Concetti Chiave
- La sovranità popolare non garantisce automaticamente la democrazia, poiché anche i regimi totalitari possono rivendicarla.
- L'effettiva democrazia si basa sul riconoscimento dei diritti fondamentali dei cittadini e sul rispetto del principio di maggioranza.
- Il principio di maggioranza permette decisioni collettive senza richiedere l'unanimità, essenziale nelle grandi comunità politiche.
- Il criterio della maggioranza è coerente con il costituzionalismo liberaldemocratico, valorizzando l'uguaglianza tra le parti deliberanti.
- Il principio di maggioranza presuppone che ognuno accetti la possibilità di essere in minoranza, opponendosi alle verità assolute.
Sovranità e democrazia
L’affermazione che la sovranità appartiene al popolo, o dal popolo promana, non è, da sola, indice di sicura democrazia. Alla sovranità popolare hanno fatto o fanno riferimento anche regimi totalitari. Il punto di discrimine fra affermazione formale della sovranità popolare ed effettiva attribuzione di poteri sovrani è dato da due elementi:
- il riconoscimento dei diritti fondamentali dei cittadini;
- il principio di maggioranza, e quindi il rispetto delle procedure che esso esige.
Tecniche di decisione politica
La sovranità è legata alla capacità di assumere decisioni per la difesa e lo sviluppo di una comunità politica. Ma con quali tecniche di decisione? Escluso il criterio dell’unanimità, di fatto inapplicabile nelle grandi comunità politiche organizzate, o comunque limitato ai soli interessi non negoziabili (infatti si applica soltanto in taluni ambiti del diritto privato oppure nell’ambito del diritto internazionale dove i soggetti principali sono gli stati sovrani), si può far ricorso o al criterio della sanior pars o, appunto, a quello maggioritario (maior pars).
Principio della maior pars
Il primo, presupponendo l’esistenza di verità indiscutibili autoritariamente imposte, giustifica l’attribuzione di poteri illimitati a un capo, a un partito unico o a ristrette oligarchie. Il principio della maior pars, in base al quale il popolo si esprime facendo valere la volontà dei più, decidendo direttamente o facendo ricorso alla tecnica della rappresentanza, è invece l’unico coerente con i principi del costituzionalismo liberaldemocratico. Esso si fonda non solo sull’eguaglianza fra tutte le parti deliberanti, ma anche sul presupposto che ognuno sia consapevole di essere portatore di verità parziali. Viceversa, chi si ritenga portatore di verità assolute può non accettare di restare in minoranza, opponendosi a che si affermi legittimamente la posizione della maggioranza.