carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • La fibra dietetica viene determinata tramite un metodo enzimatico che separa la componente solubile da quella insolubile, combinandole per ottenere il totale.
  • Esistono metodi di laboratorio per identificare le singole componenti alimentari, come la composizione amminoacidica, essenziale per il metabolismo degli amminoacidi.
  • Analisi come l'estrazione a caldo dei grassi saponificati forniscono dati cruciali per la nutrizione animale, variando l'efficacia in base alla specie.
  • La spettrometria nel vicino infrarosso (Nirs) offre un metodo rapido per analizzare la composizione nutrizionale degli alimenti, rilevando anche micotossine.
  • L'energia lorda misurata non considera la digeribilità, ma i lipidi forniscono più del doppio delle calorie rispetto a proteine e glucidi.

Indice

  1. Valutazione della fibra dietetica
  2. Analisi delle componenti alimentari
  3. Metodi analitici e spettrometria
  4. Energia e digeribilità degli alimenti

Valutazione della fibra dietetica

Un metodo per valutare la fibra è quello della fibra dietetica, che viene determinata per via enzimatica. Il campione viene messo a contatto con una serie di enzimi, viene riscaldato a 39-40 C°, lasciato agire e poi filtrato, ciò che si ottiene è un residuo, con il nome di fibra dietetica insolubile. A quest’ultima viene aggiungo alcol caldo, che coarta le fibre all’interno e, filtrando nuovamente, ottengo la fibra dietetica solubile. La fibra dietetica totale è data dalla somma della componente solubile con quella insolubile.

Analisi delle componenti alimentari

Esistono anche sistemi di laboratorio che consentono di determinare le singole componenti dell’alimento, ad esempio la composizione amminoacidica, tra i quali se ne trovano alcuni (lisina, metionina, treonina e triptofano) che condizionano il destino metabolico dell’intera frazione degli amminoacidi assorbiti.

Altre analisi, ad esempio, possono essere effettuate sui grassi saponificati tramite estrazione a caldo. I saponi di calcio vengono utilizzati nei bovini per bypassare il rumine e apportare acidi grassi, mentre nel cavallo sono totalmente indigeribili. Per questo è importante conoscerne le quantità contenute negli elementi. Può essere svolta anche l’analisi della composizione acidica, dei macro (Ca, P) e microelementi, delle vitamine e del pH.

Metodi analitici e spettrometria

Tutti queste determinazioni analitiche, salvo le ultime, impiegano metodi non innovativi e piuttosto lunghi come tempistiche. Esistono sistemi che permettono di svolgere analisi più rapide, in particolare il metodo della spettrometria nel vicino infrarosso (Nirs): si basa sulla rifrazione di una luce del vicino infrarosso, che quando colpisce un alimento determina uno spettro rappresentativo delle caratteristiche dall’alimento che sto analizzando. Le curve di taratura ci consentono di fare una valutazione dei nutrienti contenuti sulla base dei risultati. Questo metodo può essere anche utile nell’indicare la presenza di micotossine.

Esempio: nel caso degli insilati di mais, questi sono tenuti aperti e ne fuoriesce l’odore, che è di acido lattico. Gli insilati non tenuti correttamente invece assumono un odore acido, quello di acido butirrico. È quindi già possibile definire la qualità di quello che dobbiamo analizzare tramite, in questo caso, gli odori (valutazione immediata) prima di passare alle analisi strumentali.

Energia e digeribilità degli alimenti

Questo metodo non risolve però il problema della misurazione della quantità di energia degli alimenti, in quanto si tratta di un sistema che non tiene in conto la digeribilità dell’alimento. L’energia ottenuta tramite la bomba calorimetrica è energia lorda (o energia bruta), è l’energia che contiene l’alimento ma non rappresenta necessariamente l’energia che questo è in grado di fornire. Nell’organismo animale 1g di proteine e 1g di glucidi apportano lo stesso quantitativo di energia, pari a 4,1Kcal, mentre 1g di lipidi fornisce 9,45Kcal. Quindi i lipidi forniscono 2,25 volte più calorie rispetto ai carboidrati. Più gli acidi grassi sono lunghi più tendono a fornire energia.

Domande da interrogazione

  1. Come viene determinata la fibra dietetica in laboratorio?
  2. La fibra dietetica viene determinata tramite un metodo enzimatico che prevede il riscaldamento del campione a 39-40 C°, l'azione di una serie di enzimi, e successiva filtrazione per ottenere la fibra insolubile. Aggiungendo alcol caldo e filtrando nuovamente, si ottiene la fibra solubile. La somma delle due componenti costituisce la fibra dietetica totale.

  3. Qual è l'importanza della composizione amminoacidica negli alimenti?
  4. La composizione amminoacidica è cruciale perché alcuni amminoacidi, come lisina, metionina, treonina e triptofano, influenzano il destino metabolico dell'intera frazione degli amminoacidi assorbiti, determinando l'efficacia con cui l'organismo utilizza questi nutrienti essenziali.

  5. In che modo il metodo della spettrometria nel vicino infrarosso (Nirs) migliora l'analisi degli alimenti?
  6. Il metodo Nirs, basato sulla rifrazione della luce nel vicino infrarosso, permette analisi più rapide e rappresentative delle caratteristiche nutrizionali degli alimenti, inclusa la presenza di micotossine, grazie alle curve di taratura che valutano i nutrienti basandosi sui risultati ottenuti.

  7. Perché è importante la distinzione tra energia lorda e l'energia effettivamente fornita dagli alimenti?
  8. L'energia lorda, misurata tramite la bomba calorimetrica, rappresenta l'energia totale contenuta nell'alimento ma non indica l'energia che l'organismo è in grado di utilizzare, poiché non tiene conto della digeribilità. Lipidi, proteine e glucidi forniscono quantità diverse di energia, essenziale per valutare l'apporto calorico effettivo degli alimenti.

Domande e risposte