Concetti Chiave
- L'articolo 16 della dichiarazione dei diritti del 1789 sottolinea l'importanza della separazione dei poteri e della tutela dei diritti per definire una Costituzione.
- Le costituzioni liberal-democratiche non sono gli unici sistemi a garantire i diritti; anche Stati meno liberali possono tutelarli, sebbene in modo più ristretto.
- La forma di stato e la forma di governo sono concetti distinti; il primo riguarda la relazione tra stato e individuo, mentre il secondo riguarda i rapporti tra diversi indirizzi politici.
- La Monarchia costituzionale inglese è il modello da cui sono derivate molte forme di governo attuali, caratterizzata dal dualismo tra il potere del sovrano e il ruolo del Parlamento.
- Il Common Law ha storicamente limitato i tentativi assolutistici dei sovrani inglesi, portando a un sistema in cui il potere del sovrano è stato progressivamente limitato.
Forme di governo
L’articolo 16 della dichiarazione dei diritti ottenuta dai rivoluzionari francesi nel 1789 afferma che «ogni società in cui la separazione dei poteri non è garantita e la tutela dei diritti non è prevista non è rappresentata da una Costituzione». Le costituzioni liberal-democratiche non si configurano come gli unici sistemi che garantiscano i diritti di cui i cittadini sono titolari; persino Stati meno liberali tutelano, se pur in maniera più ristretta, i diritti e i doveri dei consociati.
Forma di stato e forma di governo sono due concetti distinti: con la prima espressione si valuta la concezione dello stato e il modo in cui, nel corso dei secoli, si è evoluto il rapporto che intercorre tra stato e individuo; con l’espressione «forma di governo», invece, si guarda il rapporto che, all’interno di un singolo stato, intercorre tra i diversi indirizzi politici che in esso coesistono (Parlamento, governo e capo dello Stato).
I rapporti tra Parlamento, governo e capo dello Stato costituiscono l’elemento centrale a partire dal quale è possibile studiare la forma di governo.
L’antesignana di tutte le forme di governo è la forma di governo inglese della Monarchia costituzionale: da essa, infatti, sono scaturite, per similitudine o per opposizione, tutte le forme di governo oggi vigenti.
La Monarchia costituzionale inglese è in particolare legata alla reazione ai tentativi assolutistici che, a differenza di quanto avvenuto in Francia e Spagna, hanno dominato l’Inghilterra solo per sporadici intervalli di tempo (si pensi, ad esempio, al regno di Carlo I o di Enrico VIII). Nell’ordinamento britannico, però, il tentativo da parte dei sovrani di accentrare i poteri nelle proprie mani fu frenato dal grande rilievo che in Inghilterra ha sempre avuto il Common Law, cioè il diritto consuetudinario. Nel corso del tempo, però, il sovrano non ha rinunciato alla sua influenza sull’esercizio degli altri poteri dello Stato, ma ha partecipato ad esso in modo sempre più ristretto e limitato. A causa di ciò, già a partire dalla metà del settecento vi furono alcuni casi in cui la corona monarchica si dimise per voto sfavorevole da parte del Parlamento. I rapporti vigenti nel sistema monarchico, dunque, erano instaurati sulla base di un marcato dualismo (la coesistenza del potere del sovrano e del ruolo del Parlamento).
L’articolo 16 della dichiarazione dei diritti ottenuta dai rivoluzionari francesi nel 1789 afferma che «ogni società in cui la separazione dei poteri non è garantita e la tutela dei diritti non è prevista non è rappresentata da una Costituzione». Le costituzioni liberal-democratiche non si configurano come gli unici sistemi che garantiscano i diritti di cui i cittadini sono titolari; persino Stati meno liberali tutelano, se pur in maniera più ristretta, i diritti e i doveri dei consociati.
Forma di stato e forma di governo sono due concetti distinti: con la prima espressione si valuta la concezione dello stato e il modo in cui, nel corso dei secoli, si è evoluto il rapporto che intercorre tra stato e individuo; con l’espressione «forma di governo», invece, si guarda il rapporto che, all’interno di un singolo stato, intercorre tra i diversi indirizzi politici che in esso coesistono (Parlamento, governo e capo dello Stato).
I rapporti tra Parlamento, governo e capo dello Stato costituiscono l’elemento centrale a partire dal quale è possibile studiare la forma di governo. Il modo in cui si combinano e coesistono tra loro i titolari degli indirizzi politici costituisce la matrice del concetto stesso di «forme di governo».
L’antesignana di tutte le forme di governo è la forma di governo inglese della Monarchia costituzionale: da essa, infatti, sono scaturite, per similitudine o per opposizione, tutte le forme di governo oggi vigenti.
La Monarchia costituzionale inglese è in particolare legata alla reazione ai tentativi assolutistici che, a differenza di quanto avvenuto in Francia e Spagna, hanno dominato l’Inghilterra solo per sporadici intervalli di tempo (si pensi, ad esempio, al regno di Carlo I o di Enrico VIII). Nell’ordinamento britannico, però, il tentativo da parte dei sovrani di accentrare i poteri nelle proprie mani fu frenato dal grande rilievo che in Inghilterra ha sempre avuto il Common Law, cioè il diritto consuetudinario. Nel corso del tempo, però, il sovrano non ha rinunciato alla sua influenza sull’esercizio degli altri poteri dello Stato, ma ha partecipato ad esso in modo sempre più ristretto e limitato. A causa di ciò, già a partire dalla metà del settecento vi furono alcuni casi in cui la corona monarchica si dimise per voto sfavorevole da parte del Parlamento. I rapporti vigenti nel sistema monarchico, dunque, erano instaurati sulla base di un marcato dualismo (la coesistenza del potere del sovrano e del ruolo del Parlamento).
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza dell'articolo 16 della dichiarazione dei diritti del 1789?
- Qual è la differenza tra forma di stato e forma di governo?
- Qual è l'origine delle forme di governo moderne?
- Come ha influenzato il Common Law la Monarchia costituzionale inglese?
- Qual è stato l'effetto del dualismo tra sovrano e Parlamento nella Monarchia costituzionale inglese?
L'articolo 16 afferma che una società senza separazione dei poteri e tutela dei diritti non è rappresentata da una Costituzione, sottolineando l'importanza di questi elementi per una costituzione legittima.
La forma di stato riguarda la concezione dello stato e il rapporto tra stato e individuo, mentre la forma di governo si riferisce al rapporto tra i diversi indirizzi politici all'interno di uno stato.
L'origine delle forme di governo moderne è la Monarchia costituzionale inglese, da cui sono derivate, per similitudine o opposizione, le forme di governo attuali.
Il Common Law ha frenato i tentativi dei sovrani di accentrare i poteri, mantenendo un equilibrio tra il potere del sovrano e il ruolo del Parlamento.
Il dualismo ha portato a un sistema in cui il sovrano ha partecipato in modo limitato all'esercizio dei poteri, con casi in cui la corona si è dimessa per voto sfavorevole del Parlamento.