Concetti Chiave
- I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono influenzati da fattori genetici, psicologici e socio-culturali, manifestandosi prevalentemente nei paesi ricchi e industrializzati.
- Georges Devereux ha definito i DCA come "disturbi etnici", espressioni delle contraddizioni sociali e delle pressioni culturali, in particolare verso il genere femminile.
- Anoressia nervosa e bulimia nervosa sono i principali DCA, caratterizzati da comportamenti alimentari estremi e conseguenze mediche significative.
- Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (BED) comporta abbuffate senza comportamenti di compensazione, spesso accompagnato da sovrappeso o obesità.
- Una dieta equilibrata, come quella mediterranea, predilige alimenti sani e limita il consumo di cibi industriali e "junk food", ricchi di grassi e zuccheri dannosi.
I Disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono un insieme di patologie riguardanti l’alimentazione, e sempre più affliggono la società contemporanea colpendo in particolar modo il genere femminile ma ciò non toglie che anche quello maschile ne sia interessato.
Indice
Fattori socio-culturali e disturbi etnici
Negli anni si è notato che l’aumento di tali disturbi è dovuto, oltre ai fattori genetici e psicologici, anche al ruolo che la società occupa nella vita dell'individuo, anoressia e bulimia sono psicopatologie di cui spesso si sente parlare e vengono realizzate molte campagne per la sensibilizzazione.
Inoltre vengono riscontrate maggiormente nei paesi ricchi e industrializzati, queste patologie costituiscono una vera e propria epidemia sociale.
Quando avviene un espansione epidemica così alta significa che i fattori socio-culturali sono estremamente importanti per comprenderne la manifestazione.
Georges Devereux, antropologo e psicanalista, formulò il concetto di “disturbo etnico” nel 1955, in cui “etnico” non è riferito al significato di gruppo etnico o sottocultura, bensì di ciò che è tipico di una cultura. Con tale concetto egli intende una forma di malattia che esprime contraddizioni e angosce di una data società. Anoressia e bulimia sono quindi disturbi etnici poiché soddisfano diversi criteri per essere considerati tali, come ad esempio:
il disturbo, pur colpendo una bassa percentuale di popolazione, si verifica frequentemente nella società;
il disturbo esprime conflitti e tensioni diffuse tra la popolazione, in particolare tra le donne per via della cultura di massa che vede il genere femminile.
I principali disturbi dell'alimentazione sono l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il binge eating disorder. Per i pazienti che hanno un disturbo alimentare significativo ma non soddisfano i criteri per una diagnosi completa ci sono altre due categorie: disturbi della nutrizione e disturbi alimentari sotto soglia.
Anoressia nervosa: sintomi e conseguenze
Anoressia nervosa
Il termine deriva dal greco “anorexia” e significa “mancanza di appetito”, anche se solitamente le persone che ne soffrono rifiutano il cibo non tanto per la mancanza di appetito, ma per mantenere sotto controllo il peso del proprio corpo. Le persone affette da questa patologia hanno un’immagine corporea alterata e un’immensa paura di prendere peso, e per tenerlo sotto controllo si autoinduce il vomito o si fa uso di lassativi o diuretici.
Altri disturbi collegati all’anoressia sono la depressione, l’ansia, il disturbo ossessivo-compulsivo. Sul piano fisico può causare invece problemi di fertilità, carenze nutrizionali, alterazioni cardiovascolari, osteoporosi e più in generale problemi legate alle ossa data dalla loro fragilità.
Questa si sviluppa soprattutto tra i 15 e i 25 anni, ma ci sono casi anche in età tardiva (dopo i 40 anni) e in età precoce (8-9 anni). Inoltre il 95,5% dei malati è di genere femminile.
Bulimia nervosa: caratteristiche e rischi
Bulimia nervosa
La bulimia è caratterizzata da crisi bulimiche in cui la persona ingerisce una grande quantità di cibo senza potersi controllare, queste abbuffate possono avvenire almeno una volta a settimana. In seguito il paziente bulimico è angosciato e tende a espellere il cibo soprattutto tramite il vomito, diverse ricerche hanno dimostrato che il vomito ripetuto determina una diminuzione del metabolismo basale. Anche per questa malattia non mancano le conseguenze mediche: complicanze renali, aritmie, problemi gastrointestinali gravi, ritenzione idrica, gastriti e problemi a denti e gengive.
La bulimia nervosa ha una maggior incidenza: 12 nuovi casi per 100mila donne e 0,8 nuovi casi per 100mila uomini.
