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Concetti Chiave

  • Il termine "etica" deriva dal sostantivo ethos, introdotto da Aristotele, e indica il "costume etico" o "abitudine".
  • La "morale" si riferisce ai valori e alle regole condivise che guidano le scelte di comportamento, mentre l'etica è la teoria filosofica che li studia.
  • Le teorie etiche possono essere descrittive, analizzando i valori esistenti, o normative, proponendo criteri di condotta da seguire.
  • Le etiche eudaimonistiche sostengono che l'agire morale conduce alla felicità, un concetto comune nelle teorie antiche come quella di Aristotele.
  • Le etiche deontologiche, tipiche della filosofia moderna, affermano che agire moralmente è un dovere, come esemplificato da Kant.

Indice

  1. Origine del termine etica
  2. Differenza tra etica e morale
  3. Teorie etiche e loro obiettivi
  4. Interconnessione tra descrizione e normativa
  5. Risposte all'agire morale
  6. Etiche eudaimonistiche e deontologiche

Origine del termine etica

II termine "etica" entra nel lessico filosofico con Aristotele, il quale fa derivare il sostantivo ethos, nel senso di "costume etico", e il corrispondente aggettivo ethik6s (al femminile, ethiké) dalla parola ethos, "abitudine".

Differenza tra etica e morale

Secondo la terminologia filosofica contemporanea, il termine "morale" designa, in generale, il complesso dei valori e delle regole condivisi ai quali individui e gruppi fanno riferimento quando scelgono tra condotte diverse e quando formulano norme di carattere generale cui debbono ispirarsi le scelte di comportamento. L'etica è invece la teoria filosofica che ha come oggetto questi valori e queste regole.

Teorie etiche e loro obiettivi

Le teorie etiche, da un lato, si propongono la descrizione delle regole e dei valori che orientano di fatto la condotta morale di determinati individui o gruppi. Dall'altro, si interrogano intorno alla loro legittimità razionale e mirano a fornire indicazioni di carattere normativo in-torno ai criteri cui dovrebbe attenersi la condotta umana.

Interconnessione tra descrizione e normativa

Benché sia possibile distinguere teorie etiche prevalentemente descrittive da teorie etiche in cui più forte è la spinta a una definizione normativa dei criteri dell'agire umano, nella riflessione filosofica sulla morale i due aspetti si trovano per lo più strettamente interconnessi.

Risposte all'agire morale

Le teorie filosofiche sulla condotta umana sono distinte anche in base alla risposta che esse forniscono all'interrogativo di fondo riguardante l'agire morale: «Perché si deve agire moralmente?». Le risposte ricorrenti si riducono sostanzialmente a due.

Etiche eudaimonistiche e deontologiche

La prima è: «Perché solo agendo moralmente si consegue la felicità» (in greco, eudaimonfa - per questo motivo parliamo di etiche eudaimonistiche). Questa risposta è caratteristica di tutte le teorie etiche anti-che, anche se ciascuna di esse intende la felicità in modo differente.

Come sappiamo, secondo Aristotele, per esempio, la felicità consiste nell'esercizio al più alto livello delle facoltà proprie dell'uomo.

La seconda risposta è: «Perché agire moralmente è un dovere» (in greco, to déon, e per questo motivo parliamo di etiche deontologiche).

Questa risposta è caratteristica della filosofia moderna e verrà formulata con particolare rigore da Immanuel Kant (1724-1804) nella Critica della ragion pratica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del termine "etica" secondo Aristotele?
  2. Il termine "etica" deriva dal sostantivo ethos, che significa "costume etico", e dall'aggettivo ethikós, derivati dalla parola ethos, "abitudine", secondo Aristotele.

  3. Qual è la differenza tra etica e morale nella terminologia filosofica contemporanea?
  4. La "morale" si riferisce ai valori e alle regole condivisi che guidano le scelte di comportamento, mentre l'"etica" è la teoria filosofica che studia questi valori e regole.

  5. Quali sono le due principali risposte alla domanda sul perché si deve agire moralmente?
  6. Le due risposte principali sono: "Perché solo agendo moralmente si consegue la felicità" (etiche eudaimonistiche) e "Perché agire moralmente è un dovere" (etiche deontologiche).

Domande e risposte

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