chiapirass_
Ominide
8 min. di lettura
Vota 4,5 / 5

Concetti Chiave

  • La strage di Capaci del 23 maggio 1992 portò alla morte del magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, a causa di un attentato mafioso organizzato da Cosa Nostra.
  • L'attentato fu orchestrato dal boss mafioso Salvatore Riina, che ordinò di piazzare un carico di esplosivi sotto l'autostrada A29 per assassinare Falcone, un simbolo della lotta antimafia.
  • La morte di Falcone segnò un punto di rottura nella criminalità organizzata, portando molti mafiosi a collaborare con la giustizia e contribuire al contrasto di Cosa Nostra.
  • Nonostante il tempo trascorso, la figura di Falcone rimane un simbolo di coraggio e giustizia, ispirando fondazioni e attività educative per promuovere la legalità tra i giovani.
  • Ogni anno, cerimonie commemorative a Palermo e Capaci ricordano il sacrificio di Falcone e Morvillo, con iniziative che mantengono viva la memoria della loro lotta contro la mafia.

In questo appunto viene descritto la strage di Capaci, evento tragico che portò via la vita del magistrato Giovanni Falcone, ma anche della moglie Francesca Morvillo e alcuni agenti della scorta. Di seguito viene riportata una descrizione della strage, qual è stata l’organizzazione fatta da Cosa Nostra per portare a termine la strage, le conseguenze della strage e le cerimonie commemorative organizzate ogni anno per non dimenticare il tragico avvenimento.

ricerca sui giudici Falcone e Borsellino

Indice

  1. La Strage di Capaci: la morte di Falcone
  2. Le conseguenze dopo le stragi di Capaci e di Via d'Amelio
  3. Descrizione dell’attentato a Giovanni Falcone e la sua scorta
  4. Organizzazione dell'attentato da parte del gruppo mafioso
  5. Cerimonia commemorativa per ricordare la strage e il coraggio di Giovanni Falcone

La Strage di Capaci: la morte di Falcone

Il 23 maggio del 1992 fu il giorno in cui Giovanni Falcone fu assassinato da Cosa Nostra in quella che tutto il mondo conosce come la “Strage di Capaci”.

Gli esecutori materiali dell’assassinio furono numerosi uomini appartenenti al clan di Salvatore Riina, famoso boss locale che sin da giovane era riuscito ad acquistare in paese e poi anche fuori popolarità per la sua determinazione negli affari. Sotto gli ordini di Riina, i suoi uomini riempirono di sostanze altamente esplosive una zona di una galleria posta sotto l'autostrada che collega l'aeroporto Falcone-Borsellino con la città di Palermo.
In questa tragica vicenda che ha colpito il nostro Paese persero la vita, insieme al Magistrato, anche la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della sua scorta. Dopo qualche mese da questo attentato, seguì quello di Borsellino conosciuto come "la strage di Via d'Amelio". Le conseguenze dei due attentati furono eclatanti non solo nel mondo della magistratura, ma anche nel mondo della criminalità organizzata. Questo attentato ha segnato un punto di rottura nell'intreccio mafioso del nostro Paese, e dopo le stragi, molti degli uomini di Riina decisero di pentirsi e collaborare con la giustizia, aiutandoli a contrastare e indebolire l'organizzazione mafiosa di Cosa Nostra.

Per approfondimenti su Giovanni Falcone vedi qui

Le conseguenze dopo le stragi di Capaci e di Via d'Amelio

Nonostante il tempo trascorso, la morte di Falcone, Borsellino e di tutti coloro che pagarono con la propria vita la lotta alla mafia, è ancora impresso nella mente di ognuno di noi, anche grazie alle numerose fondazioni create dopo la scomparsa dei due magistrati, che si occupano di combattere la criminalità organizzata e di educare soprattutto i giovani alla legalità. Tutt’oggi, in quest'epoca socialmente e politicamente instabile, la figura di questo eroe è un faro luminoso nel buio della vergogna in cui la mafia ha rovinato il nostro paese. Non deve essere una vergogna affermare di essere campani, siciliani, calabresi, perché non è sinonimo di mafia ma proprio per questo è necessario combattere questa criminalità, conoscere il passato per migliorare il futuro.