Disturbo da alimentazione incontrollata
Disturbo da alimentazione incontrollata o BED
Le persone che presentano questo disturbo hanno crisi bulimiche ma senza comportamenti che mirano a controllare il peso. Infatti i soggetti sono frequentemente in sovrappeso o soffrono di obesità. Anche chi soffre di questo disturbo prova un senso di vergogna e disagio. La persona mangia più rapidamente del normale anche fino a sentire dolore.
Altri disturbi della nutrizione
Disturbi della nutrizione
Questi disturbi comprendono:
la pica, un comportamento alimentare per cui la persona ingerisce sostanze non nutritive e non alimentari (colori, gesso, carta, sapone, cotone...). Può essere un disturbo riscontrabile in diverse psicosi o condizioni mediche (es. gravidanza);
la ruminazione, in cui si ha un ripetuto rigurgito del cibo, il quale, dopo esser stato rigurgitato viene rimasticato e ri-deglutito;
il disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione del cibo, può iniziare durante l’infanzia ed è caratterizzato da una mancanza d’interesse verso il cibo o una paura di soffocare o vomitare. La restrizione del cibo porta a perdere peso e a una carenza nutrizionale;
Disturbi dell’alimentazione sotto soglia
Sono disturbi alimentari che pur importanti, non soddisfano i criteri diagnostici per rientrare nei tre disturbi principali dell’alimentazione.
Dieta: definizione e varianti
Cos’è la dieta
La dieta è un regime alimentare, uno stile di vita non necessariamente restrittivo nei confronti di alcuni tipi di cibo come solitamente si pensa (es. diete dimagranti in cui si tende a eliminare del peso corporeo).
La dieta può essere influenzata da molti fattori come motivi religiosi e culturali, abitudini e ideologie. Per questo motivo sono nati diversi tipi di dieta, dal veganismo seguito per motivi
etici legati al rispetto dei diritti degli animali, ma anche per motivi religiosi (es. religione cristiano-ortodossa), si arriva a diete prettamente salutistiche, in cui si eliminano i cibi dannosi per la salute di un individuo (es. come nel caso dei celiaci).
Diete vegane e mediterranee
Le diete vegane (anche quelle vegetariane in parte) escludendo i prodotti di origine animale difficilmente dispongono di tutti gli amminoacidi, infatti i vegetali sono relativamente poveri di amminoacidi come lisina e triptofano, possono essere assunti con determinati combinazioni di legumi e cereali.
Una dieta sana ed equilibrata può essere quella mediterranea, in cui si predilige l’apporto di verdura e frutta, legumi, pesce e grassi polinsaturi (olio di oliva) alla carne e ai grassi saturi, i quali possono danneggiare organi come il fegato, o addirittura causare tumori del canale digerente, se assunti in maniera non moderata.
Pericoli del cibo industriale
Anche i cibi preparati industrialmente sono pericolosi per la nostra salute, essi infatti contengono conservanti, coloranti, aromi e additivi, ma soprattutto creano dipendenza, come si è visto con il cibo da fast food che ha aumentato l’obesità, soprattutto nei bambini. Il cosiddetto “junk food” ha uno scarso valore nutrizionale mentre abbonda di glucidi raffinati, sale, lipidi saturi e grassi idrogenati.
L’ideale è limitare il consumo di cibo spazzatura e diversificare l’alimentazione il più possibile.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali disturbi del comportamento alimentare menzionati nel testo?
- Cosa si intende per "disturbo etnico" secondo Georges Devereux?
- Quali sono le conseguenze fisiche dell'anoressia nervosa?
- Quali sono le caratteristiche del disturbo da alimentazione incontrollata (BED)?
- Quali sono i rischi associati al consumo di cibo spazzatura?
I principali disturbi del comportamento alimentare menzionati sono l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (BED).
Georges Devereux definisce il "disturbo etnico" come una forma di malattia che esprime contraddizioni e angosce di una data società, non legata a gruppi etnici ma a ciò che è tipico di una cultura.
Le conseguenze fisiche dell'anoressia nervosa includono problemi di fertilità, carenze nutrizionali, alterazioni cardiovascolari, osteoporosi e problemi legati alla fragilità delle ossa.
Il disturbo da alimentazione incontrollata è caratterizzato da crisi bulimiche senza comportamenti di controllo del peso, con soggetti spesso in sovrappeso o obesi, che provano vergogna e disagio.
Il consumo di cibo spazzatura è associato a rischi come obesità, dipendenza, eccesso di glucidi raffinati, sale, lipidi saturi e grassi idrogenati, con scarso valore nutrizionale.