Concetti Chiave
- La Corte Costituzionale ha il compito di controllare la legittimità costituzionale delle leggi, adottando un sistema di controllo accentrato successivo.
- I giudici della Corte sono 15, nominati in parti uguali dal Presidente della Repubblica, dal Parlamento e dalle supreme magistrature, con mandati di 9 anni non rinnovabili.
- La Corte può emettere sentenze di accoglimento, rigetto, interpretative e manipolative, influenzando l'applicazione e l'interpretazione delle leggi.
- La Magistratura, autonoma e indipendente, è responsabile di applicare le leggi nei processi civili, penali e amministrativi, garantendo imparzialità e rispetto delle norme.
- La Corte di Cassazione uniforma gli indirizzi giurisprudenziali, svolgendo una funzione nomofilattica per guidare l'interpretazione delle leggi.
Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale ha la funzione di controllo di legittimità della costituzione.Infatti essa è rigida, e non può quindi essere modificata né integrata con leggi ordinarie, ma occorrono le leggi costituzionali (approvazione con procedimento legislativo aggravato: doppia approvazione delle camere o referendum).
I sistemi di controllo di costituzionalità delle leggi si distinguono in controllo accentrato, svolto da un apposito organo (Italia), e controllo diffuso, attribuito a tutti i giudici, dove ciascun giudice giudica la costituzionalità della legge e può disapplicarla, limitatamente al caso esaminato, se la ritiene incostituzionale. Questo sistema però non rende uniforme l’interpretazione della Costituzione.
Distinguiamo poi i sistemi a controllo accentrato preventivo, dove la valutazione di costituzionalità avviene prima che la legge entri in vigore, o successivo, in cui l’organi interviene dopo che la legge sia entrata in vigore. In questo caso però si appesantirebbe il lavoro dell’organo di controllo e rallenterebbe il procedimento di formazione della legge.
“filtro di costituzionalità” = promulgazione del Presidente della Repubblica.
Infine, i sistemi a controllo accentrato successivo in modo diretto, richiesto da un organo apposito, o in modo incidentale, nel caso in cui ci si trovi durante un processo.
Composizione. 15 giudici nominati per 1/3 dal Presidente della Repubblica, per 1/3 dal Parlamento in seduta comune e per 1/3 dalle supreme magistrature ordinaria e straordinaria.
La nomina proviene dunque da fonti prevalentemente neutre.
I giudici devono possedere particolari competenze giuridiche: magistrati delle giurisdizioni superiori, professori di università di materie giuridiche o avvocati.
Vengono nominati per 9 anni e non sono rieleggibili; non cambiano tutti contemporaneamente., in modo da permettere un’evoluzione dell’interpretazione delle norme costituzionali e un continuo aggiornamento.
Incompatibilità, insindacabilità, immunità penale e inamovibilità. Autonomia istituzionale.
Il presidente della corte viene eletto tra i propri componenti e dura in carica 3 anni, rieleggibile fino alla scadenza dell’ufficio.
Funzioni della Corte costituzionale giudicare la legittimità costituzionale delle leggi. (accentrato successivo, sia diretto sia incidentale)
-Incidentale, durante un processo, la parte interessata solleva la questione di costituzionalità a giudice a quo, che valuterà la rilevanza della legge e la non manifestata infondatezza della questione.
Verificata la sussistenza dei due requisiti, il giudice a quo sospende il processo e rimette la questione alla Corte costituzionale, che decide pronunciando una sentenza non impugnabile.
Sentenza di accoglimento. La legge viene dichiarata incostituzionale, e quindi annullata.
Ha efficacia per chiunque (erga omnes) ed effetto irretroattivo, tranne per i giudizi in corso non ancora passati in giudicato e per i giudizi conclusi per il quale l’annullamento della legge annullerebbe la pena.
Sentenza di rigetto. La Corte valuta infondata la questione di costituzionalità.
Ha efficacia inter partes. Il giudice non può risollevare la questione nello stesso giudizio, ma può farlo in un altro giudizio, o possono farlo altri giudici.
Sentenza interpretativa. La Corte accoglie o rigetta una determinata interpretazione della legge. (erga omnes)
Sentenza manipolativa. La Corte dichiara incostituzionale solo una parte della legge.
Può essere additiva, ablativa o sostitutiva.
-Diretta, la richiesta di intervento alla Corte proviene da un organo dello Stato o da un ente territoriale.
La Costituzione distribuisce il potere legislativo tra lo Stato e le Regioni, stabilendo le materie di competenza statale e quelle di competenza regionale. Quando si ritiene che queste siano state violate, l’ente interessato fa ricorso alla Corte.
Altre funzioni della Corte sono:
-i giudizi sui conflitti di attribuzione, dove si discute riguardo a chi spetti la competenza a emanare un determinato atto, rivendicato da differenti poteri o enti;
nei conflitti tra i poteri dello Stato, la corte è chiamata a risolvere solo i conflitti esterni (tra due organi distinti, e non dello stesso potere);
nei conflitti tra Stato e Regione o tra Regioni, questi hanno per oggetto solo atti amministrativi.
-i giudizi sulle accuse contro il Presidente della Repubblica, per i reali di alto tradimento e attentato alla costituzione (la corte è integrata da 16 giudici aggregati)
-i giudizi sull’ammissibilità del referendum abrogativo.
Funzione giurisdizionale affidata alla Magistratura, composta da giudici.
Consiste nel risolvere le controversie applicando le regole del diritto.
Il giudice applica la fattispecie astratta (legge) alla fattispecie concreta (caso).
Soggezione della Magistratura: il giudice non deve essere guidato da convinzioni personali né subire condizionamenti, ma limitarsi ad applicare la legge.
