darksoul98
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Concetti Chiave

  • La monarchia costituzionale si basa su tre principi: monarchico, aristocratico e democratico, rappresentati rispettivamente dalla Corona, dal Senato e dalla Camera dei deputati.
  • L'Inghilterra è stata il modello per la monarchia costituzionale dopo la Gloriosa Rivoluzione del 1689, che ha affermato i diritti del Parlamento e soggiogato il re alla legge con il Bill of Rights.
  • La legge veniva approvata con l'accordo di tre organi: il re, la Camera dei Lords e la Camera dei Comuni, garantendo libertà e stabilità politica.
  • Lo Statuto albertino italiano seguì l'esempio inglese, affidando il potere legislativo al re, al Senato e alla Camera, con il re a capo dell'esecutivo nel rispetto della legge.
  • In pratica, la monarchia costituzionale si configurò come un regime duale, con un dualismo tra il re e la Camera dei deputati, quest'ultima dominante nell'attività legislativa.

Indice

  1. La struttura della monarchia costituzionale
  2. Il modello inglese e la Gloriosa rivoluzione
  3. Il sistema legislativo e lo Statuto albertino

La struttura della monarchia costituzionale

La monarchia costituzionale fu realizzata per mezzo di un nuovo organo – la Camera dei deputati – che rappresentava i ceti medio-alti della borghesia. La Corona esprimeva il “principio monarchico”; il Senato, il “principio aristocratico”; la Camera dei deputati, il “principio democratico” (anche se solo una esigua parte del popolo – la borghesia, appunto – partecipava alla sua elezione).

Il modello inglese e la Gloriosa rivoluzione

L’Inghilterra rappresentava il modello di monarchia costituzionale, che si era andato formando nel corso del XVII secolo, dopo il tentativo dei re della casa Stuart di stabilire una monarchia assoluta, del tipo di quelle esistenti sul continente europeo. Tale tentativo fu sconfitto dalla “Gloriosa rivoluzione”, avvenuta nel 1689, grazie alla quale si imposero al re i diritti del Parlamento. Il Bill of Rights (dichiarazione dei diritti, tuttora in vigore) affermò che il re, come tutti, era assoggettato alla legge. La legge, a sua volta, veniva approvata in base all’accordo dei tre massimi organi: il re, la Camera dei Lords (formata dalla nobiltà e dal clero) e la Camera dei Comuni (eletta dalla borghesia). Poiché nessuno dei tre organi poteva comandare da solo, questo sistema si considerava adatto a salvaguardare la libertà di tutti. Per questa sua “Costituzione moderata”, l’Inghilterra divenne il paese guida dei movimenti liberali europei dell’Ottocento.

Il sistema legislativo e lo Statuto albertino

Lo Statuto albertino si basò anch’esso sull’esempio inglese. Il massimo potere, il legislativo, era attribuito congiuntamente al re, al Senato e alla Camera. Il re, a sua volta, era a capo del potere esecutivo, ma doveva agire nel rispetto della legge. In questo modo si realizzava un governo misto, cioè la partecipazione delle tre componenti della società di allora (monarchica, aristocratica e democratica) alle più importanti decisioni dello Stato, per garantire stabilità ed equilibrio della vita politica. Malgrado questo schema tripartito, la monarchia costituzionale fu in realtà un regime a due soggetti: il Senato non assunse mai un’importanza decisiva. Si determinò un dualismo tra il re, capo del potere esecutivo, e la Camera dei deputati che dominava l’attività legislativa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il modello di monarchia costituzionale descritto nel testo?
  2. Il testo descrive l'Inghilterra come modello di monarchia costituzionale, formatasi nel XVII secolo dopo la "Gloriosa rivoluzione" del 1689, che impose al re i diritti del Parlamento.

  3. Quali sono i tre organi principali del sistema di governo descritto?
  4. I tre organi principali sono il re, la Camera dei Lords e la Camera dei Comuni, che insieme approvano le leggi per salvaguardare la libertà di tutti.

  5. Qual era il ruolo del Senato nella monarchia costituzionale?
  6. Il Senato rappresentava il "principio aristocratico", ma non assunse mai un'importanza decisiva, determinando un dualismo tra il re e la Camera dei deputati.

Domande e risposte

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