Concetti Chiave
- Lo stato di diritto limita giuridicamente il potere, garantendo che le decisioni siano basate su regole astratte e generali.
- Questa forma di stato si caratterizza per la supremazia della legge parlamentare e la separazione dei poteri pubblici.
- Il principio di legalità e il riconoscimento delle libertà costituzionali sono fondamentali nello stato di diritto.
- Con lo stato sociale, il ruolo del governo diventa prioritario, superando la classica divisione dei poteri.
- Il modello di stato corporativo trasferisce il potere decisionale su questioni urgenti direttamente al governo o parlamento.
Indice
Definizione di stato di diritto
Lo stato liberale fu definito «stato di diritto», in quanto prevedeva una serie di limiti giuridici al potere, posti a tutela dei governanti e gravavano sugli organi di indirizzo politico. La predeterminazione dei limiti giuridici tendeva a spersonalizzare il potere del governante: le decisioni dei titolari degli organi pubblici, infatti, dovevano essere basate su regole astratte e generali predefinite.
Criteri di individuazione dello stato
In generale, i criteri di individuazione di una ben precisa forma di stato sono:
- la supremazia della legge parlamentare, tramite il principio rappresentativo della sovranità popolare;
- un sistema gerarchico di norme giuridiche ordinate secondo diversi gradi;
- la separazione dei poteri pubblici dotati di sfere di competenza;
- riconoscimento espresso del sistema di garanzia delle libertà previste dalla costituzione;
- il principio di legalità (rispondenza alla costituzione e alle leggi).
Evoluzione dello stato liberale
La dottrina dello stato di diritto è stata adottata nell’ambito della lotta per la limitazione dei poteri della monarchia. Le istituzioni dello stato liberale hanno subito diverse modificazioni in seguito all’affermazione dello stato sociale: in primo luogo l’assetto dei poteri mutò e divenne prioritario il ruolo del governo. Una delle principali manifestazioni dello stato sociale fu lo stato interventista, in cui la classica divisione dei poteri venne superata dalla cooperazione o confusione degli stessi. In questo modello assume una grande rilevanza la funzione di indirizzo politico del governo. Un diverso modello è stato invece costituito dalla forma di stato corporativo, nella quale si è manifestata la tendenza di trasferire il voto del corpo elettorale in merito ai problemi più urgenti, tramite i comitati promotori per il referendum, o al governo e al parlamento, senza passare attraverso la soluzione dei partiti.
In sintesi, dunque, lo stato di diritto e le sue evoluzioni hanno rappresentato la risposta principale ai limiti della forma di stato liberale.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di "stato di diritto" nello stato liberale?
- Quali sono i criteri per individuare una forma di stato?
- Come si è evoluto lo stato liberale verso lo stato sociale?
Lo stato di diritto nello stato liberale è definito come un sistema che prevede limiti giuridici al potere per tutelare i governanti, basando le decisioni su regole astratte e generali predefinite.
I criteri includono la supremazia della legge parlamentare, un sistema gerarchico di norme, la separazione dei poteri, il riconoscimento delle libertà costituzionali e il principio di legalità.
Lo stato liberale si è evoluto verso lo stato sociale con modifiche istituzionali che hanno enfatizzato il ruolo del governo e superato la classica divisione dei poteri, promuovendo la cooperazione tra essi.