Concetti Chiave
- Le leggi ordinarie sono atti deliberati dal Parlamento, che possono modificare o abrogare disposizioni vigenti, eccetto quelle di rango costituzionale.
- I decreti legislativi sono atti del Governo con forza di legge, emessi sulla base di una legge-delega del Parlamento, senza necessità di ratifica parlamentare.
- I decreti-legge sono provvedimenti provvisori adottati dal Governo in casi di necessità e urgenza, ma devono essere convertiti in legge dalle Camere entro 60 giorni.
- Il referendum abrogativo permette l'eliminazione di disposizioni esistenti, creando temporaneamente un vincolo preclusivo per il legislatore ordinario.
- Le ordinanze, emanate in situazioni eccezionali, sono atti amministrativi che impongono ordini o divieti, ma non sono considerate fonti del diritto.
Indice
Atti del governo che hanno valore di legge
Per leggi ordinarie si intendono gli atti deliberati dal Parlamento, secondo il procedimento disciplinato, dagli articoli 70 e ss. della Costituzione, e più ampiamente dai regolamenti parlamentari.In particolare la legge:
• è idonea a modificare o abrogare, nell'ambito della sua competenza, qualsivoglia disposizione vigente, fatta eccezione per quelle di rango costituzionale;
• è in grado di resistere all'abrogazione e alla modificazione da parte di fonti ad essa subordinate;
• può essere soggetta al controllo di conformità alla Costituzione e alle altre disposizioni di rango costituzionale soltanto da parte della Corte costituzionale;
• può essere sottoposta a referendum abrogativo ex articolo 75 Cost.
Un principio basilare è l'irretroattività delle leggi in ambito penale, infatti, secondo quanto dispone l'articolo 25 Cost.: «Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso».
Gli atti aventi forza di legge: i decreti legislativi o delegati
I Decreti delegati o decreti legislativi, sono atti aventi forza di legge emessi dal Governo sulla base di una legge-delega del Parlamento. Di regola, il Parlamento ricorre a tale delega quando la materia da disciplinare richiede un certo grado di specializzazione, oppure quando la disciplina da introdurre necessiti di essere trattata in modo unitario ed omogeneo. Da notare che ciò che viene delegato al Governo non è il potere legislativo bensì il solo esercizio della funzione legislativa. Essi una volta emessi e entrati in vigore, hanno efficacia e non richiedono controlli nè ratifiche da parte del Parlamento.
I decreti legge
L'art. 77 Cost. dispone che in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo può, sotto la sua responsabilità, adottare provvedimenti provvisori con forza di legge, ma il giorno stesso deve presentarsi alle Camere per la conversione, queste ultime, anche se sono sciolte vengono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni. In base al medesimo articolo della Costituzione, il decreto-legge dovrebbe essere convertito in legge entro 60 giorni o perdere la sua efficacia sin dall'inizio. Quasi mai, però, le Camere riescono a rispettare tali termine, soprattutto a causa delle lungaggini parlamentari e delle divisioni in seno alle maggioranze. Di fronte all'inerzia del legislatore, il Governo ha cominciato a riprodurre in nuovi decreti il contenuto dei decreti non convertiti in 60 giorni, eventualmente tenendo conto degli emendamenti approvati dalle Camere.
Il referendum abrogativo
Il referendum abrogativo dispone della capacità di innovare il diritto oggettivo in negativo, in quanto abroga disposizioni preesistenti di leggi o di atti aventi forza di legge. L'abrogazione deve essere, proclamata con decreto del Presidente della Repubblica, assumendo così il carattere di atto dello Stato avente forza di legge.Una volta intervenuta l'abrogazione, si ritiene comunemente che si costituisca un vincolo preclusivo nei confronti del legislatore ordinario, in omaggio al principio della sovranità popolare (art. 1 Cost.). Al Parlamento sarà, quindi, precluso introdurre una disciplina che ricalchi i principi ispiratori e i contenuti essenziali della vecchia disciplina. Tale vincolo, però, non può essere permanente: in dottrina si propende per una durata pari ad una legislatura o comunque per un periodo di cinque anni, durante i quali non può essere neppure riproposta la richiesta referendaria bocciata dal corpo elettorale (art. 38 legge 352/1970).
