Concetti Chiave
- Nella prima metà del XI secolo, i Normanni guidati dagli Altavilla conquistarono la Sicilia, cacciando gli arabi e insediandosi nel territorio.
- Ruggero II fu incoronato re della Sicilia nel 1130, legittimato dal papato, stabilendo un regno normanno con dipendenza feudale dalla Chiesa di Roma.
- Il regno di Sicilia sviluppò strutture amministrative efficienti, con norme come le Assise di Ruggero II e il Liber Augustalis di Federico II che centralizzarono il potere monarchico.
- Federico II cercò di limitare le autonomie locali, subordinando le consuetudini alla normativa regia e ridefinendo gli accordi del Regnum Italiae.
- Nel 1224, Federico II fondò l'università di Napoli, la prima università pubblica, per competere con l'Alma mater bolognese e promuovere un metodo didattico basato sulla lectura ex catedra.
Fondazione del regno di Sicilia
Nella prima metà del XI secolo, un gruppo di guerrieri normanni provenienti dal settentrione della Francia e guidati dagli Altavilla riuscì a superare le difese dei bizantini e dei longobardi rispettivamente nella parte settentrionale e meridionale della penisola italiana, insediandosi nel territorio e cacciando gli arabi dalla Sicilia. Nel 1130, Ruggero II venne incoronato a Palermo re della Sicilia da un legato papale: la legittimazione del pontefice consentì ai normanni di vantare un titolo giuridicamente incontestabile ma, allo stesso tempo, caratterizzò il regnum per la sua dipendenza feudale dalla Chiesa di Roma.
Sin dalla stagione normanna, il regno di Sicilia fu dotato di strutture amministrative efficienti e ben organizzate.
Entrambe le normative regie presentavano una solida organizzazione degli apparati burocratici, dell’amministrazione della giustizia e dei rapporti con le comunità cittadine. Questa solida organizzazione rese il potere monarchico fortemente accentrato e ciò impedì, a differenza di quanto era avvenuto nel Regnum Italiae, l’evoluzione di forme di autogoverno e autonomie comunali. Alcune città rivendicarono il diritto di reggersi secondo le antiche proprie consuetudini, ottenendo solo in pochi casi la stipulazione di patti giurati con la monarchia: si trattava di patti formalizzati tramite atto notarile che dettagliavano i limiti delle concessioni e delle deleghe elargite da Ruggero II.
A partire dal 1220, però, Federico II cercò di contenere il potere delle autonomie locali: la Costituzione Puritatem subordinò la vigenza delle consuetudini alla loro compatibilità con la normativa regia espressa dal Liber Augustalis.
Contestualmente, Federico II manifestò l’intenzione di ridefinire gli accordi siglati nel 1183 con le città del Regnum Italiae tramite la Pace di Costanza. Ciò indusse diversi comuni a schierarsi in una seconda lega lombarda (1226). Questo scontro determinò diverse conseguenze:
- il radicale mutamento della struttura comunale, non più consolare bensì podestarile, dunque monocratica: il podestà era un funzionario politico straniero con assodate competenze militari e amministrative;
- la sostituzione dei consoli con i magistrati, eleggibili per un anno con incarico non prorogabile;
- la fondazione nel 1224 da parte di Federico II dell’ateneo di Napoli, la prima università pubblica istituita per rivaleggiare con l’Alma mater bolognese, di cui per altro ripropose il metodo didattico basato sulla lectura ex catedra e sull’attività esegetica;
Domande da interrogazione
- Quali furono le origini del regno di Sicilia e chi ne fu il primo re?
- Quali furono le caratteristiche principali delle strutture amministrative del regno di Sicilia sotto Ruggero II?
- Come influenzò Federico II le autonomie locali e la struttura comunale nel regno di Sicilia?
- Quale istituzione educativa fu fondata da Federico II e quale fu il suo scopo?
Il regno di Sicilia fu fondato nella prima metà del XI secolo dai normanni guidati dagli Altavilla, che cacciarono gli arabi dalla Sicilia. Ruggero II fu incoronato re della Sicilia nel 1130 a Palermo da un legato papale.
Il regno di Sicilia sotto Ruggero II era dotato di strutture amministrative efficienti e ben organizzate, con un codice legislativo noto come «Assise», che combinava fonti consuetudinarie e diritto giustinianeo.
Federico II cercò di contenere il potere delle autonomie locali subordinando le consuetudini alla normativa regia del Liber Augustalis e ridefinendo gli accordi con le città del Regnum Italiae, portando a un cambiamento verso una struttura comunale podestarile.
Federico II fondò l'ateneo di Napoli nel 1224, la prima università pubblica, con l'intento di rivaleggiare con l'Alma mater bolognese, adottando un metodo didattico basato sulla lectura ex catedra e sull'attività esegetica.