Concetti Chiave
- La Costituzione italiana è la legge fondamentale che regola le istituzioni, i diritti e i doveri dei cittadini, ed è caratterizzata da una struttura scritta, lunga e rigida.
- Lo Statuto Albertino, adottato nel 1861, rappresentava una costituzione liberale e flessibile, ma fu sospeso durante la dittatura fascista e sostituito dalla Costituzione repubblicana nel 1948.
- Il Parlamento italiano, organo legislativo bicamerale, è composto dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica, entrambi eletti a suffragio universale diretto.
- Il Governo, guidato dal Presidente del Consiglio, detiene il potere esecutivo e necessita del voto di fiducia del Parlamento per esercitare le sue funzioni.
- Il Presidente della Repubblica, eletto dal Parlamento, rappresenta lo Stato ed esercita un ruolo di coordinamento tra i tre poteri fondamentali dell'ordinamento giuridico italiano.
Indice
La costituzione italiana
La Costituzione è la legge fondamentale di uno Stato: definisce le regole essenziali del funzionamento delle istituzioni, i diritti e i doveri dei cittadini e i principi a cui devono ispirarsi tutte le altre leggi. La Costituzione presenta delle particolari caratteristiche: - è scritta; - è lunga, poiché non solo enuncia i principi fondamentali dell’ordinamento statale, ma anche i diritti e i doveri dei cittadini; - è rigida, quindi per portare modifiche al testo è necessario rispettare una particolare procedura, lunga e complessa.
Sezioni della costituzione
È composta da 139 articoli ed è suddivisa in quattro sezioni: - i “Principi fondamentali”, (art. 1 - 12) affermano i valori fondamentali di libertà, uguaglianza, solidarietà e stabiliscono i criteri a cui si devono attenere le leggi; - i “Diritti e i doveri dei cittadini”, (art. 13 - 54) questa parte regola i rapporti civili, etico-sociali, politici, economici.; - l’“Ordinamento della Repubblica”, (art. 55 - 139) ovvero come funziona e come è organizzato lo Stato; - le disposizioni transitorie finali che servirono nei primi anni della Repubblica per passare dal nuovo al vecchio sistema.
Lo statuto albertino
Nel 1861 con l’Unità d’Italia il sistema amministrativo e legislativo dello Stato sardo-piemontese fu esteso al resto dell’Italia, così come lo Statuto Albertino concesso nel 1848 dal re Carlo Alberto. Dunque nel 1861 lo Statuto Albertino divenne la carta fondamentale del Regno d’Italia. Si trattava di una costituzione di orientamento liberale, che dava vita ad una monarchia costituzionale. Il re controllava tutti i tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) che erano distribuiti tra organi diversi; la religione cattolica era riconosciuta come “la sola religione dello Stato”. Lo Statuto Albertino era una costituzione: breve, cioè composta da un numero ridotto di articoli; flessibile, poteva essere modificata attraverso una legge ordinaria; concessa; scritta.
Evoluzione del diritto di voto
Nello Statuto il re concedeva al popolo il diritto di eleggere la Camera dei deputati a suffragio maschile ristretto, questa, assieme al Senato e al re, deteneva il potere legislativo. I requisiti necessari per votare la camera dei deputati erano: culturali, potevano votare solo gli uomini in grado di saper leggere e scrivere; censitari, potevano votare solo coloro che potevano permettersi di pagare una certa imposta sul reddito. In breve, il diritto di voto era concesso soltanto alle classi più benestanti.
Dittatura fascista e rifondazione
Lo Statuto Albertino accompagnò per decenni le trasformazioni politiche dell’Italia: con il tempo, il Parlamento assunse un ruolo di direzione politica sempre più importante e il diritto di voto fu progressivamente allargato. Lo Statuto venne tuttavia sospeso durante la dittatura fascista (1922-1943), che impose la limitazione delle libertà fondamentali.
