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Concetti Chiave

  • Husserl valorizza la centralità del sapere filosofico, combinando aspetti metodologici e ontologici per indagare la realtà.
  • Il metodo fenomenologico di Husserl si concentra su un'indagine immediata e intuitiva della realtà, evitando approcci puramente discorsivi.
  • Husserl supera la dicotomia fenomeno-noumeno, proponendo una conoscenza fenomenologica che trascende la percezione sensibile kantiana.
  • Pur riconoscendo l'importanza della coscienza come soggetto del cammino fenomenologico, Husserl ne amplia la portata verso una trascendenza ontologica.
  • Il concetto di oggettività diventa centrale nel pensiero di Husserl, distinguendolo dalle interpretazioni fenomenologiche di Kant e Hegel.

Indice

  1. La centralità del sapere filosofico
  2. Il metodo fenomenologico di Husserl
  3. Confronto con Kant e Hegel

La centralità del sapere filosofico

Husserl ripropone decisamente la centralità del sapere filosofico, sia dal punto di vista sia metodologico che da quello ontologico, cioè della funzione della filosofia come indagine speculativa sulla realtà; tuttavia, cerca anche di recepire alcune istanze della filosofia contemporanea, prima fra tutte il progetto di una fondazione metodologica del sapere filosofico.

Il metodo fenomenologico di Husserl

Con il metodo fenomenologico egli intende indagare la realtà in quanto tale, «le cose stesse in carne ed ossa», cioè la realtà nel suo stesso rivelarsi, nella sua «datità originaria», nel suo «apparire immediatamente»: la conoscenza deve perciò essere immediata, intuitiva e non pura metodologia discorsiva, tipica di quegl’indirizzi che intendevano la filosofia come critica del linguaggio; Husserl ritorna ad un’idea cartesiana del sapere, laddove la conoscenza chiara e distinta era una conoscenza immediata.

Confronto con Kant e Hegel

Il concetto di metodologia che emerge in questa riflessione accosta e allo stesso tempo divide la fenomenologia husserliana dalle due principali accezioni fenomenologiche incontrate nella storia del pensiero: in Kant l’indagine scientifico-filosofica sui limiti della ragione pone l’idea che la conoscenza sia esclusivamente fenomenica (o “fenomenologica”), cioè facente riferimento all’apparire della realtà, nel suo presentarsi fenomenico alla coscienza; Husserl non considera più la dicotomia fenomeno-noumeno, proponendosi la sfida di indagare esclusivamente quella noumenica, in quanto a suo avviso la conoscenza fenomenologica è un trascendimento del fenomeno kantiano, della percezione sensibile. L’altra accezione fenomenologica è quella hegeliana, la cui Fenomenologia dello Spirito è l’epopea, la descrizione dei percorsi della coscienza; per Hegel vi sono due vie possibili per il discorso filosofico: una via “all’ingiù”, dall’Assoluto alle sue figure storiche, intrapresa dalla filosofia dello Spirito e dall’indagine filosofica in quanto tale e una via “all’insù”, dalle singole figure della coscienza (in particolare dalla “coscienza infelice”, colta nel suo distacco dall’Assoluto, nella temporalità e nella dispersione) all’Assoluto. Husserl considera, analogamente ad Hegel, la coscienza come soggetto del cammino fenomenologico; tuttavia, non lo risolve interamente dentro la coscienza, nello Spirito soggettivo, ma lo apre ad una trascendenza ontologica, per cui passa in primo piano l’elemento dell’oggettività.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale del metodo fenomenologico di Husserl?
  2. L'obiettivo principale del metodo fenomenologico di Husserl è indagare la realtà in quanto tale, concentrandosi sulla sua "datità originaria" e sul suo "apparire immediatamente", cercando una conoscenza immediata e intuitiva piuttosto che una metodologia discorsiva.

  3. Come si differenzia la fenomenologia di Husserl dalle accezioni fenomenologiche di Kant e Hegel?
  4. La fenomenologia di Husserl si differenzia da quella di Kant poiché non considera la dicotomia fenomeno-noumeno e cerca di trascendere il fenomeno kantiano. Rispetto a Hegel, Husserl non risolve il cammino fenomenologico interamente nella coscienza, ma lo apre a una trascendenza ontologica, enfatizzando l'oggettività.

  5. In che modo Husserl riprende l'idea cartesiana del sapere?
  6. Husserl riprende l'idea cartesiana del sapere attraverso la ricerca di una conoscenza chiara e distinta, che è immediata e intuitiva, simile alla concezione cartesiana di conoscenza immediata.

Domande e risposte

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