Il potere giudiziario è autonomo e indipendente dagli altri poteri.
L’attività della Magistratura si svolge attraverso il processo che si conclude con una sentenza.
Princìpi
-Art. 24 diritto di azione e alla difesa.
Chiunque ha il diritto di ricorrere all’autorità giudiziaria per la tutela delle proprie situazioni giuridiche soggettive, e di difendersi ed essere assistito da un avvocato in ogni fase e grado del processo.
-Art. 25 principio del giudice naturale.
Il giudice viene stabilito prima del sorgere della questione. Garantisce l’imparzialità del giudice.
-Art. 111 princìpi del giusto processo (regolato dalla legge)
Principio del contraddittorio. È concessa la possibilità ad ogni parte di difendersi e ribattere alle accuse dell’altra parte
Accusatorio. Perfetta parità tra accusa e difesa. Le prove si devono formare durante il processo, alla presenza di entrambe le parti
Terzietà e imparzialità. Giudice neutrale alla questione e alle persone
Ragionevole durata.
Obbligo di motivazione della sentenza. Per dimostrare il rispetto del principio di legalità
Il processo.
Sono coinvolti il giudice e due parti, necessariamente rappresentate da avvocati.
È scandito da udienze, solitamente aperte al pubblico; al termine il giudice emana la sentenza.
Questa può essere impugnata davanti un giudice di secondo grado che esamina sia la questione di merito sia di legittimità; contro la sentenza del giudice di secondo grado è ammesso il ricorso alla Corte di Cassazione, ma solo per vizi di legittimità. Se questa non trova irregolarità, la cassa, cioè la cancella, e il processo deve ricominciare.
Processo civile. Tutela gli interessi privati (diritto privato)
L’attore chiama in giudizio il convenuto.
Inizia solo per iniziativa di una parte (principio della domanda) e continua solo se le parti vogliono proseguirlo (impulso di parte).
Il giudice forma la propria decisione sulle prove fornite dalle parti (onere della prova) e non può ricercarne di propria iniziativa (principio dispositivo)
Processo penale. Ha per oggetto la violazione di una norma, posta a difesa degli interessi generali.
Tutela la collettività, sanzionando il trasgressore.
Per i reati più gravi inizia per iniziativa della Procura della Repubblica; per quelli meno gravi può iniziare se lo richiede la persona offesa, attraverso la querela.
Il pubblico ministero svolge le indagini per accertare l’attendibilità della notizia del reato.
L’accusato deve essere tempestivamente e riservatamente informato dell’accusa (principio del giusto processo)
Se l’indagato appare colpevole, il procuratore chiederà il rinvio a giudizio, in caso contrario chiederà l’archiviazione. Decide il giudice per le indagini preliminari (gip) (magistrato inquirente)
Quando inizia il processo, le parti si presentano all’udienza preliminare davanti al giudice delle udienze preliminari (gup) (magistrato giudicante)
Durante la fase dibattimentale, l’accusa e la difesa presentano le prove.
Un determinato comportamento può essere configurato come reato solo se previsto dalla legge.
Principio di irretroattività. Responsabilità penale è personale. Presunzione di non colpevolezza. Finalismo rieducativo della pena.
Processo amministrativo. Riguarda la violazione di un interesse legittimo da parte della Pubblica amministrazione
La Magistratura. Insieme dei giudici sottoposti al potere del Consiglio superiore della Magistratura.
Il giudice è colui che esercita la giurisdizione; il magistrato è la persona investita dalle funzioni di giudice e/o di Pubblico ministero.
Non tutti i magistrati sono giudici. Il Pm fa parte della magistratura requirente (svolge le indagini e promuove l’azione penale, ma non giudica)
Potere diffuso=affidato a ciascun giudice competente. Non c’è nessun giudice superiore.
Ciascun giudice è libero di interpretare la legge secondo il proprio convincimento, e la sua decisione non è vincolante per gli altri giudici.
La Corte di cassazione cerca di rendere più uniformi possibile gli indirizzi giurisprudenziali, in quanto esprime una parola autorevole su come interpretare la legge. (funzione nomofilattica)
Magistrati togati: magistrati di carriera, obbligatoriamente nominati tramite concorso pubblico
Magistrati onorari: nominati con particolari procedure; con funzioni temporanee e remunerazioni non fisse.
Magistratura speciale
Giudici amministrativi: Tribunali amministrativi regionali (Tar)
Giudici contabili: Corte dei conti
Giudici militari: Tribunali militari di primo grado e Corti militari d’appello
Con i giudici speciali non vanno confuse le sezioni specializzate, istituite tra gli organi della Magistratura ordinaria.
Giudici straordinari vietati, perché contro il principio del giudice naturale.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione della Corte Costituzionale?
- Quali sono i sistemi di controllo di costituzionalità delle leggi?
- Come viene composta la Corte Costituzionale?
- Quali sono le funzioni della Corte Costituzionale?
- Quali sono i principi del giusto processo?
La Corte Costituzionale ha la funzione di controllo di legittimità della costituzione.
I sistemi di controllo di costituzionalità delle leggi si distinguono in controllo accentrato e controllo diffuso.
La Corte Costituzionale è composta da 15 giudici nominati per 1/3 dal Presidente della Repubblica, per 1/3 dal Parlamento in seduta comune e per 1/3 dalle supreme magistrature ordinaria e straordinaria.
Le funzioni della Corte Costituzionale sono giudicare la legittimità costituzionale delle leggi, risolvere i conflitti di attribuzione e giudicare le accuse contro il Presidente della Repubblica.
I principi del giusto processo sono il principio del contraddittorio, il principio accusatorio, il principio di terzietà e imparzialità, il principio della ragionevole durata e l'obbligo di motivazione della sentenza.