Referendum e assemblea costituente
Quando il fascismo crollò definitivamente nel 1945, si presentò il problema della rifondazione dello Stato italiano. Il futuro assetto costituzionale fu deciso tramite una consultazione popolare: il 2 giugno 1946 tutti i cittadini (anche le donne) furono chiamati in un referendum istituzionale a decidere se l’Italia dovesse essere una repubblica o una monarchia. Prevalse la scelta repubblicana. Si votò anche per eleggere un’Assemblea costituente, che avrebbe dovuto redigere la carta fondamentale. Il 35% dei voti andò alla Democrazia cristiana, il 20% al Partito socialista italiano, il 19% al Partito comunista italiano e il restante 15% ai piccoli partiti di ispirazione liberale. L’assemblea lavorò per circa 1 anno e mezzo: fu infatti un lavoro arduo e complesso poiché la nuova Costituzione doveva sintetizzare tutte le tradizioni politiche dei partiti che erano presenti nell’Assemblea costituente. La Costituzione entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
Struttura del parlamento italiano
Essendo l’Italia una Repubblica parlamentare, il Parlamento è l’organo costituzionale che rappresenta il popolo e che esercita il potere legislativo. Il Parlamento ha una struttura bicamerale perfetta. È costituito da due camere che hanno gli stessi poteri e sono poste su un piano di completa parità: - Camera dei deputati, che ha sede a Roma a Palazzo Montecitorio, è composta da 630 deputati che possono essere eletti se hanno compiuto i 25 anni di età. Sono eletti a suffragio universale diretto dai cittadini che hanno compiuto la maggiore età. - Senato della Repubblica → ha sede a Roma a palazzo Madama, è composto da 315 senatori che possono essere eletti se hanno compiuto i 40 anni di età. A questi si aggiungono i senatori a vita. Sono eletti a suffragio universale diretto dai cittadini che hanno compiuto i 25 anni di età. Entrambe le Camere restano in carica per cinque anni e il periodo di tempo che intercorre tra due elezioni si chiama legislatura.
Funzioni del governo
Il Governo è l’organo costituzionale al quale è attribuito il potere esecutivo, che consiste nel dare attuazione alle scelte del Parlamento. Ha sede a Roma, a Palazzo Chigi, è formato dal Presidente del Consiglio dei ministri, ministri, Consiglio dei ministri. Il Governo può esercitare le sue funzioni solo se gode della fiducia del Parlamento, se non gode della fiducia del Parlamento è costretto a dare le dimissioni.
Ruolo del presidente della repubblica
Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta la nazione. Può essere eletto Presidente della Repubblica qualsiasi cittadino italiano che abbia compiuto i 50 anni di età e che goda dei diritti politici e civili. Il Presidente viene eletto dal Parlamento in seduta comune. Appena eletto presta giuramento di fedeltà alla Repubblica davanti al Parlamento e inizia il suo mandato, che dura sette anni. Il Presidente della Repubblica ha il ruolo di coordinatore dei tre poteri fondamentali dello Stato.
Indipendenza della magistratura
La magistratura è l’organo costituzionale composto da magistrati che esercitano la funzione giurisdizionale. I magistrati sono indipendenti, questa loro indipendenza è rafforzata dalla presenza del Consiglio superiore della magistratura, la quale assume anche i magistrati.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della Costituzione italiana?
- Come si è evoluto il sistema costituzionale italiano dal 1861?
- Qual è la struttura del Parlamento italiano?
- Quali sono i requisiti per diventare Presidente della Repubblica in Italia?
- Qual è il ruolo della magistratura nell'ordinamento italiano?
La Costituzione italiana è scritta, lunga e rigida, composta da 139 articoli suddivisi in quattro sezioni che definiscono i principi fondamentali, i diritti e doveri dei cittadini, l'ordinamento della Repubblica e le disposizioni transitorie finali.
Dal 1861, con l'Unità d'Italia, lo Statuto Albertino divenne la carta fondamentale del Regno d'Italia, evolvendosi da una monarchia costituzionale a una repubblica dopo il referendum del 1946, che portò alla creazione della nuova Costituzione nel 1948.
Il Parlamento italiano ha una struttura bicamerale perfetta, composta dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica, entrambe con gli stessi poteri elette a suffragio universale diretto.
Per diventare Presidente della Repubblica, un cittadino italiano deve avere almeno 50 anni e godere dei diritti politici e civili. Viene eletto dal Parlamento in seduta comune e il mandato dura sette anni.
La magistratura esercita la funzione giurisdizionale ed è composta da magistrati indipendenti, con l'indipendenza rafforzata dal Consiglio superiore della magistratura, che assume anche i magistrati.