Concetti Chiave
- Galileo Galilei, nato a Pisa nel 1564, è celebre per i suoi contributi rivoluzionari alla scienza e al metodo scientifico, influenzando fisica e matematica.
- Le sue scoperte astronomiche, come le macchie solari e i satelliti di Giove, sfidarono le concezioni tradizionali della Chiesa, sostenendo il modello eliocentrico.
- Galileo formulò la legge sulla caduta dei gravi, dimostrando che la gravità agisce perpendicolarmente alla superficie terrestre.
- Nel 1609, utilizzando il cannocchiale, Galileo ampliò la comprensione dell'universo, rivelando la superficie irregolare della Luna e un vasto numero di stelle invisibili a occhio nudo.
- Nonostante le pressioni della Chiesa e i processi, Galileo continuò a sviluppare strumenti scientifici e a scrivere opere fondamentali, fino alla sua morte nel 1642.

Indice
Galileo Galilei: vita
Galileo Galilei nacque a Pisa nel 1564. Ad oggi è ricordato come colui che diede il via alla rivoluzione scientifica e per i suoi numerosissimi contributi sul metodo scientifico e sulla fisica, elencati successivamente.
Fu il primogenito di sette figli avuti dalla madre Giulia Ammanniti, il cui cognome rimandava a una famiglia di importanti origini, anche economiche.
La famiglia era spesso assente per lavoro così Galileo fu accudito e istruito da Muzio Tebaldi, padrino di Michelangelo, il fratello di Galileo, musicista acclamato.
Dal 1583 gli interessi di Galileo si mossero dalla fisica alla matematica, considerata come una scienza non esatta né astratta ma come importante aiuto ai problemi pratici della meccanica e dell'ingegneria. Fu infatti portato a questa disciplina in quanto avrebbe giovato anche economicamente alla sua famiglia.
Da giovanissimo, nel suo percorso a Pisa, arrivò alla sua prima importante scoperta: l'isocronismo del pendolo (le oscillazioni delle lancette). Abbandonò presto il suo futuro da probabile medico per seguire i suoi primi interessi: la meccanica e l'idraulica, che perfezionò con gli studi sul centro di gravità dei solidi.
Sempre a Pisa, Galileo si appassionerà di letteratura, scrivendo le sue prime Considerazioni sul Tasso, sull'Ariosto e su Gerusalemme liberata e l'Orlando furioso.
Alcune amicizie, che non finì mai di curare, lo portarono ad essere raccomandato presso il prestigioso Studio di Padova, dove Galileo si trasferì e iniziò ad allargare sempre più le conoscenze. Lì infatti conobbe Giovanfrancesco Sagredo, protagonista del suo futuro Dialogo sopra i massimi sistemi.
Sempre in questi luoghi, Galileo creò uno studio all'interno della sua abitazione, dove oltre che lavorare per i suoi corsi e le sue opere, iniziò a creare degli strumenti utili al lavoro di fisico, come nel 1593 quando creò la macchina per portare l'acqua a livelli più alti, utile alla popolazione e dunque brevettata.
A Firenze Galilei si sposò ed ebbe tre figlie da Marina Gamba, di cui però Galileo non riuscì mai a prendersi davvero cura: due delle tre furono costrette a prendere i voti e vivere in convento.
Nonostante le numerose accuse e i numerosi processi, Galileo Galilei morì serenamente in casa sua, avendo abiurato le sue dottrine ed evitato la condanna a morte, nel 1642, ormai anziano.
Contro la Chiesa
Tutte queste scoperte suscitarono negli ambienti intorno a Galilei un grande fomento e anche grandi invidie e resistenze, specie da parte, appunto, della Chiesa. Tutte queste nuove conoscenze, una volta giunte anche al popolo, avrebbero creato una diversa visione del mondo e di conseguenza dei principi della teologia tradizionale che avevano retto fino ad allora.
Con l'uso del cannocchiale, Galilei scoprì, per esempio, che le macchie presenti sul Sole facevano del Cielo e della Terra due mondi non così distanti e a sé stanti. Anche la rotazione del Sole e dei pianeti permise allo scienziato di confermare la rotazione della Terra e quindi andare contro le teorie religiose che inizialmente la consideravano piatta, successivamente immobile.
Non contento, Galileo spedì ben quattro lettere private, oggi note come lettere copernicane, a padre Benedetto Castelli, due monsignori e alla gran duchessa madre Cristina di Lorena.
