Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Montesquieu, in L’esprit des lois, propone una teoria del liberalismo basata sulla separazione dei poteri per garantire la libertà individuale.
  • Rousseau, ne Il contratto sociale, sostiene la democrazia diretta e la formazione di una società giusta attraverso un patto di unione tra uomini liberi.
  • Montesquieu analizza diversi tipi di Stato correlati a principi etici, suggerendo la monarchia temperata inglese come ideale per l'Europa.
  • Rousseau critica il sistema rappresentativo inglese, affermando che la vera libertà si ottiene solo attraverso la partecipazione diretta del popolo.
  • La visione di Montesquieu e Rousseau sul rapporto tra Stato e cittadini differisce radicalmente, con Montesquieu che cerca di limitare l'ingerenza statale e Rousseau che promuove la partecipazione attiva nello Stato.

Indice

  1. Contributo di Montesquieu e Rousseau
  2. Analisi del sistema di Montesquieu
  3. La visione di Rousseau sul contratto sociale

Contributo di Montesquieu e Rousseau

In tutto il pensiero illuminista, ricco di implicazioni politiche, era presente l’obiettivo di comprendere e di trasformare la realtà, ma il maggior contributo al rinnovamento del concetto della società e dello Stato fu dato da due scrittori: 1) Montesquieu che nella sua opera L’esprit des lois, del 1748, si dimostrò come un teorico del liberalismo 2) Rousseau che con Le contrat social, del 1762, sostenne la validità della democrazia diretta.

Analisi del sistema di Montesquieu

L’esprit des lois si presenta come un trattato sistematico in cui i tipi di Stato sono messi in relazione con dei principi da cui traggono vita. Montesquieu, invece di cercare dei principi naturali metastorici in base ai quali esprimere un giudizio sui fatti concreti, caso per caso, esamina le leggi positive che regolano i rapporti degli uomini nei diversi paesi, per comprenderle come conseguenza delle differenti condizioni di vita, quali clima, qualità del terreno, genere di vita dei popoli, religione, grado di libertà previsto dalle rispettive Costituzioni). Dopo aver accettato la tradizionale tripartizione dei governi in repubblica (divisa a sua volta in democratica e aristocratica), monarchica e dispotismo, egli fa corrispondere a ognuna di essi un determinato principio etico, necessario al suo funzionamento. Tale principio etico corrisponde alla virtù, all’onore e al timore dei cittadini nei confronti del despota. Il rapporto fra il regime e il principio etico è rigido. Per esempio, la virtù non può essere correlata allo stato monarchico (affermazione che al tempo di Montesquieu suscitò molto scalpore); nello stesso modo, l’onore non può essere il principio della repubblica. Qualora i principi etici che caratterizzano i vari regimi si corrompano si ha la loro degenerazione. Per Montesquieu, il governo più adatto per l’Europa è la monarchia temperata, di tipo inglese perché i paesi europei sono troppo grandi per una repubblica e troppo piccoli per un governo dispotico. Così, analizzando la costituzione inglese, egli teorizza un sistema di governo basata sulla separazione dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) e sul loro controllo reciproco. Solo in questo modo, potrà essere garantita la libertà del singolo, intesa come autonomia nei confronti dell’ingerenza statale.

La visione di Rousseau sul contratto sociale

Radicalmente opposta è la posizione espressa da Jean-Jacques Rousseau ne Il contratto sociale. Con il suo pensiero, egli non intende indicare ai cittadini come resistere alle ingerenze dello Stato, ma insegnare loro a essere Stato; egli non cerca la libertà dallo Stato, bensì la libertà nello Stato. Per raggiungere questo obiettivo è però necessario che sia sottoscritto un patto di unione (= il contratto sociale) e non un patto di sottomissione. Infatti, una società giusta non si costituisce per sottomissione dei deboli ai più forti, dei poveri ai ricchi, ma solo in funzione di un accordo tra uomini liberi. Da questa unione di volontà libere, nasce il popolo sovrano, che Rousseau chiama la “volontà generale”, in nome della quale ognuno, superando ogni egoismo, rinuncia alla soddisfazione dei propri bisogni per partecipare a un progetto di vita e di lavoro comune e vantaggioso per tutti. Da sottolineare che la volontà generale non è una somma delle singole volontà individuali. Perché, in questo caso, esse si annullerebbero una con l’altra a causa del contrasto tra gli interessi particolari. Come sostenitore della democrazia diretta, Rousseau non ha una particolare simpatia per la monarchia inglese e per il sistema rappresentativo su cui essa si basa. Egli afferma chiaramente che il popolo inglese si crede libero quando deve eleggere i membri del Parlamento, ma subito dopo ritorna a essere schiavo come prima.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo principale di Montesquieu al pensiero politico illuminista?
  2. Montesquieu ha contribuito al pensiero politico illuminista con la sua opera "L’esprit des lois", dove ha teorizzato un sistema di governo basato sulla separazione dei poteri e il loro controllo reciproco, promuovendo il liberalismo.

  3. Come Montesquieu classifica i tipi di governo e quali principi etici associa a ciascuno?
  4. Montesquieu classifica i governi in repubblica, monarchia e dispotismo, associando rispettivamente i principi etici di virtù, onore e timore, necessari per il loro funzionamento.

  5. Qual è la visione di Rousseau sulla libertà e lo Stato?
  6. Rousseau sostiene che la libertà si trova nello Stato attraverso un contratto sociale, dove i cittadini partecipano a un progetto comune, formando una "volontà generale" che supera gli interessi individuali.

  7. In che modo Rousseau critica il sistema rappresentativo inglese?
  8. Rousseau critica il sistema rappresentativo inglese affermando che il popolo si illude di essere libero solo durante le elezioni, ma ritorna schiavo subito dopo, non avendo una vera democrazia diretta.

  9. Qual è la differenza fondamentale tra le posizioni di Montesquieu e Rousseau riguardo al governo?
  10. La differenza fondamentale è che Montesquieu promuove una monarchia temperata con separazione dei poteri, mentre Rousseau sostiene la democrazia diretta e la partecipazione attiva dei cittadini nello Stato.

Domande e risposte

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