Per approfondimenti sulle stragi di capaci e via d'Amelio vedi qui

Descrizione dell’attentato a Giovanni Falcone e la sua scorta

Il 23 maggio del 1992 ci fu la strage di Capaci, conosciuto per essere un terribile attentato terroristico ad opera di gruppi mafiosi del posto. Il tutto è avvenuto lungo un tratto dell’autostrada A29, luogo in cui gli uomini di Totò Riina avevano nascosto un abbondante carico di esplosivo, composto da tritolo e altre sostanze esplosive con l’obiettivo di uccidere Giovanni Falcone, importantissimo magistrato che in quel periodo si stava battendo per combattere la mafia a Palermo insieme a Paolo Borsellino. L’esplosione organizzata da Cosa Nostra avvenne nelle prime ore dell’alba, momento in cui Falcone insieme alla sua scorta e alla moglie stavano attraversando quell'autostrada. In seguito allo scoppio, non ci fu altro da fare che accertare la morte del magistrato, della moglie Francesca Morvillo e parte della sua scorta. Oltre a ciò, ci furono più di venti feriti coinvolti in quella tragica strage.

Per approfondimenti sulla descrizione dell'attentato a Giovanni Falcone vedi qui

Organizzazione dell'attentato da parte del gruppo mafioso

La morte di Giovanni Falcone fu studiata nei minimi dettagli da Cosa Nostra, organizzazione criminale della Sicilia occidentale ma che operava non sono in Sicilia ma anche in tutta Italia.

L’insieme di riunioni organizzate per progettare la strada erano dirette da Salvatore Riina, conosciuto come il capo di Cosa Nostra, uomo spietato che aveva solo in mente di eliminare chiunque ostacolasse il suo potere. Sempre in quel periodo, vennero organizzate altre riunioni per decidere la sorte di altre personalità illustri di quel periodo come il ministro Claudio Martelli e Maurizio Costanzo.
Nel gennaio del 1992, dopo numerose sentenze che dichiarano colpevoli vari capi mafiosi, Cosa Nostra capeggiata da Totò Riina, iniziò a compiere una serie di attentati che costarono la vita a diverse personalità di spicco. In quell’anno si verificò a Palermo e provincia una vera carneficina: si susseguirono omicidi di avvocati, magistrati e giudici coinvolti in processi antimafia. Nel febbraio del 1992, Cosa Nostra organizzò un triplice omicidio per colpire Falcone, Martelli e Costanzo a Roma, fortunatamente non andato a buon fine. Successivamente Riina, decise che la morte di Falcone doveva consumarsi proprio in Sicilia eseguito dai suoi scagnozzi coordinati da Giovanni Brusca, uomo fidato di Riina.

Strage di Capaci: morte di Giovanni Falcone articolo

Cerimonia commemorativa per ricordare la strage e il coraggio di Giovanni Falcone

Dopo quella strage avvenuta il 23 maggio del 1992, a Palermo e nel paese di Capaci ogni anno vengono organizzate diverse attività in ricordo della scomparsa di Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, la quale perse la vita in quella tragica giornata. La strage fu causata da un enorme cumulo di esplosivo nascosto sotto il ponte su cui passò Falcone e la sua scorta, causando lo scoppio delle loro automobili. Infatti i resti di ciò che rimane dell’auto di Falcone sono stati esposti nella scuola di formazione della polizia penitenziaria di Roma.
Oltre a ciò, per non dimenticare quello che Falcone e la moglie hanno fatto per la libertà e la legalità, è stata creata una fondazione gestita dalla sorella di Giovanni Falcone, con l’obiettivo di contrastare la criminalità ed educare i giovani alla legalità.

Per approfondimenti sul ricordo di Giovanni Falcone vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la dinamica della strage di Capaci?
  2. La strage di Capaci avvenne il 23 maggio 1992, quando Cosa Nostra fece esplodere un carico di esplosivi sotto l'autostrada A29, uccidendo il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta.

  3. Quali furono le conseguenze delle stragi di Capaci e di Via d'Amelio?
  4. Le stragi segnarono un punto di rottura nel mondo mafioso, portando molti membri di Cosa Nostra a pentirsi e collaborare con la giustizia, contribuendo a indebolire l'organizzazione criminale.

  5. Come fu organizzato l'attentato a Giovanni Falcone?
  6. L'attentato fu pianificato nei minimi dettagli da Cosa Nostra sotto la direzione di Salvatore Riina, con l'obiettivo di eliminare Falcone e altre personalità che ostacolavano il potere mafioso.

  7. Qual è l'importanza delle cerimonie commemorative per Giovanni Falcone?
  8. Le cerimonie commemorative, organizzate ogni anno a Palermo e Capaci, servono a ricordare il sacrificio di Falcone e a promuovere la legalità, educando i giovani e contrastando la criminalità organizzata.

  9. Qual è il ruolo delle fondazioni create dopo la morte di Falcone e Borsellino?
  10. Le fondazioni si occupano di combattere la criminalità organizzata e di educare i giovani alla legalità, mantenendo viva la memoria dei magistrati e il loro impegno contro la mafia.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community