Concetti Chiave
- Il Presidente della Repubblica, secondo l'articolo 87, rappresenta l'unità nazionale e garantisce il rispetto della Costituzione, coordinando l'attività degli altri organi statali.
- L'elezione del Presidente avviene tramite scrutinio segreto in seduta comune delle Camere, richiedendo una maggioranza qualificata nelle prime tre votazioni o una maggioranza assoluta dalla quarta in poi.
- Il Presidente della Repubblica ha poteri significativi come sciogliere le Camere, nominare il Presidente del Consiglio e ratificare trattati internazionali, mantenendo un ruolo super partes.
- La Corte Costituzionale, composta da 15 giudici, garantisce il rispetto delle norme costituzionali, giudicando la legittimità delle leggi e risolvendo i conflitti di attribuzione tra poteri dello Stato.
- Le sentenze della Corte costituzionale possono annullare leggi incostituzionali, con sentenze di rigetto o di accoglimento, e hanno efficacia immediata dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Indice
Il ruolo del presidente della Repubblica
• Secondo l’articolo 87, il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale.
• Egli deve garantire:
1. Per lo stato un riferimento stabile e personale
2. Per i cittadini un soggetto in cui riconoscersi tutti
• Egli ha il compito di coordinare l’attività degli altri organi statali indirizzandola verso il rispetto della Costituzione, attraverso l’esercizio del potere di esternazione, ovvero il potere di esprimere pubblicamente le proprie opinioni
• Le esternazioni presidenziali devono sempre rispettare il principio di imparzialità, in relazione al fatto che il ruolo presidenziale è super partes (al di sopra delle parti) e deve evitare la creazione di fratture tra le istituzioni e favorire l’armonia tra gli organi dello Stato
• Secondo l’articolo 83
• Le Camere operano in seduta comune
• Ai membri del Parlamento si aggiungono 3 rappresentanti per ogni regione (1 solo per la Valle D’Aosta)
• L’elezione avviene per scrutinio segreto
• Nelle prime 3 votazioni deve essere ottenuta la maggioranza qualificata (due terzi dei componenti dell’assemblea)
• Nell’eventuale 4º votazione deve essere ottenuta la maggioranza assoluta (metà + 1 dei componenti dell’assemblea)
—> Dopo l’elezione il Presidente giura fedeltà al Repubblica davanti al Parlamento in seduta comunque ed entra ufficialmente in carica
• Articolo 84
Per essere eletto come Capo dello Stato sono necessari i seguenti requisiti:
1. Cittadinanza italiana
2. Compimento di 50 anni
3. Godimento dei diritti civili e politici
—> Il ruolo presidenziale è incompatibile con qualsiasi altra carica poiché deve essere adempiuto senza interferenze collegabili ad altre attività contemporaneamente svolte
• Il Presidente della Repubblica rimane in carica per 7 anni e può essere rieletto
• La procedura per l’elezione del Presidente avviene 30 giorni prima della scaduta del mandato
• Nei casi in cui le Camere sono sciolte o mancano meno di 3 mesi alla loro cessazione, l’elezione avviene entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere per evitare che l’elezione risulti lontana dalla reale volontà popolare
—> Nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica ad attività urgenti o di ordinaria amministrazione
• Se il Presidente della Repubblica è temporaneamente impossibilitato a esercitare le sue funzioni si fa ricorso all’istituto della supplenza: il suo ruolo viene sostituito dal Presidente del Senato (per atti urgenti o necessari al normale funzionamento dello Stato)
• Se il Presidente della Repubblica è permanentemente impossibilitato a esercitare le sue funzioni si procede all’elezione di un nuovo Presidente
Funzioni e poteri del presidente
Tra le funzioni del Presidente della Repubblica, le piu importanti sono:
1. Sciogliere anticipatamente le Camere
2. Nominare il Presidente del Consiglio
• Fissa la prima riunione delle Camere, una volta elette
• Può nominare 5 senatori a vita
• Promulga le leggi, con la possibilità di esercitare il potere di veto sospensivo
• Può inviare messaggi alle Camere
