Concetti Chiave
- Galileo Galilei ha sostenuto il copernicanesimo attraverso l'uso del telescopio, dimostrando l'eliocentrismo con osservazioni dettagliate della Luna, del Sole e di Giove.
- Le scoperte di Galileo portarono a critiche e rifiuti, ma segnarono il declino delle concezioni geocentriche e della filosofia peripatetica.
- Galileo contestò l'antropocentrismo, opponendosi all'idea di un cosmo finalizzato al bene dell'uomo e criticando l'uso del principio di autorità.
- Promosse l'autonomia della scienza rispetto alla teologia, sostenendo che le verità scientifiche devono essere basate sull'esperienza e la ragione.
- Galileo introdusse il principio di inerzia e il metodo ipotetico deduttivo, fondamentali per la moderna comprensione del moto e delle leggi naturali.

Indice
- Copernicanesimo di Galileo Galilei: cannocchiale e osservazioni astronomiche
- Reazione alle scoperte galileiane
- Critica dell’antropocentrismo
- Sacra scrittura e autonomia della scienza
- Nuova fisica: la filosofia naturale e il grande libro dell’universo
- Osservazione sistematica e uso di strumenti
- Matematizzazione dell’esperienza
- Principio di Inerzia e la composizione dei movimenti
- Principio di relatività del moto
- Metodo ipotetico deduttivo: la ricerca delle leggi matematiche della natura
Copernicanesimo di Galileo Galilei: cannocchiale e osservazioni astronomiche
Galilei contribuì moltissimo per l’affermarsi della rivoluzione scientifica.
Scienziato e filosofo non si limitò solo alla ricerca sperimentale ma intraprese una lunga e pericolosa battaglia per l’affermazione del copernicanesimo contro la teoria universitaria ed ecclesiastica. A confermazione dell’eliocentrismo furono necessari i suoi lunghi studi col telescopio, il quale divenne strumento scientifico idoneo a rafforzare i sensi e rivolto verso il cielo confermò la teoria copernicana.
I suoi risultati vennero riportati nel Siderus Nuncius nel 1610 e provavano che la superficie lunare mostrava delle irregolarità analoghe a quelle terrestri e quindi non esiste quell’opposizione tra mondo celeste e mondo sublunare che volevano gli aristotelici in conferma della teoria di Copernico. Inoltre costatò che il sole era formato da macchie e che Giove presenta dei satelliti e quindi che non esiste un unico centro del sistema solare e ancora che la via lattea non era una nebulosa ma un ammasso di stelle lontanissime.
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Reazione alle scoperte galileiane
Le reazioni a queste scoperte di Galilei non tardarono ad arrivare e si mostrarono sia con un rifiuto dello strumento e sia con una contestazione tecnica del cannocchiale, il quale era visto come un mezzo che non era adatto alle osservazioni astronomiche e che non rafforzava i sensi ma li alterava solamente. Ciò nonostante, nel bene o nel mare ciò segnava il tramonto della concezione geocentrica e la fine della filosofia peripatetica.
Critica dell’antropocentrismo
Galilei era consapevole che le scoperte effettuate col cannocchiale non sarebbero bastate ad imporre una nuova cosmologia: molte erano le obiezioni che continuavano a sostenere l’immobilità della terra. Con particolare impegno Galilei si pose in lotta contestando il principio di autorità ossia il vizio di risolvere le controversie ricorrendo agli insegnamenti degli antichi maestri, Aristotele ad esempio, sostenendo che lo stesso Aristotele se avesse potuto approfondire lo studio cosmologico con mezzi più appropriati si sarebbe reso conto di alcuni errori nelle sue dottrine. Con altrettanta forza si schierò contro il finalismo antropocentrico cioè contro l’idea di un cosmo finalizzato al bene dell’uomo che è al suo centro. Egli criticò apertamente filosofi come Simplicio che nel dialogo tra i due massimi sosteneva che le caratteristiche del mondo erano per l’utilità dell’uomo.
Sacra scrittura e autonomia della scienza
Ciò che entrava in contrasto con le nuove teorie cosmologiche di Galilei erano le antiche dottrine teologiche presenti nella bibbia dove in un passo Giosuè chiede al sole di fermarsi (quindi il sole è in movimento). Per convincere tutti della sua teoria Galilei pone la questione delle verità rivelate e verità di ragione e di esperienza. Questa questione è esposta nelle lettere copernicane scritte tra il 1613 e il 1616 in cui Galilei cerca di convincere il lettore nell’autonomia da riservare alla ricerca scientifica rispetto a valutazioni di ordine teologico.
Nuova fisica: la filosofia naturale e il grande libro dell’universo
Secondo Galilei la filosofia naturale se deve rifiutare la tutela dell’autore del passato deve tuttavia sottoporsi all’autorità dell’esperienza. Inoltre, l’appello all’esperienza sensibile non rappresenta solo una peculiarità della filosofia metodologica e gnoseologica galileiana, ricordiamo che i filosofi naturalisti rinascimentali attribuirono ad essa un ruolo di primaria importanza e addirittura Aristotele non poteva rinunciare il rinvio all’esperienza con la famosa frase: nulla può esser conosciuto intellettualmente se non viene prima percepito con i sensi.
