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Concetti Chiave

  • Lo Statuto Albertino del 1848 fu il primo testo costituzionale italiano, ispirato alle Costituzioni francesi, che garantiva diritti limitati e instaurava una monarchia costituzionale.
  • La restaurazione fascista trasformò lo Stato in un regime totalitario, annullando i principi liberali e limitando i diritti individuali di libertà.
  • Dopo la Seconda guerra mondiale, un referendum del 1946 portò alla nascita della Repubblica italiana e all'elaborazione di una nuova Costituzione, entrata in vigore il 1 gennaio 1948.
  • La Costituzione italiana è caratterizzata dalla sua rigidità, lunghezza e dalla natura votata, richiedendo processi complessi per eventuali modifiche.
  • I principi fondamentali della Costituzione italiana includono la democrazia parlamentare, la sovranità popolare, l'uguaglianza legale e la separazione dei poteri.

Questo appunto di Diritto ripercorre le tappe che hanno condotto alla firma della nuova Costituzione italiana, a partire dall’adozione dello Statuto Albertino, il 4 marzo 1848. La Costituzione italiana è una delle più longeve del mondo e fu promulgata il 1 gennaio 1948. Nascita della Costituzione italiana articolo

Indice

  1. Lo Statuto Albertino
  2. La restaurazione fascista
  3. La firma della nuova Costituzione italiana
  4. Caratteristiche della Costituzione italiana
  5. Principi fondamentali espressi dalla Costituzione italiana

Lo Statuto Albertino

Raggiunta l'Unità d'Italia, il re Carlo Alberto di Savoia decise di dare al Paese un nuovo Testo costituzionale, noto come Statuto Albertino, e adottato il 4 marzo 1848.

Questo documento fu importante, poichè attribuiva alle persone vari diritti e vari doveri. Il re aveva nominato una commissione che si occupò della redazione dello Statuto, il quale fu concesso dal re. Inoltre, ispirandosi alle Costituzioni francesi, fu redatto in lingua francese; era flessibile e modificabile con legge ordinaria. Lo statuto Albertino assegnava i poteri esecutivi, giudiziari e legislativi al re; concedeva il diritto di voto ad una ristretta cerchia di individui (cittadini di sesso maschile e dotati di una certa cultura, perché gli "ignoranti" non sapevano chi votare). Esso instaurava una monarchia costituzionale, ossia una monarchia dotata di una costituzione. Con lo Statuto Albertino la Camera dei deputati divenne il vero centro della vita politica e persino il re doveva piegarsi alla volontà di quest'ultima.

Per ulteriori approfondimenti sullo Statuto Albertino vedi anche qua

La restaurazione fascista

Nel 1912 venne varata la riforma elettorale (con la riforma di Giolitti) che introduceva il suffragio universale maschile. Successivamente la vita politica subì una trasformazione autoritaria che aprì la strada alla presa di potere di Mussolini. La restaurazione fascista dello Stato si attuò perciò attraverso la negazione dei principi liberali. Il fascismo mirava a edificare uno Stato totalitario che negava la vita privata dei singoli individui. Perciò con il fascismo tutti i diritti individuali di libertà si trasformarono nel loro contrario. Nel 1929 fu stipulato il Concordato tra lo Stato fascista e la Chiesa cattolica, con il quale essi regolarono di comune accordo i loro problemi di convivenza. Il partito nazionale fascista (PNF) era guidato dal duce che era il capo del fascismo, perciò i capi del fascismo si chiamavano gerarchi. Il duce non era eletto dal popolo, ma si considerava rappresentativo, ovvero ne interpretava direttamente gli umori e i sentimenti. Lo Stato quindi diventava il soggetto economico più importante, mentre le classi sociali erano ridotte a semplici strumenti di economia di Stato.

La firma della nuova Costituzione italiana

Con la fine della Seconda guerra mondiale (1945) e dopo la liberazione fascista, si aprì una nuova fase per l'Italia, rappresentata dalla fine della monarchia e dalla nascita di un nuovo ordinamento giuridico-politico. Gli italiani erano delusi del fascismo e della monarchia, così decisero con un referendum istituzionale tra la monarchia e un nuovo ordinamento costituzionale. Questo referendum si tenne il 2 giugno 1946 e per la prima volta votarono anche le donne. Il nuovo sistema deciso dalla popolazione italiano fu quello repubblicano e, essendo abolita la monarchia, i membri della casa reale furono costretti ad abbandonare il Paese e a imboccare la via dell'esilio.
In quel periodo le persone vollero fosse istituita un'Assemblea costituente che procedesse nell'elezione dei rappresentanti politici, i quali avrebbero dovuto elaborare un nuovo Testo costituzionale. L'Assemblea era formata al suo interno da 556 membri, ma solo un gruppo di essi si attivò al fine di varare la nuova Costituzione. La nascita della nuova Costituzione italiana avvenne il 27 dicembre 1947, giorno in cui fu firmata; la Costituzione entrò in vigore il 1 gennaio 1948.

