Antonio Marchetta
di Antonio Marchetta
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Esame terza media: scopri come sarà la prova di italiano

L’esame a.s. 2020/21, come stabilito dall'ordinanza del Ministero dell'Istruzione numero 52/2021, prevede una sola prova orale con la realizzazione e presentazione di un elaborato da parte degli studenti, da consegnare prima degli esami.

Gli studenti non devono temere: inizieranno il colloquio con qualcosa a cui hanno lavorato insieme ai propri insegnanti nella parte finale dell'anno. Una volta si diceva "argomento a piacere", oggi si chiama tesina o appunto elaborato. Vediamo insieme i criteri di ammissione e di non ammissione all'esame e i consigli per vivere serenamente questa tappa importante della vita di ogni studente

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Esami di terza media 2021: modalità di svolgimento

L’esame viene effettuato in presenza; nel caso in cui le condizioni epidemiologiche peggiorino, potrebbe svolgersi in video conferenza o comunque a distanza. A deciderlo sono le autorità: lo Stato, la Regione, il singolo Comune; oppure, a livello di singola scuola, il Dirigente scolastico o il Presidente della Commissione d’esami possono stabilire di evitare l’esame in presenza nel caso in cui sia difficoltoso applicare le eventuali misure di sicurezza stabilite: pensiamo, per esempio, ad un focolaio che coinvolga un’intera (o quasi) classe oppure la maggior parte dei docenti di una sezione o nel peggiore dei casi vi sia l’intera scuola ad essere pesantemente colpita dai contagi.
L’esame in video conferenza o in altra modalità a distanza è previsto, inoltre, per i candidati che non possono essere presenti perchè:
  • si trovano in ospedale o luoghi di cura
  • non possono lasciare il proprio domicilio nel periodo dell’esame
  • Esami di terza media 2021: quando si è ammessi

    Gli studenti della classe terza media sono ammessi all’esame conclusivo del primo ciclo in presenza dei seguenti requisiti:

  • aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall’ordinamento della scuola secondaria di primo grado, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti, anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza epidemiologica; tradotto, significa non aver fatto troppe assenze e, nel caso in cui tale limite sia stato o verrà superato, essere in possesso di giustificazioni valide quali ad esempio “aver contratto il virus” o magari “essere stato in contatto con familiari contagiati”. Naturalmente è sempre possibile chiedere ai propri insegnanti quale sia la propria condizione per evitare che la situazione degeneri e non ci si accorga in tempo che il limite di assenze sta per essere superato.
  • non essere incorsi nella sanzione disciplinare non ammissione all’ esame prevista dallo Statuto delle studentesse e degli studenti. Eventualità, fortunatamente, piuttosto rara. A titolo di curiosità, un evento del genere non viene deciso dal singolo docente, consiglio di classe o dal dirigente scolastico; ma dal Consiglio d'Istituto.

    Non è previsto, invece, come requisito di ammissione lo svolgimento delle prove Invalsi. Negli anni precedenti la Pandemia, al contrario, lo è.

    Voto di ammissione
    Per quanto riguarda il voto di ammissione, quest'ultimo è espresso in decimi ed è il consiglio di classe che lo attribuisce, tenendo conto del percorso scolastico [prima, seconda e terza media] compiuto dall’alunna o dall’alunno. Generalmente viene attribuito un voto che parte dal 6 per arrivare al 9. Alcuni studenti meritevoli riescono nell'impresa di essere ammessi direttamente con 10 mentre in casi più rari vi sono alunni meno fortunati che ottengono come voto di ammissione meno di 6, svolgendo ugualmente l'esame finale.

    Quando non si viene ammessi all'esame di terza media 2021?

    Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione all’ esame conclusivo del primo ciclo. Il che significa che essere in possesso dei requisiti citati poco sopra [Aver il numero minimo di presenze e nessuna sanzione grave disciplinare corrispondente all'esclusione dall'esame di terza media] non assicura la possibilità di svolgere l'esame finale.
    Negli ultimi anni, la tendenza sempre crescente è di garantire agli alunni perlomeno l'accesso alla prova, ma è pacifico che se uno studente ha insufficienze gravi in 4/5 discipline, a quel punto il Consiglio di classe non può non tenerne conto.
    I docenti dovranno motivare adeguatamente la non ammissione, dimostrando di avere attivato tutta quella serie di attività di recupero durante l'anno, già dopo i primi segnali di difficoltà d'apprendimento riscontrati nello studente.

    Vengo ammesso all'esame di terza media e svolgo la prova. Possono bocciarmi?

    Alcuni luoghi comuni, da diversi anni oramai, si sono affermati; tra questi, il più frequente è:"Ma dai, che ti frega, tanto ci promuovono tutti". "Ormai si sa raga, alle medie non si boccia più". Come abbiamo potuto leggere dalla normativa non è esattamente così. Al contempo, non cadiamo nell'estremo opposto e diciamo chiaramente che la bocciatura a seguito dello svolgimento dell'esame finale di terza media, è un'eventualità piuttosto rara; si parla di percentuali vicini allo 0,5%.
    La bocciatura viene decisa dalla Commissione d'esame [composta dai vostri insegnanti]; può accadere di venire bocciati nel caso in cui lo studente non si presenti all'esame senza giustificazione, o qualora l'elaborato non venga presentato.

    Quindi diciamo ai giovani studenti di stare tranquilli, che tutto andrà per il meglio. Il consiglio è sempre lo stesso da decenni: durante la seduta d'esame, cercate di non fare scena muta, parlate; se vi emozionate ed avete un momento di sconforto, sappiate che è perfettamente normale; chiedete un minuto per riprendervi, un bicchiere d'acqua e ricominciate. Tutto ciò permetterà di mostrare la vostra personalità. I docenti, tutti, saranno dalla vostra parte e vi accompagneranno serenamente verso la promozione; non dovete temere.
    Però, è pur sempre un esame e per rispetto di voi stessi, dei docenti, della commissione e della vita in generale, dovete affrontarlo, sì con serenità, ma anche con impegno e serietà.

    Antonio Marchetta