giannyetonia
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Concetti Chiave

  • In Gran Bretagna si sviluppò un regime parlamentare con due partiti principali: i whigs (liberali) e i tories (conservatori).
  • Per evitare una monarchia cattolica, fu chiesto l'intervento di Guglielmo d’Orange, portando alla "Gloriosa Rivoluzione", pacifica e senza sangue.
  • La dinastia degli Hannover, di origine tedesca, governò la Gran Bretagna, con Giorgio I e II che lasciarono maggior potere al governo.
  • Giorgio III interruppe il governo dei whigs e consolidò l'identità inglese della dinastia degli Hannover.
  • Il liberalismo in Inghilterra, sostenuto da John Locke, enfatizzava i diritti naturali e la formazione di uno Stato tramite accordo tra cittadini.

Indice

  1. Il regime parlamentare in Gran Bretagna
  2. L'influenza degli Hannover
  3. Liberalismo in Inghilterra

Il regime parlamentare in Gran Bretagna

In Gran Bretagna si affermava il regime parlamentare.

Nel parlamento si fronteggiavano due partiti, i "whigs" (liberali) e i tories (conservatori). Per impedire che la monarchia inglese si trasformasse in una mo- narchia cattolica poichè stava per salire al trono un cattolico, i due partiti whigs e tories chiesero l’intervento dell’olandese Guglielmo d’Orange, che infatti salì al trono. Questa sorta di guerra fu definita «pacifica e gloriosa rivoluzione», appunto perchè senza spargimenti di sangue e soprattutto perchè per la prima volta il re fu incoronato dal parlamento.

L'influenza degli Hannover

In seguito la Gran Bretagna fu governata dagli Hannover, di origine tedesca: il disinteresse per l’attività del governo mostrato dai due sovrani Giorgio I e Giorgio II diede maggiori poteri al governo stesso, che cercò anche d’influire sulle elezioni. Poi ci fu l’ascesa al trono di Giorgio III che pose fine al governo dei whigs. Con Giorgio III la dinastia degli Hannover divenne definitivamente inglese.

Liberalismo in Inghilterra

Mentre in Francia si affermava l'assolutismo, in Inghilterra si affermava il liberalismo. Il maggior rappresentante del liberalismo fu il filosofo John Locke, egli sosteneva che gli uomini nascono con dei diritti naturali (alla vita, alla proprietà, alla libertà e all’uguaglianza), e che li garantiscono formando un «unico corpo politico», cioè uno Stato, una società, che nasce per un accordo tra i cittadini.

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