Andrea301AG
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Lo stato di diritto limita giuridicamente il potere, garantendo che le decisioni siano basate su regole astratte e generali.
  • Questa forma di stato si caratterizza per la supremazia della legge parlamentare e la separazione dei poteri pubblici.
  • Il principio di legalità e il riconoscimento delle libertà costituzionali sono fondamentali nello stato di diritto.
  • Con lo stato sociale, il ruolo del governo diventa prioritario, superando la classica divisione dei poteri.
  • Il modello di stato corporativo trasferisce il potere decisionale su questioni urgenti direttamente al governo o parlamento.

Indice

  1. Definizione di stato di diritto
  2. Criteri di individuazione dello stato
  3. Evoluzione dello stato liberale

Definizione di stato di diritto

Lo stato liberale fu definito «stato di diritto», in quanto prevedeva una serie di limiti giuridici al potere, posti a tutela dei governanti e gravavano sugli organi di indirizzo politico. La predeterminazione dei limiti giuridici tendeva a spersonalizzare il potere del governante: le decisioni dei titolari degli organi pubblici, infatti, dovevano essere basate su regole astratte e generali predefinite.

Criteri di individuazione dello stato

In generale, i criteri di individuazione di una ben precisa forma di stato sono:

- la supremazia della legge parlamentare, tramite il principio rappresentativo della sovranità popolare;

- un sistema gerarchico di norme giuridiche ordinate secondo diversi gradi;

- la separazione dei poteri pubblici dotati di sfere di competenza;

- riconoscimento espresso del sistema di garanzia delle libertà previste dalla costituzione;

- il principio di legalità (rispondenza alla costituzione e alle leggi).

Evoluzione dello stato liberale

La dottrina dello stato di diritto è stata adottata nell’ambito della lotta per la limitazione dei poteri della monarchia. Le istituzioni dello stato liberale hanno subito diverse modificazioni in seguito all’affermazione dello stato sociale: in primo luogo l’assetto dei poteri mutò e divenne prioritario il ruolo del governo. Una delle principali manifestazioni dello stato sociale fu lo stato interventista, in cui la classica divisione dei poteri venne superata dalla cooperazione o confusione degli stessi. In questo modello assume una grande rilevanza la funzione di indirizzo politico del governo. Un diverso modello è stato invece costituito dalla forma di stato corporativo, nella quale si è manifestata la tendenza di trasferire il voto del corpo elettorale in merito ai problemi più urgenti, tramite i comitati promotori per il referendum, o al governo e al parlamento, senza passare attraverso la soluzione dei partiti.

In sintesi, dunque, lo stato di diritto e le sue evoluzioni hanno rappresentato la risposta principale ai limiti della forma di stato liberale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di "stato di diritto" nello stato liberale?
  2. Lo stato di diritto nello stato liberale è definito come un sistema che prevede limiti giuridici al potere per tutelare i governanti, basando le decisioni su regole astratte e generali predefinite.

  3. Quali sono i criteri per individuare una forma di stato?
  4. I criteri includono la supremazia della legge parlamentare, un sistema gerarchico di norme, la separazione dei poteri, il riconoscimento delle libertà costituzionali e il principio di legalità.

  5. Come si è evoluto lo stato liberale verso lo stato sociale?
  6. Lo stato liberale si è evoluto verso lo stato sociale con modifiche istituzionali che hanno enfatizzato il ruolo del governo e superato la classica divisione dei poteri, promuovendo la cooperazione tra essi.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community