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Concetti Chiave

  • Aristotele vede la vita sociale e politica come essenziale per la sopravvivenza e la felicità dell'essere umano, che è un "animale politico".
  • La politica è necessaria per raggiungere la virtù e, di conseguenza, la felicità, attraverso il rispetto delle leggi dello Stato.
  • Aristotele identifica sei forme di governo: monarchia, aristocrazia, politèia, democrazia, oligarchia e tirannide, preferendo la politèia come la migliore.
  • Un buon governo secondo Aristotele deve garantire la felicità dei cittadini, una corretta proporzione tra numero di abitanti e territorio, e un'equa distribuzione dei compiti.
  • Aristotele sostiene l'importanza dell'educazione statale, che deve essere uniforme e preparare i cittadini alla vita militare e virtuosa.
Questo appunto di Filosofia tratta il pensiero filosofico di Aristotele sulla vita sociale e politica, che viene delineato nella sua celebre opera “La politica”. Il primo paragrafo esplora in maniera sintetica la concezione del filosofo sulla vita sociale e politica. Il secondo paragrafo, invece, delinea le tipologie di governo identificate da Aristotele e quella che secondo il filosofo costituisce la migliore alternativa. Infine, il terzo e ultimo paragrafo presenta brevemente quelle che secondo Aristotele sono le caratteristiche che dovrebbero essere presenti in un buon governo.
La Politica di Aristotele: sintesi dell'opera articolo

Indice

  1. La vita sociale e politica nel pensiero filosofico di Aristotele
  2. Le differenti tipologie di governo nel pensiero di Aristotele
  3. Le caratteristiche di un buon governo secondo la visione del filosofo Aristotele

La vita sociale e politica nel pensiero filosofico di Aristotele

“La Politica” è un trattato, suddiviso in otto libri, che è stato scritto dal filosofo greco Aristotele attorno al quarto secolo avanti Cristo.

In questo libro, il filosofo delinea i principali aspetti del suo pensiero riguardo alla vita sociale e politica.
L’idea filosofica di Aristotele si basa sul riconoscimento della necessità della vita sociale e politica per l’essere umano, sia per garantire la sua sopravvivenza, sia per raggiungere la sua felicità. Aristotele afferma, infatti, che l’essere umano è un essere sociale e, in quanto tale, ha bisogno degli altri per poter sopravvivere. Oltre ad essere necessaria per la sopravvivenza, la politica permette anche all’essere umano di raggiungere la felicità. Nello specifico, attraverso il rispetto delle leggi dello Stato, l’essere umano può essere virtuoso e quindi condurre una vita etica. Secondo Aristotele, è attraverso il raggiungimento della virtù, che l’essere umano può raggiungere la felicità.
Il filosofo greco Aristotele afferma che l’essere umano è un animale politico (zoòn politikòn) e si differenzia per tale ragione dagli animali e dalle divinità, che possono anche vivere da sole. In particolare, il filosofo scrive che “chi non può entrare a far parte di una comunità, chi non ha bisogno di nulla, bastando a se stesso, non è parte di una città, ma è una belva o un dio.”
Secondo il filosofo, però, solo i greci sono degli animali politici, in quanto vivono nelle polis, a differenza degli altri popoli. Aristotele afferma che la comunità politica non può essere composta né da schiavi né da animali in quanto ritiene che non sono dotati di razionalità e, di conseguenza, non sono liberi di scegliere.
Per ulteriori approfondimenti sull’opera “La politica” del filosofo greco Aristotele vedi anche qua

Le differenti tipologie di governo nel pensiero di Aristotele

Nell’opera “La politica”, il filosofo greco Aristotele identifica le differenti forme di governo e cerca di comprendere quale possa essere quella migliore. Aristotele identifica le seguenti tipologie di stato: la monarchia, l’aristocrazia, la politèia , la democrazia, l’oligarchia e la tirannide.

  • Nelle forme di governo monarchiche, il governo è in mano ad una sola persona;
  • L’aristocrazia, invece, è il governo dei migliori;
  • La politèia è il governo del popolo ed è una forma di governo costituzionale. È il tipo di governo che al giorno d’oggi consideriamo democratico ed è riconosciuto da Aristotele come la migliore forma di governo. Infatti, in questa forma di governo ogni persona ha la possibilità di perseguire il raggiungimento della virtù e, di conseguenza, della felicità.
  • La tirannide è una forma di governo patologica, che rappresenta la degenerazione della monarchia. Nella tirannide, il governo è in mano a un despota.
  • L’oligarchia è definita come il governo dei ricchi e costituisce la degenerazione del governo aristocratico.
  • Infine, la democrazia, anche definita come demagogia, rappresenta la degenerazione della politèia . In questa forma di governo, si prende soltanto in considerazione l’interesse dei poveri, senza tenere in conto l’utile comune.
Per ulteriori approfondimenti sul pensiero filosofico di Aristotele vedi anche qua
La Politica di Aristotele: sintesi dell'opera articolo

Le caratteristiche di un buon governo secondo la visione del filosofo Aristotele

Nell’opera “La politica”, il filosofo Aristotele delinea anche quelle che secondo lui costituiscono le condizioni ideali che caratterizzano un buon governo.
Secondo il filosofo greco, un buon governo deve garantire la prosperità e il perseguimento della felicità dei cittadini.
Il numero di abitanti deve essere adeguato e proporzionato rispetto all’estensione del territorio, infatti, non dovrebbero esserci né troppi, né un numero troppo esiguo di cittadini.
Aristotele, come Platone, afferma che ci dovrebbe essere un’equa distribuzione dei compiti e che lo Stato dovrebbe essere suddiviso in tre classi sociali: i produttori, i guerrieri e i governanti.
Il filosofo ritiene, inoltre, che il governo dovrebbe essere affidato agli anziani, affiancati dai filosofi, i quali non dovrebbero essere a capo del governo, bensì assumere il ruolo di consiglieri (contrariamente rispetto a quanto affermava il filosofo Platone).
Aristotele, a differenza di Platone, non condivide l’idea della condivisione e comunanza delle proprietà, dei beni e delle donne.
Il filosofo ritiene che allo Stato sia assegnato l’importante compito di garantire l’educazione dei cittadini. L’educazione dovrebbe essere uguale per tutti e formare dei cittadini intelligenti e coraggiosi, preparandoli sia alla vita militare, sia alla vita virtuosa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione di Aristotele sulla vita sociale e politica?
  2. Aristotele ritiene che la vita sociale e politica sia essenziale per la sopravvivenza e la felicità dell'essere umano, che è un animale politico e ha bisogno di vivere in comunità per raggiungere la virtù e la felicità.

  3. Quali sono le tipologie di governo identificate da Aristotele?
  4. Aristotele identifica sei forme di governo: monarchia, aristocrazia, politèia, democrazia, oligarchia e tirannide, considerando la politèia come la migliore forma di governo.

  5. Perché Aristotele considera la politèia la migliore forma di governo?
  6. La politèia è considerata la migliore forma di governo perché permette a ogni persona di perseguire la virtù e la felicità, essendo una forma di governo costituzionale e democratica.

  7. Quali sono le caratteristiche di un buon governo secondo Aristotele?
  8. Un buon governo deve garantire la prosperità e la felicità dei cittadini, avere un numero adeguato di abitanti, un'equa distribuzione dei compiti e un'educazione uniforme per tutti.

  9. Qual è il ruolo dell'educazione nello Stato secondo Aristotele?
  10. L'educazione è fondamentale per formare cittadini intelligenti e coraggiosi, preparandoli alla vita militare e virtuosa, ed è un compito importante assegnato allo Stato.

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