Concetti Chiave
- Il bilancio statale fornisce una funzione informativa fondamentale per monitorare la gestione delle spese pubbliche e comparare i dati con anni precedenti o bilanci di altri stati.
- La Costituzione italiana richiede l'armonizzazione dei bilanci pubblici, supportata da decreti legislativi che promuovono l'uniformità delle regole contabili a vari livelli governativi.
- L'integrazione tra contabilità finanziaria ed economica è stata incentivata dagli enti locali per migliorare la rilevazione dei flussi di cassa e dei costi.
- Il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) è essenziale per la trasparenza finanziaria, destinato a decisori politici e cittadini per comprendere gli investimenti statali.
- Il bilancio statale deve considerare sia la cassa che la competenza per evitare discrepanze tra disponibilità formale e liquidità effettiva dello Stato.
Funzione informativa del bilancio statale
L’importanza di avere una bilancio contabile e finanziario a livello statale risiede nella possibilità di tenere facilmente sotto controllo la gestione delle spese pubbliche. Il bilancio, dunque, ha una rilevante funzione informativa. La tracciabilità annuale del bilancio, inoltre, consente di comparare il documento finanziario redatto con quello stilato negli anni precedenti o, sul piano internazionale, con il bilancio di altri stati.
Ciò favorisce l’individuazione di nuovi spunti volti a migliorare l’efficienza della finanza pubblica.
L’articolo 117 della Costituzione italiana esprime la necessità di armonizzare i bilanci e i sistemi contabili di tutti gli enti pubblici. Per favorire tale obiettivo di matrice costituzionale, nel 2011 sono stati emanati due decreti legislativi, d.lgs. 91 e 118, finalizzati proprio a incentivare un tendenziale indirizzamento omogeneo fra le numerose regole di contabilità previste nei vari livelli in cui si articola la funzione governativa.
L’integrazione tra la contabilità finanziaria, che rileva i flussi in entrata e in uscita, e la contabilità economica, che rileva i costi e non le spese, è stata di recente incentivata dagli enti locali.
Non esiste un unico metodo migliore di altri per rendicontare il bilancio statale: ogni ordinamento può adottare la modalità che ritiene più efficace. Nel corso del tempo, tuttavia, l’Unione europea ha incentivato l’armonizzazione della disciplina sotto alcuni profili: la direttiva 85 del 2011, ad esempio, ha stabilito dei requisiti comuni per i quadri di bilancio degli stati membri.
Documento programmatico di bilancio (DPB)
Il documento programmatico di bilancio (DPB) è uno strumento economico che annualmente ogni stato deve presentare all’Unione europea in materia di bilancio. Esso svolge una funzione consuntiva dei principali movimenti finanziari adottati dal Paese.
Il percorso necessario per approvare il bilancio statale è enormemente articolato e complesso: il disegno di legge che approda al Parlamento subisce così tante modifiche da divenire, alla fine del percorso, nettamente diverso rispetto all’originale.
I principali destinatari del documento programmatico di bilancio sono i decisori politici e gli stessi cittadini, che in linea teorica dovrebbe carpire, dalla lettura del suddetto documento, importanti strumenti conoscitivi in merito ai più rilevanti investimenti autorizzati dallo Stato.
In passato la divulgazione dei documenti di bilancio era resa molto articolata dalla natura meramente cartacea delle fonti: in sostanza, l’unico modo che i cittadini avevano per tenersi informati in materia era fotocopiare la legge di bilancio ed esaminare, ipotesi che nei fatti non si verificava pressoché mai. Oggi, invece, il ministero del tesoro dedica un’apposita pagina in cui sono riportati in modo chiaro ed esaustivo i dati più rilevanti in materia di finanza pubblica.
Il bilancio deve necessariamente tener conto sia della cassa che della competenza perché, se facesse riferimento solo alle spese (competenza) senza considerare l’effettiva liquidità dell’erario pubblico (casse), la materiale disponibilità dello stato sarebbe solo formale: di fatto si tratterebbe di un miraggio. In materia di bilancio, inoltre, bisogna distinguere il concetto di conto competenza da quello di conto residui. Se il pagamento serve per estinguere un debito sorto nello stesso anno, si dice che il pagamento ha avuto luogo in conto competenza; se, viceversa, il pagamento è effettuato per saldare un debito sorto prima dell’ultimo anno, si parla di conto residuo.
La legge di bilancio è composta da due parti: la dualità si giustifica tenendo conto del fatto che l’attuale legge di bilancio è il frutto della fusione di due strumenti legislativi: la vecchia legge di bilancio e la vecchia legge finanziaria.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale del bilancio statale?
- Quali sono stati i provvedimenti presi per armonizzare i bilanci pubblici in Italia?
- Che ruolo ha il Documento Programmatico di Bilancio (DPB)?
- Come è cambiata la divulgazione dei documenti di bilancio nel tempo?
- Qual è la differenza tra conto competenza e conto residui nel bilancio?
La funzione principale del bilancio statale è informativa, permettendo di controllare la gestione delle spese pubbliche e comparare i documenti finanziari nel tempo e a livello internazionale.
Nel 2011, sono stati emanati i decreti legislativi d.lgs. 91 e 118 per armonizzare i bilanci e i sistemi contabili degli enti pubblici, in linea con l'articolo 117 della Costituzione italiana.
Il DPB è uno strumento economico che ogni stato deve presentare annualmente all'Unione europea, svolgendo una funzione consuntiva dei principali movimenti finanziari adottati dal Paese.
In passato, la divulgazione era complicata dalla natura cartacea delle fonti, mentre oggi il ministero del tesoro fornisce una pagina dedicata con dati chiari ed esaustivi sulla finanza pubblica.
Il conto competenza riguarda pagamenti per debiti sorti nello stesso anno, mentre il conto residui si riferisce a pagamenti per debiti sorti prima dell'ultimo anno.