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Concetti Chiave

  • Il Trattato di Maastricht del 1992 ha stabilito che il disavanzo pubblico non deve superare il 3% del PIL e il debito pubblico il 60% del PIL per i paesi che vogliono entrare nell'unione economica monetaria.
  • Il Patto di stabilità e crescita, firmato nel 1997 ad Amsterdam, coinvolge 15 paesi dell'UE che si impegnano a rispettare i parametri del Trattato di Maastricht.
  • Il Patto prevede eccezioni e procedure di controllo per il disavanzo pubblico, inclusi avvertimenti, raccomandazioni e sanzioni.
  • A seguito della crisi del debito sovrano, il Patto è stato ritenuto insufficiente, portando all'introduzione del "Semestre europeo" nel 2011 per migliorare il coordinamento delle politiche economiche.
  • Il debito sovrano è il debito accumulato dagli stati per coprire i deficit di bilancio, con implicazioni significative sull'economia globale se la capacità di ripagarlo diventa incerta.

Trattato di Maastricht e patto di stabilità e crescita

Trattato di Maastricht – 7 febbraio 1992 = vengono fissati dei parametri per i paesi che vogliono entrare nell’unione economica monetaria:
- il disavanzo pubblico non deve essere superiore al 3% del Pil
- il debito pubblico non deve essere superiore al 60% del Pil

Patto di stabilità e crescita – Amsterdam – 2 ottobre 1997:
- viene siglato con 15 paesi dell’unione europea che si impegnano a rispettare i parametri del trattato di Maastricht
- relativamente al disavanzo pubblico vengono stabilite eccezioni e procedure di controllo (avvertimento, raccomandazione e sanzioni)
- il patto è poi risultato insufficiente per fronteggiare la crisi del debito sovrano in molti paesi in quanto si basa su una sorveglianza ex post alla stesura dei bilanci nazionali perciò si introduce, dal 1 gennaio 2011, il “Semestre europeo” per il coordinamento ex ante delle politiche economiche dei paesi membri dell’UE.
Debito sovrano = debito officiale contratto normalmente dagli stati per colmare i saldi negativi di bilancio nel caso in cui gli stati presentino una precaria condizione dei costi pubblici e una scarsa competitività dell’economia nazionale. La capacità di ripagare alla scadenza il debito pubblico accumulato diventa incerta con ricaduta sull’economia globale.

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