Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Lo stato liberale nasce in Inghilterra nel XVII secolo con la Glorious Revolution e si consolida negli USA con la guerra di Indipendenza e in Europa con la Rivoluzione francese.
  • Caratteristica chiave dello stato liberale è la limitazione dell'assolutismo del sovrano e l'istituzione di garanzie contro il potere politico.
  • L'ideologia liberale si sviluppa dalle autonomie comunali medievali e dall'indipendenza dei giudici dal potere politico, influenzata dal valore cristiano della persona.
  • Il Parlamento inglese diventa il centro del conflitto tra re e Camere, portando alla nascita del governo parlamentare, con il re escluso dalla politica attiva.
  • Le rivoluzioni liberali, come quella americana e francese, introducono regimi oligarchici e affermano il potere della borghesia, limitando il suffragio.

L’affermarsi dello stato liberale e la sua evoluzione

Lo stato liberale si sviluppa in Inghilterra a partire dal XVII secolo (con la Glorious revolution 1688-1689), si consolida poi negli USA con la guerra di Indipendenza (1776) e in Europa con la Rivoluzione francese (1789).
La caratteristica essenziale dello stato liberale è la limitazione dell’assolutismo del sovrano e la conquista di un sistema di garanzie nei confronti del potere politico.
L’ideologia liberale affonda le radici nella storia europea: nelle autonomie comunali del Medioevo, nella creazione di assemblee e di consigli rappresentativi dei ceti (clero, nobiltà, borghesia), nel mantenimento dell’indipendenza dei giudici dal potere politico e anche nella concezione cristiana del valore della persona umana.
Nel corso del diciassettesimo secolo il Parlamento, in particolar modo il Parlamento inglese, diviene il centro del conflitto tra re e membri delle Camere.

Il potere assoluto viene progressivamente limitato e nasce il governo parlamentare, in cui il re è estraniato dalla politica e il potere governativo è affidato a personalità che godono della fiducia dei parlamentari. Nel XVIII secolo il governo parlamentare resta una realtà circoscrivibile alla sola Inghilterra: nel resto d’Europa continuano le monarchie assolute.

Nel 1776 gli USA raggiungono la Dichiarazione di Indipendenza che sancisce la fine della rivoluzione delle tredici colonie contro il dominio inglese dai connotati ancora assolutistici: la lotta manifesta l’esigenza di affermare la nuova società liberale sulla vecchia società monarchica e aristocratica.
La Rivoluzione francese del 1789 diffonde in Europa i principi di libertà ed eguaglianza fondanti la democrazia borghese. Tali rivoluzioni liberali portano all’introduzione di fatto di regimi oligarchici, all’affermazione del potere della borghesia, unica classe rappresentata negli organi costituzionali e unica classe favorita dalla restrizione del suffragio.

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