• Può sciogliere anticipatamente le Camere (tranne durante il semestre bianco, ovvero negli ultimi 6 mesi del suo incarico, per evitare che il Presidente speri che il nuovo parlamento sia propenso alla sua rielezione)
• Nomina il presidente del consiglio e, su sua proposta, i ministri
• Emana i decreti legge
• Autorizza il governo a presentare i disegni di legge al parlamento
• Nomina i piu alti funzionari dello stato
• Ha il comando delle forze armate
• Dichiara lo stato di guerra deliberato dalle camere
• Ratifica i trattati internazionali, dopo l’autorizzazione delle camere se richiesta
• A redita e riceve i rappresentanti diplomatici
• Presiede il consiglio superiore della magistratura
• Può concedere la grazia e commutare le pene
• Nomina 5 giudici costituzionali
• Indice le elezioni delle Camere
• Indice i referendum popolari
• Sono la maggior parte
• Sono atti sostanzialmente governativi ai quali il Presidente delle Repubblica conferisce piena legittimità attraverso l’apposizione della propria firma
• Decreti legge, decreti legislativi, regolamenti
• Si caratterizzano per essere sempre controfirmati da uno o piu ministri; il Presidente della Repubblica non è tenuto ad adeguarsi in modo passivo alle decisioni del Governo, tuttavia in caso di contrasto insanabile tra Governo e Presidente prevarrà la decisione del Governo
• Rientrano nella competenza esclusiva e autonoma del Presidente della Repubblica
• Non richiedono il consenso del Governo
• È presente la controfirma ministeriale ma la decisione di emanazione è del Presidente e il Governo si limita a riconoscere la validità degli atti
Il relazione all’obbligo della controfirma ministeriale per gli atti presidenziali, il Presidente della Repubblica non è mai responsabile dei suoi atti: ne il Parlamento ne il Governo possono togliergli la fiducia e costringerlo alle dimissioni
• Sotto l’aspetto penale il Presidente sarebbe punibile come qualsiasi altro cittadino
• Nell’ambito delle sue funzioni, vi è l’irresponsabilità del Presidente tranne nei seguenti casi:
1. Alto tradimento: qualora il Capo dello Stato violi l’obbligo di fedeltà alla Repubblica
2. Attentato alla Costituzione: qualora il Capo dello Stato commetta atti talmente gravi da mettere in pericolo le regole della Costituzione e la loro sicurezza
—> In tali casi il Presidente viene messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune e, se la deliberazione viene accolta, è poi giudicato dalla Corte costituzionale; nell’ipotesi in cui la Corte costituzionale dovesse pronunciare una sentenza di condanna del Presidente per questi due casi, dovrà applicare le sanzioni penali nei limiti del massimo della pena previsto dalle leggi in vigore nello Stato.
La corte costituzionale e la sua composizione
La costituzione è la fonte più importante del diritto italiano ed è rigida: Per poterla modificare il Parlamento deve ricorrere all’approvazione di leggi di revisione costituzionale, che richiedono il consenso di un’ampia maggioranza parlamentare
Le leggi ordinarie e quelle sotanziali non possono essere in contrasto con la Costituzione.
Con lo scopo di proteggere questo principio i nostri costituenti istituirono un organo speciale, la corte costituzionale:
—> È un’organo indipendente, composto da 15 giudici, cui è affidata principalmente la funzione di garantire il rispetto delle norme internazionale.
• Si riunisce a roma nel palazzo della consulta
Art 134 Cost.
• La presenza della suprema Corte nell’ordinamento della Repubblica è motivata essenzialmente dal volontà dei Costituenti di impedire che il Parlamento e il Governo, non si attengano con rigore ai principi costituzionali.
La Corte Costituzionale risulta composta da 15 giudici che rimangono in carica 9 anni e non possono essere riconfermati nell’incarico.
I giudici della corte vengono eletti:
1. Per un terzo del Parlamento
2. Per un terzo del presidente della repubblica
3. Per un terzo della suprema magistrature dello Stato
• Per quanto riguarda la nomina parlamentare dei giudici costituzionali avvengono in seduta comune, a scrutinio segreto e richiede il raggiungimento della maggioranza dei due terzi dei componenti dell’assemblea nei primi tre scrutini e dei tre quinti a partire dal quarto.
