Concetti Chiave
- Inizialmente, lo Stato era visto come l'unica entità sovrana che garantiva diritti e subordinava governanti e governati al principio di legalità.
- Il concetto di stato di diritto si è evoluto per includere le garanzie giuridiche delle libertà individuali, come definite dal costituzionalismo liberale.
- Lo stato liberale si basa sulla supremazia della legge parlamentare, espressione della sovranità popolare, e su un sistema giuridico gerarchico.
- Principi fondamentali dello stato liberale includono la separazione dei poteri, la garanzia delle libertà costituzionali e il diritto di ricorso contro azioni amministrative illegittime.
- Con l'emergere del socialismo, lo stato liberale evolve verso il Welfare State, riconoscendo diritti economici e sociali e ampliando il diritto di voto.
Concezione originaria di Stato
Nella concezione iniziale, lo Stato era considerato come unica entità sovrana che riconosceva i diritti e a cui governanti e governati erano subordinati . Lo stato è di diritto in quanto agisce nel rispetto del principio di legalità in un quadro di norme precostituite e in quanto garantisce i diritti soggettivi conformi all’ordinamento.
In seguito, il concetto di stato di diritto si estende a ricomprendere tutte le garanzie giuridiche riconosciute alle libertà individuali dal costituzionalismo liberale.
Lo stato liberale prevede la supremazia della legge parlamentare, in quanto espressione della sovranità popolare. Al suo interno, inoltre, le norme giuridiche sono organizzate secondo un sistema gerarchico: le norme sono ordinate secondo diversi gradi, con differenziata capacità di intervento nei rapporti sociali.
Altri principi cardine nello stato liberale sono la separazione dei poteri, il riconoscimento e la garanzia delle libertà costituzionali, l’applicazione del principio di legalità e la possibilità di avviare ricorsi giuridici contro l’azione amministrativa illegittima.
Queste caratteristiche originarie dello Stato liberale entrarono in crisi a causa dell’emergere dell’ideologia socialista e delle classi popolari subalterne, ancora escluse dal potere politico.
Lo stato liberale di matrice borghese, pur combattendo il socialismo, ne recepisce alcuni valori, evolvendosi verso quello che viene chiamato stato sociale, Welfare State. Si assiste, quindi, alla presa di coscienza del divario tra principi formali di eguaglianza e libertà e loro effettiva possibilità di esercizio, alla estensione del diritto di voto e al riconoscimento dei diritti economici e sociali. Inoltre, si iniziano a concepire i diritti individuali come da inquadrare in una più ampia finalizzazione sociale.