Caratteristiche della Costituzione italiana

La Costituzione Italiana è:

  • votata, poiché è discussa e approvata dall'assemblea costituente;
  • lunga, perché si articola in 139 articoli e 18 disposizioni transitorie finali, che stabiliscono le regole fondamentali per la struttura del governo e i diritti dei cittadini;
  • rigida, poiché i suoi articoli sono difficili da modificare, richiedendo una maggioranza qualificata e il passaggio attraverso diverse fasi legislative. Ciò è stato fatto per garantire la stabilità e la durata della Costituzione.
La Costituzione è detta "presbite" da Piero Calamandrei

, perché essa apriva la strada a importanti riforme della società, ma nessun partito politico era in grado di sapere se sarebbe stato danneggiato o favorito da questa o quella norma costituzionale. Nel 2001 è stata servita una legge di revisione costituzionale per eliminare alcuni articoli della Costituzione, ma senza cambiare l'ordine degli articoli.

Nascita della Costituzione italiana articolo

Principi fondamentali espressi dalla Costituzione italiana

La Costituzione italiana è una carta fondamentale che stabilisce i principi fondamentali del Paese

, tra cui:

  • la forma di governo democratica: la Costituzione italiana stabilisce un sistema di governo parlamentare con una Camera dei deputati eletta dal popolo e un Senato composto da rappresentanti delle Regioni;
  • la sovranità appartenente al popolo: la Costituzione italiana stabilisce che la sovranità
    appartiene al popolo italiano e che tutti i poteri dello Stato derivano dal popolo;
  • la parità di tutti i cittadini davanti alla legge: Costituzione italiana stabilisce che tutti i cittadini hanno gli stessi diritti e doveri, indipendentemente dalla loro origine o situazione sociale;
  • la tutela dei diritti fondamentali: la Costituzione italiana garantisce la tutela dei diritti fondamentali come la libertà personale, la proprietà privata, la libertà di espressione e di culto, la tutela della salute e la tutela dell'ambiente;
  • la separazione dei poteri: la Costituzione italiana prevede la separazione dei poteri in tre rami: legislativo, esecutivo e giudiziario, per garantire la democrazia e la stabilità del paese;
  • la libertà di espressione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo dello Statuto Albertino nella storia costituzionale italiana?
  2. Lo Statuto Albertino, adottato il 4 marzo 1848, ha segnato l'inizio della monarchia costituzionale in Italia, attribuendo diritti e doveri ai cittadini e assegnando i poteri esecutivi, giudiziari e legislativi al re.

  3. Come ha influenzato il fascismo la struttura dello Stato italiano?
  4. Il fascismo ha trasformato l'Italia in uno Stato totalitario, negando i principi liberali e i diritti individuali, e ha reso lo Stato il soggetto economico più importante, con il duce come capo non eletto.

  5. Quali furono i passaggi chiave per l'adozione della nuova Costituzione italiana?
  6. Dopo la Seconda guerra mondiale, un referendum istituzionale nel 1946 portò alla scelta del sistema repubblicano e all'abolizione della monarchia, seguita dalla creazione di un'Assemblea costituente che elaborò la nuova Costituzione, firmata il 27 dicembre 1947.

  7. Quali sono le caratteristiche principali della Costituzione italiana?
  8. La Costituzione italiana è votata, lunga con 139 articoli, rigida per la difficoltà di modifica, e "presbite" secondo Piero Calamandrei, poiché apre la strada a riforme senza favorire specifici partiti politici.

  9. Quali principi fondamentali sono espressi dalla Costituzione italiana?
  10. La Costituzione italiana stabilisce la forma di governo democratica, la sovranità popolare, la parità dei cittadini davanti alla legge, la tutela dei diritti fondamentali, la separazione dei poteri e la libertà di espressione.

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