propri diritti con la stipulazione di un patto che deve essere rispettato da tutti: così allo stato di natura si sostituisce la legge naturale, che dà origine allo stato civile. Lo stato quindi si forma artificialmente, con un contratto, ed è l’espressione dell’istinto di conservazione perché sorge soltanto con lo scopo che sia garantito a tutti un bene maggiore (la pace e la tranquillità) con la rinuncia ad un bene minore ( i diritti naturali).
Con questo contratto ogni uomo trasferisce tutti i propri diritti ad un potere sovrano, al quale promette cieca obbedienza, il quale rimane estraneo al contratto stesso e non ha perciò alcun obbligo verso i cittadini, ma semplicemente il compito di far rispettare la legge.