I regolamenti parlamentari
Si tratta di fonti separate che trovano la loro legittimazione in una riserva di competenza costituzionalmente riconosciuta a ciascuna Camera.
I regolamenti dell’esecutivo
Tali regolamenti non sono soggetti al sindacato della Corte Costituzionale (art. 134 Cost.). Alle Camere è, infatti, riconosciuta l’indipendenza nei confronti di ogni altro potere: per questo motivo deve ritenersi precluso ogni sindacato degli atti di autonomia normativa ex art. 64 Cost.Sono fonti di produzione normativa cd secondaria sono definiti dalla dottrina più autorevole come atti formalmente amministrativi ma sostanzialmente normativi. I regolamenti, possono essere di diverso tipo di esecuzione, attuazione e integrazione, organizzazione, ministeriali.Le ordinanze Sono atti mediante i quali la P.A. impone ordini, obblighi, divieti, circostanziati e generalmente riferiti a determinati destinatari. All'interno della categoria delle ordinanze un posto di prim'ordine è rappresentato dalle ordinanze c.d. contingibili e urgenti varate in casi particolarmente urgenti per far fronte a situazioni per le quali, data l'eccezionalità della situazione, il legislatore non ha previsto strumenti tipici di intervento. Possono essere emanate da taluni organi della p.a. in casi eccezionalie di particolare gravità e possono comportare anche deroghe all'ordinamento vigente. Tale potere deve essere espressamente conferito da una norma di legge e deve essere: motivato, proporzionante, reso pubblico e per far fronte ad un pericolo incombente. Il potere di emanazione è conferito al Sindaco quale ufficiale di governo (o il Prefetto in caso di inerzia) per emergenze sanitarie o di igiene pubblica; al Prefetto quale autorità di pubblica sicurezza; Ministro per la salute; Presidente della giunta regionale; Presidente del consiglio dei Ministri per interventi che conseguono alla dichiarazione dello stato di emergenza a seguito di calamità naturali.
Gran parte della dottrina e della giurisprudenza concordano nel non ritenerle fonti del diritto in senso proprio ma atti amministrativi formalmente e sostanzialmente normativi poiché non avrebbero la capacità di innovare stabilmente l'ordinamento giuridico e all'atto giuridico mancherebbe il carattere dell'astrattezza.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra decreti legislativi e decreti legge?
- Qual è il ruolo del referendum abrogativo nel sistema legislativo?
- Come vengono legittimati i regolamenti parlamentari?
- Quali sono le caratteristiche delle ordinanze contingibili e urgenti?
- Qual è la funzione dei regolamenti dell’esecutivo?
I decreti legislativi sono emessi dal Governo sulla base di una legge-delega del Parlamento e non richiedono ratifica parlamentare, mentre i decreti legge sono provvedimenti provvisori adottati dal Governo in casi di necessità e urgenza e devono essere convertiti in legge entro 60 giorni.
Il referendum abrogativo permette di abrogare disposizioni di leggi o atti aventi forza di legge, creando un vincolo preclusivo per il legislatore ordinario per un periodo di cinque anni.
I regolamenti parlamentari trovano la loro legittimazione in una riserva di competenza costituzionalmente riconosciuta a ciascuna Camera, garantendo l'indipendenza delle Camere da altri poteri.
Le ordinanze contingibili e urgenti sono emesse in situazioni eccezionali e urgenti, possono derogare all'ordinamento vigente e devono essere motivate, proporzionate e rese pubbliche.
I regolamenti dell’esecutivo sono atti formalmente amministrativi ma sostanzialmente normativi, non soggetti al sindacato della Corte Costituzionale, e possono essere di esecuzione, attuazione, integrazione, organizzazione o ministeriali.