Concetti Chiave
- Gli illuministi ammiravano il sistema liberale inglese, proponendo riforme come la libertà religiosa e di stampa per la Francia.
- Voltaire, tramite le "Lettere filosofiche", introdusse il sistema parlamentare inglese in Francia, sostenendo un monarca assoluto ma illuminato per il rinnovamento sociale.
- Rousseau, allontanandosi dagli illuministi, propose nel "Contratto Sociale" uno Stato in cui la sovranità appartiene al popolo e la proprietà privata è subordinata all'interesse generale.
- Montesquieu, ne "Lo spirito delle leggi", analizzò le forme di governo e promosse la divisione dei poteri per prevenire il dispotismo e favorire una monarchia costituzionale.
- Secondo Montesquieu, l'assenza di corpi intermedi tra sovrano e sudditi porta al dispotismo, mentre le magistrature supreme devono mantenere l'equilibrio dei poteri.
Indice
Ammirazione per il sistema inglese
Gli illuministi erano grandi ammiratori del sistema liberale inglese, proponendolo come modello nel loro programma di riforme politiche per la Francia:
- libertà religiosa;
- Libertà di stampa;
- Abolizione dei privilegi fiscali;
- Limitazione dell'assolutismo regio.
Voltaire e il monarca illuminato
Egli aveva fatto conoscere in Francia il sistema parlamentare inglese, rendendosi conto che la società civile francese era più arretrata di quella inglese e che l'eccessivo indebolimento della monarchia potesse degenerare in anarchia; Voltaire inoltre riponeva scarsa fiducia nelle masse popolari, poichè riteneva fossero soggette al dominio dell'ignoranza e della superstizione; per questo motivo un monarca assoluto, ma illuminato, poteva essere il migliore garante del rinnovamento della società.
Egli identificava come possibili monarchi illuminati Federico II e Caterina di Russia.Rousseau e il contratto sociale
Rousseau aveva fatto inizialmente parte del movimento degli illuministi, ma a partire dal "Discorso sulle scienze e sulle arti" (1750) se ne era progressivamente allontanato. Nella sua opera egli respingeva l'idea di progresso e incivilimento (progresso verso migliori condizioni materiali di vita e costumi più raffinati e umani) e la contrapponeva con la visione di un'austera comunità repubblicana, nella quale le virtù morali e politiche contavano di più delle scienze, della tecnica e degli artificiosi raffinamenti dei costumi.
Nel 1762 il filosofo pubblicò la sua opera politica più celebre e discussa "Il contratto sociale"; in esso proponeva un modello di Stato in cui il sovrano fosse tutto il popolo e le leggi derivassero dalla volontà generale del popolo. Inoltre Rousseau elabora il concetto di sovranità popolare che si riferiva alla capacità degli individui di cogliere l'unico interesse generale, liberandosi quindi dei loro egoismi. In un simile Stato gli organi del Governo erano al servizio dell' intera comunità. Venne anche elaborata anche la definizione di Stato democratico, in cui la proprietà privata doveva essere subordinata all'interesse generale.
MONTESQUIEU - "Lo spirito delle leggi" (1748)
Montesquieu compì un esame comparativo delle diverse forme di Governo (repubblica, monarchia, dispotismo). Secondo lui il sistema di leggi di ciascun Paese ha uno spirito (logica interna); le leggi non sono solo il prodotto del legislatore, ma sono i rapporti necessari che derivano dalla natura delle cose. Egli voleva appurare se in Francia erano in atto processi che stavano trasformando la monarchia in dispotismo, questi processi dovevano essere fermati finchè si era in tempo;
il dispotismo appariva a Montesquieu come una forma di Governo tipica dei Paesi asiatici, dove era agevolato da tre fattori:
- l'enorme estensione;
- La fitta popolazione;
- La relativa semplicità delle strutture sociali.
Divisione dei poteri secondo Montesquieu
Quando tra l'autorità del sovrano e la massa dei sudditi non esistono corpi intermedi dotati di autonomia, il dispotismo è un' evoluzione inevitabile. Tra le forze sociali intermedie, Montesquieu dava importanza a quelle magistrature supreme che erano i parlamentari. Nel momento in cui queste forze prendessero ogni potere, la monarchia sarebbe degenerata nel dispotismo; Montesquieu giudicava poco adatta per la Francia la forma di governo repubblicana; lo spirito
repubblicano poteva solo realizzarsi in comunità territorialmente e demograficamente limitate, come Sparta e Roma nell' antichità. Dell'Inghilterra bisognava imitare la divisione dei poteri (la potenza statale così
distribuita non sarebbe stata esposta al rischio dell'assolutismo) in tre funzioni diverse:
- la legislazione (Parlamento, l'emanazione di leggi generali);
- Il Governno (re e Governo, eseguire le leggi e occuparsi dell'alta politica);
- L'amministrazione della Giustizia;
La magistratura sarà pienamente indipendente dal potere del Governo, senza che nessuno dei tre poteri cerchi di usurpare le funzioni altrui, auspicava quindi una monarchia costituzionale.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali riforme politiche proposte dagli illuministi per la Francia?
- Qual era la visione di Voltaire riguardo al sistema politico ideale?
- Come si differenziava la visione politica di Rousseau rispetto agli altri illuministi?
- Qual era l'analisi di Montesquieu sulle forme di governo e quale modello proponeva per la Francia?
- Quali erano i fattori che, secondo Montesquieu, favorivano il dispotismo nei paesi asiatici?
Gli illuministi proponevano la libertà religiosa, la libertà di stampa, l'abolizione dei privilegi fiscali e la limitazione dell'assolutismo regio.
Voltaire ammirava il sistema parlamentare inglese e credeva che un monarca assoluto ma illuminato fosse il miglior garante del rinnovamento sociale, identificando Federico II e Caterina di Russia come possibili monarchi illuminati.
Rousseau si allontanò dagli illuministi respingendo l'idea di progresso e incivilimento, proponendo invece una comunità repubblicana austera dove le virtù morali e politiche prevalevano sulle scienze e i costumi raffinati.
Montesquieu analizzò le forme di governo come repubblica, monarchia e dispotismo, proponendo per la Francia una monarchia costituzionale con divisione dei poteri per evitare l'assolutismo.
Montesquieu identificava l'enorme estensione, la fitta popolazione e la semplicità delle strutture sociali come fattori che favorivano il dispotismo nei paesi asiatici.