Concetti Chiave
- La Legge di stabilità stabilisce il quadro finanziario annuale, regolando gli aspetti quantitativi delle leggi per allineare le conseguenze finanziarie agli obiettivi della manovra.
- Esclude norme di delega, carattere ordinamentale, interventi localistici o microsettoriali, e generalmente non include misure per lo sviluppo economico, che sono trattate in disegni di legge collegati.
- Fissa il saldo netto massimo da finanziare, variazioni tributarie, importi per fondi speciali, rinnovi contrattuali del pubblico impiego, e spese pluriennali in conto capitale.
- Indica le spese in modo articolato per missioni e programmi, collegando previsioni di spesa a lungo termine con risorse disponibili per ogni anno.
- Accompagnata da una Nota tecnico-illustrativa che collega il disegno di legge di bilancio al conto economico, spiegando contenuti della manovra e impatti sui saldi di finanza pubblica.
Nella Legge di stabilità (LS) sono contenute le misure necessarie a realizzare gli obiettivi programmatici indicati nel Def. Il relativo disegno di legge è presentato al Parlamento dal Governo su proposta del ministro dell'Economia e delle Finanze entro il 15 ottobre. La Legge di stabilità fornisce ogni anno il quadro di riferimento finanziario per tutto il periodo considerato nel bilancio pluriennale; per ciascuno degli anni in esso compresi provvede a regolare gli aspetti quantitativi delle leggi vigenti affinché le loro conseguenze finanziarie siano adeguate agli obiettivi della manovra.
Le disposizioni della legge di stabilità devono essere volte esclusivamente a realizzare effetti finanziari. Sono quindi espressamente escluse le norme di delega e quelle a carattere ordinamentale o organizzatorio, e così pure gli interventi di natura localistica o microsettoriale. Anche gli interventi per lo sviluppo dell'economia di regola non sono inseriti nella legge di stabilità ma sono oggetto di appositi disegni di legge collegati con la manovra. La legge di stabilità fissa anzitutto il livello massimo del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato: così si pone come elemento di raccordo fra gli obiettivi programmati e la quantità massima di risorse che può essere assorbita dalla finanza pubblica. Determina inoltre:
• le variazioni di aliquote, detrazioni, scaglioni e altri elementi quantitativi dei tributi in vigore;
gli importi dei fondi speciali di bilancio;
• l'importo massimo da destinare in ciascun anno al rinnovo dei contratti del pubblico impiego;
• gli importi destinati al finanziamento delle spese pluriennali in conto capitale;
• le misure correttive delle leggi che comportano oneri superiori a quelli previsti;
• altre regolazioni di carattere quantitativo;
• le norme eventualmente necessarie a garantire l'osservanza del Patto di stabilità interno da parte degli enti territoriali
In coerenza con la struttura del bilancio, le disposizioni riguardanti la spesa sono articolate per missioni e programmi. Per le spese pluriennali e per quelle permanenti, la Legge di stabilità indica la quota da imputare a ciascuno degli anni considerati: in tal modo le previsioni di spesa a lungo termine vengono a ricollegarsi con le risorse disponibili in ogni singolo anno, La Legge di stabilità può disporre riduzioni di spese o aumenti di entrate; può anche disporre nuove o maggiori spese correnti o riduzioni di entrate, ma solo nei limiti in cui la loro copertura finanziaria sia assicurata da nuove o maggiori entrate o da riduzioni permanenti di spesa corrente. La Legge di stabilità è accompagnata da una Nota tecnico-illustrativa che espone il raccordo tra il disegno di legge di bilancio dello Stato e il conto economico delle Amministrazioni pubbliche, i contenuti della manovra e i suoi effetti sui saldi di finanza pubblica e sui principali settori di intervento.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale della Legge di stabilità?
- Quali disposizioni sono escluse dalla Legge di stabilità?
- Come la Legge di stabilità gestisce le spese e le entrate?
- Cosa accompagna la Legge di stabilità per spiegare i suoi effetti?
La Legge di stabilità contiene le misure necessarie per realizzare gli obiettivi programmatici indicati nel Def e fornisce il quadro di riferimento finanziario per il bilancio pluriennale.
Sono escluse le norme di delega, quelle a carattere ordinamentale o organizzatorio, e gli interventi di natura localistica o microsettoriale.
La Legge di stabilità può disporre riduzioni di spese o aumenti di entrate, e nuove spese correnti o riduzioni di entrate solo se coperte da nuove entrate o riduzioni permanenti di spesa.
È accompagnata da una Nota tecnico-illustrativa che espone il raccordo tra il disegno di legge di bilancio dello Stato e il conto economico delle Amministrazioni pubbliche.