• Le elevate maggioranze richieste corrispondono alla necessità di assicurare un ampio accordo politico, in modo da evitare eccessi di potere da parte della maggioranza e tutelare l’opposizione.
• I giudici costituzionali entrano in carica dopo il giuramento di fedeltà alla Repubblica prestato davanti al Capo dello Stato e terminano il mandato alla scadenza dei nove anni.
I giudici costituzionali sono:
Autonomo: rispetto agli altri poteri dello Stato
Inamovibili: La corte può sospenderli o rimuoverli dall’incarico per gravi mancanze dell’esercizio delle proprie funzioni o per incapacità fisica o civile.
I membri della Corte hanno le stesse garanzie dei parlamenti, l’immunità agli arresti e della insindacabilità.
La carica di giudice costituzionale è incompatibile con qualsiasi incarico pubblico e impiego pubblico privato.
Il presidente
• I componenti della Corte costituzionale provvedono a eleggere un loro Presidente, che rimane in carica 3 anni e piò essere rieletto.
• L’elezione avviene a scrutinio segreto.
• Il presidente convoca e presiede le riunioni e stabilendo il calendario dei lavori.
• La corte costituzionale delibera con la presenza di almeno undici giudici e a maggioranza assoluta.
• Le deliberazioni della corte hanno la natura giuridica di sentenze e si caratterizzano per la loro obbligatorietà verso tutti e per la definitiva, in quanto non possono essere impegnate davanti ad altri organi.
Funzioni e sentenze della corte costituzionale
• La Corte costituzionale ha come fondamentale funzione quella di giudicare la legittimità costituzionale di leggi e di atti aventi forza di legge.
• Ha inoltre il potere di annullare le leggi ma essa, non può agire di propria iniziativa ma deve richiedere l’intervento e ciò è possibile attraverso la via incidentale o la via diretta.
• Si verifica quando durante un processo una delle parti o il Pubblico ministero ritengono non conforme alla Costituzione una norma di legge che dovrebbe essere applicata nel processo in corso.
• Chiedono a quel punto al magistrato che sostiene la causa di sospendere il processo e di rimettere al giudizio la questione di legittimità costituzionale
• Nella richiesta devono essere indicate in modo preciso le disposizioni di legge che si ritengono in contrasto con uno o più articoli costituzionali.
• Il giudice (Giudice a quo) deve prima verificare che la richiesta sia rilevante e non manifestamente infondata.
• Il giudice a quo non può anticipare alcun giudizio di incostituzionalità ma deve limitarsi a verificare che sussistano ragioni che inducono a dubitare della costituzionalità della norma.
Può succedere che lo stato ricorra alla Corte affinché giudichi incostituzionale una legge regionale in quanto ha ecceduto le proprie competenze, oppure può essere una Regione a ricorrere contro una legge dello Stato o di un’altra regione che abbia invaso le proprie attribuzione.
La Corte discute in udienza pubblica la questione di legittimità costituzionale che le è stata sottoposta; quindi si ritira in camera di consiglio ed emette la sentenza.
• ➡La sentenza può essere di rigetto (non accoglie le ragioni di richiedenti e hanno efficacia inter partes)), o di accoglimento (Riconosce la legge illegittima dal punto di vista costituzionale e hanno efficacia erga omnes).
In quest’ultimo caso cessa di avere efficacia il giorno successivo alla pubblicazione della decisione della Gazzetta ufficiale.
art 137.
• Il potere della Corte costituzionale si limita all’annullamento delle leggi, senza poterne modificare i contenuti: questo limite è motivato dalla considerazione che, in caso contrario, la Corte si approprierebbe di un ruolo legislativo, che appartiene al parlamento.
• Spesso la corte nel dichiarare incostituzionale una legge indica i criteri che, pur privi di carattere vincolante, vengono quasi sempre seguiti dal Parlamento.
Attraverso il linguaggio giuridico si chiamano “sentenze deleghe” o “sentenze di monito”.
Oltre ad essa, la Corte emana altri tipi di sentenza.
Le sentenze interpretative: l’organo di garanzia costituzionale non emana il proprio giudizio sul significato normativo della legge individuata dal giudice a quo, ma su un diverso significato che ritiene contenuto nella disposizione contestata.