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Osservazione sistematica e uso di strumenti
Quando Galilei parla di Esperienze Sensate lo fa in riferimento al contesto della ricerca che deve essere effettuato grazie a un’osservazione sistematica del fenomeno e non con osservazioni superflue e immediate. Inoltre, a caratterizzare il concetto di esperienza interviene anche l’uso di uno strumento, esempio il cannocchiale. Esso permette un potenziamento della capacità dell’uomo di osservare il mondo. Così all’universo di Bruno, immaginato, si sostituisce un universo percepito per come esso è veramente: gli astri non sono più corpi celesti ma corpi fisici.
Matematizzazione dell’esperienza
Galilei sa benissimo che i sensi possono ingannare soprattutto per la spiegazione di fenomeni nuovi e che i dati dell’osservazione possono essere interpretati diversamente e quindi non c’è altro modo che sottoporre tutto all’esame della ragione. Quindi Galilei ritiene che l’esperienza nell’indagine scientifica debba essere subordinata ad una messa a punto di natura razionale capace di controllarne l’affidabilità e aumentarne il rigore. E per fare ciò egli predilige un’analisi matematica. Inoltre, in un fenomeno riscontriamo proprietà primarie (che corrispondono alle proprietà matematiche come il peso la grandezza lo spazio ecc e appartengono alla sostanza) e proprietà secondarie (odori colori sapori che non sono proprietà assolute della realtà ma sono prodotte dall’incontro tra la struttura meccanica della sostanza e il nostro apparato percettivo).
Principio di Inerzia e la composizione dei movimenti
La fisica galileiana svolse un ruolo determinante per la difesa del Copernicanesimo consentendo la confutazione degli argomenti contro i movimenti di rotazione e rivoluzione della terra. Questa critica era scatenata da osservazioni fisiche ben diverse dalla fisica tolemaica - aristotelica: il principio d’inerzia, ad esempio, comporta che un corpo indisturbato conserva indefinitamente il proprio moto. (il grave che cade dalla cima di una nave conserva lo stesso movimento della nave rima di iniziare la traiettoria discendente) e ciò comporta che i moti orizzontali o di traslazione non vengano annullati o contrastati dal moto naturale della terra. Il secondo principio d’inerzia o di composizione dei movimenti comporta che un corpo sollecitato contemporaneamente da 2 moti differenti si muove lungo la risultante.
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Principio di relatività del moto
Il principio di relatività del movimento è strettamente legato ai precedenti: esso, infatti, comporta che non è possibile sulla base di esperienze e osservazioni compiute stando all’interno di un sistema (ad esempio la nave) senza punti di riferimento esterni ad esso (le isole o la costa) decidere se il sistema sia in stato di quiete o si muova in moto rettilineo uniforme.
Metodo ipotetico deduttivo: la ricerca delle leggi matematiche della natura
La scienza mira a proporre una spiegazione dei fenomeni osservati, ossia a determinare rigorosamente una legge. Contrariamente ad Aristotele e a Bacone, Galilei non ricerca l’essenza del fenomeno ma cerca di trovare una spiegazione soddisfacente che gli illustri il perché quel fenomeno si manifesta. Quindi la spiegazione scientifica comporta l’assunzione per ipotesi di una legge. I dati osservati poi verranno interpretati e ricondurranno alla teoria ammessa ipoteticamente. Dire che i dati osservati sono conseguenza di un’ipotesi significa dire che essi possono essere dedotti dall’ipotesi teorica stessa: il metodo galileiano è appunto definito ipotetico deduttivo. Dalla teoria sarà possibile derivare deduttivamente altre conoscenze nel campo di fenomeni da noi indagato quindi sarà anche possibile prevedere lo svolgersi futuro di eventi naturali dello stesso tipo.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo di Galileo Galilei all'affermazione del copernicanesimo?
- Come ha reagito la comunità scientifica alle scoperte di Galilei?
- In che modo Galilei ha criticato l'antropocentrismo?
- Qual è la posizione di Galilei riguardo all'autonomia della scienza rispetto alla teologia?
- Quali sono i principi fisici fondamentali introdotti da Galilei?
Galileo Galilei ha contribuito significativamente all'affermazione del copernicanesimo attraverso le sue osservazioni astronomiche con il telescopio, che hanno confermato l'eliocentrismo e sfidato la teoria geocentrica.
Le scoperte di Galilei hanno suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che hanno rifiutato il telescopio come strumento valido e altri che hanno contestato tecnicamente le sue osservazioni, segnando comunque il declino della concezione geocentrica.
Galilei ha criticato l'antropocentrismo opponendosi all'idea di un cosmo finalizzato al bene dell'uomo e contestando il principio di autorità, sostenendo che la conoscenza dovrebbe basarsi sull'esperienza e non sugli insegnamenti degli antichi maestri.
Galilei ha sostenuto l'autonomia della scienza rispetto alla teologia, argomentando che le verità scientifiche dovrebbero essere basate su ragione ed esperienza, come esposto nelle sue lettere copernicane.
Galilei ha introdotto principi fisici fondamentali come il principio di inerzia e la composizione dei movimenti, che hanno permesso di confutare gli argomenti contro i movimenti di rotazione e rivoluzione della Terra.