Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La costituzione francese del 1958 definisce una forma di governo "semipresidenziale" con elementi sia parlamentari che presidenziali.
  • Il Presidente della Repubblica è eletto direttamente dal popolo dal 1962, rendendo il potere presidenziale più indipendente dal Parlamento.
  • Il mandato presidenziale è stato ridotto da sette a cinque anni nel 2000, con un limite di due mandati consecutivi introdotto nel 2008.
  • Il presidente detiene poteri estesi, tra cui la nomina del primo ministro, la possibilità di sciogliere l'Assemblea nazionale e di indire referendum.
  • La controfirma ministeriale è richiesta solo per prerogative specifiche, mentre per la maggior parte degli atti presidenziali non è necessaria, garantendo l'irresponsabilità politica del presidente.

La forma di governo francese

La costituzione francese del 1958 delinea una forma di governo riconducibile in parte a quella parlamentare, in parte a quella presidenziale: per questo motivo, essa è definita «semipresidenziale».
Essa presenta alcuni istituti tipici del governo parlamentare (responsabilità politica del governo e irresponsabilità del presidente) e altri caratteristici del presidenzialismo (capo dello Stato non eletto dal parlamento, ministri non membri delle camere, poteri presidenziali svincolati dalla controfirma).
Il popolo è chiamato ad eleggere sia il Presidente sia l’Assemblea nazionale.

Secondo l’originario testo costituzionale, il presidente doveva essere eletto da un collegio composto da ottantamila elettori (perlopiù esponenti politici quali parlamentari e membri delle assemblee territoriali). Nel 1962, però, un emendamento ha introdotto l’elezione popolare del capo dello Stato. In questo modo è stata accentuata l’indipendenza del potere presidenziale da quello parlamentare.
Inoltre, mentre originariamente il mandato del Presidente francese durava sette anni, nel 2000 esso è stato ridotto a cinque anni e nel 2008 è stato imposto il limite dei due mandati consecutivi.

Il presidente gode di poteri molto estesi: egli nomina il primo ministro e accetta le dimissioni del governo; indice il referendum su determinati progetti di legge; può sciogliere l’Assemblea nazionale dopo aver ascoltato il primo ministro e i presidenti delle due camere; può inviare messaggi al parlamento; nomina tre membri e il presidente della Corte costituzionale e, in caso di grave minaccia all’integrità dell’ordinamento, può esercitare le funzioni degli altri titolari del potere politico, senza però poter sciogliere l’Assemblea. Inoltre, la costituzione prevede l’assenza di qualsiasi obbligo di controfirma ministeriale degli atti emanati dal Presidente della repubblica. Ciò implica l’irresponsabilità del capo dello Stato nei confronti del Parlamento: egli deve rispondere esclusivamente al corpo elettorale.
La controfirma ministeriale è prevista solo per prerogative particolarmente incisive, quali ad esempio la promulgazione delle leggi, la nomina delle più alte cariche dello stato e il comando delle forze armate.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la caratteristica principale del sistema di governo francese secondo la costituzione del 1958?
  2. La costituzione del 1958 definisce la Francia come una repubblica semipresidenziale, combinando elementi del sistema parlamentare e presidenziale.

  3. Come è cambiato il processo di elezione del Presidente della Repubblica Francese nel 1962?
  4. Nel 1962, un emendamento ha introdotto l'elezione popolare diretta del Presidente, aumentando l'indipendenza del potere presidenziale dal parlamento.

  5. Quali sono alcuni dei poteri estesi del Presidente della Repubblica Francese?
  6. Il Presidente nomina il primo ministro, può sciogliere l'Assemblea nazionale, indice referendum, e nomina membri della Corte costituzionale, tra altri poteri.

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