darksoul98
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Concetti Chiave

  • La filosofia politica è nata quando gli esseri umani hanno iniziato a riflettere su come vivere in società, separando politica e religione.
  • Inizialmente, politica e religione erano intrecciate, con i governanti spesso considerati figure divine, come i Faraoni in Egitto.
  • Una vera filosofia politica si è sviluppata quando le istituzioni sono state viste come creazioni umane, non divine, portando a un dibattito sulle forme di governo.
  • Platone ha teorizzato un ciclo naturale delle forme di governo, dove ogni sistema nasce, si sviluppa, si corrompe e viene sostituito.
  • Aristotele ha proposto la "politeia" come buon governo, basata sull'uguaglianza economica, ma la storia dimostra una continua lotta per la disuguaglianza e la supremazia.

Indice

  1. L'evoluzione della filosofia politica
  2. Politica e religione nell'antichità
  3. Il ciclo delle forme di governo
  4. Aristotele e la stabilità politica

L'evoluzione della filosofia politica

Fin da quando sono usciti dallo stadio puramente animalesco e hanno cessato di vivere come in un branco, gli esseri umani hanno riflettuto sul modo di stare tra di loro in società. Queste riflessioni formano la filosofia politica. Ogni epoca storica ha prodotto una sua filosofia politica, adeguata alle esigenze del momento.

Politica e religione nell'antichità

In origine, tuttavia, non esisteva distinzione tra politica e religione. I Faraoni, per esempio,governavano l’antico Egitto come figli di Ra, il dio Sole. In Palestina, presso gli Ebrei, prima dei Re, governavano i patriarchi, sotto l’autorità dei sacerdoti di Yahweh e dei profeti.Le concezioni politiche coincidevano con le credenze religiose. Una vera e propria filosofia politica poté svilupparsi solo quando gli esseri umani si appropriarono delle loro istituzioni e iniziarono a considerarle opera loro, determinate dalla loro volontà e non imposte da una divinità, quale che fosse. Da quel momento, si pose il problema del modo migliore di organizzarle e si sviluppò perciò una riflessione filosofica sulle forme di governo.

Il ciclo delle forme di governo

La successione degli argomenti è caratteristica: è un circolo. Da uno si passa a un altro, da questo a un terzo e da quest’ultimo si ritorna al primo. Questa struttura di pensiero, secondo una teoria (dovuta soprattutto a Platone), corrisponde al ciclo naturale delle forme di governo le quali, tutte, nascono, si sviluppano, si corrompono e vengono sostituite da un’altra delle tre.

esempio La democrazia si corrompe in governo della folla violenta e irresponsabile, ed allora sorge il bisogno di un re; ma la monarchia si corrompe diventando tirannia, ed allora i cortigiani prendono il potere al suo posto, instaurando l’oligarchia; ma gli oligarchi finiscono per opprimere il popolo che, ribellandosi, ritorna alla democrazia. Così sempre, in eterno.

Aristotele e la stabilità politica

Aristotele, con la sua idea di politeia (buon governo, da cui “politica”) aveva tentato di stabilizzare la vita della città, osservando che la condizione della pace sociale è una certa uguaglianza tra le ricchezze. Si potrebbe dire che è l’esistenza di un vasto ceto medio: un’idea giusta, ma contraddetta dalla storia che è fatta più che dall’aspirazione all’uguaglianza, dalla lotta per la disuguaglianza, cioè per la supremazia degli uni sugli altri.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine della filosofia politica secondo il testo?
  2. La filosofia politica è nata quando gli esseri umani hanno iniziato a considerare le loro istituzioni come opera propria, determinate dalla loro volontà e non imposte da una divinità.

  3. Come si sviluppa il ciclo naturale delle forme di governo descritto nel testo?
  4. Secondo il testo, le forme di governo nascono, si sviluppano, si corrompono e vengono sostituite da un'altra forma. Ad esempio, la democrazia si corrompe in un governo della folla, portando alla necessità di un re, che a sua volta si corrompe in tirannia, portando all'oligarchia, e così via.

  5. Qual è l'idea di Aristotele riguardo al buon governo e la pace sociale?
  6. Aristotele propone l'idea di politeia, suggerendo che la pace sociale si basa su una certa uguaglianza tra le ricchezze, ovvero l'esistenza di un vasto ceto medio, anche se la storia spesso contraddice questa idea a causa della lotta per la disuguaglianza.

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