Contro i matematici moderni, e in particolare Galileo Galilei, a sfavore delle leggi copernicane e delle nuove scoperte astrologiche, si erse Roberto Bellarmio, cardinale già famoso per il processo a Giordano Bruno. In loro, e in Galilei, Bellarmio vedeva, insieme a tutta la Chiesa, un insieme di fanatici dell'eliocentrismo e dunque perseguibili. La lotta terminò con la convocazione di Galileo e la lettera di Bellarmio nella quale si proibiva di sostenere le tesi copernicane e di insegnarle e pregava lui e al suo gruppo di documentarsi sulle Sacre Scritture.
La legge sulla caduta dei gravi
Nel 1624 Galilei fu accolto a Roma per omaggiare papa Urbano, il quale effettivamente riservò un trattamento migliore al fisico in questione, rispetto agli altri che lo precedettero. In questa occasione Galileo poté disputare a proposito della Lettera, nella quale vi era spiegato il principio di relatività galileiana: i gravi, così come la Terra, cadono perpendicolarmente sulla superficie terrestre, come essa fa nello Spazio. Non cadono obliquamente, come dimostrato precedentemente. Per spiegare ciò portò l'esempio della nave sulla quale i corpi in essa contenuti, seppure sull'acqua, tendono a cadere verso il basso e perpendicolarmente sulla superficie terrestre: "il moto universale della nave, essendo comunicato all'aria e a tutte quelle cose che in essa vengono contenute, e non essendo contrario alla naturale inclinazione di quelle, in loro indelebilmente si conserva".
Le osservazioni astronomiche
Nel 1604 fu scoperta una stella: l'odierna Supernova di Keplero. Riguardo questa scoperta, Galileo tenne ben tre lezioni, il cui discorso è impresso nell'Edizione Nazionale delle Opere di Galileo. In questo caso Galileo affermava che la Stella, non presentando nessun cambiamento di parallasse (se cambio punto di osservazione, cambia anche l'oggetto osservato), doveva per forza trovarsi oltre l'orbita della Luna, dunque era ormai dimostrata, proprio tramite questa "nuova stella", la mutabilità del cieli.
Cogliendo l'onda di questa nuova scoperta, Galilei decise di elaborare, su commissione, oroscopi personali per 60 lire venete, ricevendo diverse denunce poiché si diceva che con questo atto Galileo affermasse che le stelle potevano decidere per l'uomo, che insomma a quest'ultimo mancasse il libero arbitrio, nonostante il fisico in questione si fosse sempre occupato di astrologia natale e non previsionale. Queste accuse non gli permisero la continuazione dell'opera.
Sempre seguendo il percorso che lo portò a creare gran parte dell'oggettistica ora fondamentale per la fisica ma in realtà per ogni persona comune, nel 1597 Galilei creò il compasso. Mentre nel 1609 Galileo punterà per la prima volta al cielo il cannocchiale, inventato da un ottico tedesco, Hans Lippershey. La novità, infatti, risiedeva nel fatto che Galileo non inventò l'oggetto ma lo ritenne utile e lo indirizzò allo studio delle scienze.
Grazie a ciò, Galilei giunse a numerose conclusioni e scoperte:
- L'Universo è molto più grande di quanto si immagini, oltre alle stelle visibili a occhio nudo ce ne sono un'infinità non visibili;
- La Luna non è affatto liscia, esattamente come la Terra;
- La Luna come la Terra si muove;
- I Satelliti di Giove: stelle medicee.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali contributi di Galileo Galilei alla scienza?
- Come reagì la Chiesa alle scoperte di Galileo?
- Qual è la legge sulla caduta dei gravi proposta da Galileo?
- Quali furono alcune delle osservazioni astronomiche di Galileo?
- Quali strumenti scientifici sviluppò o utilizzò Galileo?
Galileo Galilei è ricordato per aver dato inizio alla rivoluzione scientifica e per i suoi contributi al metodo scientifico e alla fisica, come l'isocronismo del pendolo e la legge sulla caduta dei gravi.
La Chiesa si oppose fortemente alle scoperte di Galileo, vedendole come una minaccia ai principi teologici tradizionali, culminando in un divieto di sostenere le tesi copernicane.
Galileo propose che i gravi cadono perpendicolarmente sulla superficie terrestre, un principio che spiegò con l'esempio del moto di una nave.
Galileo scoprì che l'Universo è molto più grande di quanto si pensasse, osservò che la Luna non è liscia e che si muove, e identificò i satelliti di Giove.
Galileo sviluppò strumenti come il compasso e utilizzò il cannocchiale per le sue osservazioni astronomiche, contribuendo significativamente allo studio delle scienze.