• La disposizione non viene annullata : [sentenza interpretativa di accogliemnto]
• Non considerata incostituzionale: [sentenza interpretativa di rigetto]
Le sentenze additive: sono sentenze di accoglimento con cui la Corte annulla una disposizione solo nella parte in cui non prevede una determinata regolamentazione e rimane in vigore la restante parte di legge.
Le sentenze sostitutive: la Corte sostituisce una norma o una disposizione di essa con un’altra norma o con un’altra disposizione.
Conflitti di attribuzione e giudizio del presidente
-Risolve i conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato
-Giudica il presidente della repubblica messo in stato d’accusa dal Parlamento
-Valuta l’ammissibilità dei referendum abrogativi
Può succedere che tra gli organi dello Stato o tra le regioni nascano conflitti di attribuzione, ritenendo ciascuno dei soggetti coinvolti, che una data competenza debba spettargli o che l’atto dell’altro sia lesivo di un potere proprio.
La corte può intervenire per risolvere ik conflitto, stabilendo a chi spettano effettivamente le funzioni oggetto della contesa.
Art 134 Cost.
Specifica che la. Corte costituzionale giudica sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato (parlamento governo magistratura).
I conflitti tra lo Stato e una regione possono avere come oggetto solo atti di natura non legislativa, come regolamenti, atti amministrativi, come le circolari ministeriali.
Il ricorso alla corte deve essere presentato:
Per lo Stato:
• dal Presidente del Consiglio dei ministri o da un ministro da lui incarnato.
Per la regione:
• dal presidente della giunta regionale
• Nel caso in cui il Presidente della Repubblica venga messo in stato d'onore dal Parlamento per alto tradimento o attentato alla Costituzione, è la Corte costituzionale che ha il compito di giudicarlo.
• L'atto di accusa contro il Presidente della Repubblica deve essere approvato in maniera assoluta dai parlamentari riuniti in seduta comune.
• Se la deliberazione viene accolta, se dopo che preme la Corte, che può disperde la sospensione dalla carica del Capo dello Stato. Il giudizio inizia con l'istruttoria e, in cui il Presidente della Corte costituzionale compie le indagini richieste e la procedura all'interrogatorio del Presidente- della Repubblica.
• Infine la Corte se riuniti in camera di consiglio per la decisione finale: alla votazione devono partecipare almeno ven- tuno giudici e deve essere prevalente il numero dei giudici aggregati (quorum costitutivo). La sentenza, deliberata a aggiunte, potrà essere assolutoria, ovvero di condanna.
• La sentenza è inappellabile, a meno che non siano scoperti fatti nuovi da cui risulti evidente l'Estraneità del Presidente al momento in cui l'era stato contestato.
Nel corso della procedura referendaria, la Corte costituzionale è chiamata a pronunciarsi sull’ammissibilità del referendum abrogativo.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del Presidente della Repubblica secondo l'articolo 87 della Costituzione?
- Quali sono le modalità di elezione del Presidente della Repubblica?
- Quali sono i poteri principali del Presidente della Repubblica rispetto al Parlamento?
- Qual è la funzione della Corte costituzionale nel sistema giuridico italiano?
- In quali casi il Presidente della Repubblica può essere messo in stato d'accusa?
Secondo l'articolo 87, il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale, garantendo un riferimento stabile per lo Stato e un soggetto di riconoscimento per i cittadini.
L'elezione avviene in seduta comune delle Camere, con l'aggiunta di tre rappresentanti per ogni regione (uno per la Valle d'Aosta), e si svolge per scrutinio segreto.
Il Presidente può fissare la prima riunione delle Camere, nominare senatori a vita, promulgare leggi con veto sospensivo, inviare messaggi alle Camere e sciogliere anticipatamente le Camere, tranne durante il semestre bianco.
La Corte costituzionale garantisce il rispetto delle norme costituzionali, giudica la legittimità delle leggi e risolve conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e tra Stato e Regioni.
Il Presidente può essere messo in stato d'accusa per alto tradimento o attentato alla Costituzione, e in tali casi, è giudicato dalla Corte costituzionale.