Concetti Chiave
- La strage di Ustica nel 1980 ha portato alla morte di 81 persone e ha sollevato molti dubbi e la ricerca incessante della verità da parte dei familiari delle vittime.
- Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione parenti delle vittime, critica la magistratura per il suo passivo comportamento e apprezza invece il ruolo dei media nel cercare la verità.
- Le registrazioni audio della notte dell'incidente non vengono analizzate adeguatamente, nonostante il loro potenziale valore informativo.
- Si sono sviluppate numerose ipotesi sull'incidente, tra cui il cedimento strutturale dell'aereo e l'abbattimento da parte di un missile, con successive accuse di false notizie.
- Nonostante le sentenze e le indagini, la verità completa rimane sconosciuta, lasciando i parenti delle vittime in cerca di risposte e giustizia.
Il ruolo della senatrice Daria Bonfietti
La strage di Ustica avvenuta nel giugno del 1980:l’abbattimento dell’aereo DC 9 che ha causato la morte di 81 persone ha sicuramente moltissimi sviluppi ,tanti dubbi,perplessità e soprattutto la necessità da parte dei parenti delle vittime di conoscere la verità.
Non possiamo però non sottolineare il ruolo della senatrice Daria Bonfietti,divenuta la presidente dell’ “Associazione parenti delle vittime strage di Ustica”,nata appunto dopo il fatto.
La sua volontà, come quella dei familiari delle vittime è di certo scoprire la verità, che a lungo è stata tenuta nascosta ,rimaneggiata,ma spesso, come dimenticata, lasciata da parte.
La Bonfetti infatti dà un giudizio positivo solo alla stampa, ai giornali e alla tv, mentre “boccia” il modo di agire della magistratura:agisce in modo passivo e con totale disimpegno, tanto che l’indagine è passata diverse volte da una procura all’altra…
Il problema della verità sorge proprio all’inizio:il fatto si gioca esclusivamente su conoscenze di ambito militari, perciò i familiari e lo stesso presidente dell’Associazione si trovano davanti a terminologie specifiche che non verranno mai chiarificate,rimarranno solo l’unico appiglio,inutile, per giustificare il grande dolore e di una presenza di un vuoto intorno ai parenti che nessuno potrà mai colmare, tanto meno senza la conoscenza della verità;lo stesso vale per i Magistrati che faticano a trovare una chiave di lettura della vicenda, tragica.
Particolare attenzione hanno le registrazioni audio di quella nottata da incubo, esse infatti ,già dall’inizio non vengono prese in considerazione,anche se potrebbero fornire un enorme aiuto..Perchè nessuno le analizza???
Già da subito iniziano a crearsi innumerevoli ipotesi e la più plausibile(e quella più accreditata)sembra essere quella del cedimento strutturale dell’aereo stesso. Così si dà inizio ad un altro dramma:quella della compagnia aerea”ITAVIA” che arriverà al fallimento. Nel momento in cui il presidente nega questo e ipotizza che la causa della strage sia un missile,proveniente da un altro aereo che si trovava in cielo quella notte,viene accusato di diffondere false notizie.
Eppure quella notte in DC 9 non era solo sopra il cielo di Ustica: grazie all’intervento di Prodi e Veltroni, nei confronti della NATO, si sono ottenuti i codici,da cui si ha questa notizia.
La maggiore rilevanza però l’hanno le numerose sentenze:
a partire dalla prima fatta nel 1980, i militari accusati (alcuni ufficiali dell’Aeronautica Militare) di alto tradimento e di falsa testimonianza vengono assolti per insufficienza di prove:fatto molto discutibile.(Si sa infatti dell’esistenza di una sorta di buco di alcuni minuti nella rilevazioni radar di Marsala. Esso viene spiegato sostenendo che in quel momento il nastro nel computer della stazione di rilevamento venne sostituito con un nastro-esercitazione.
Il processo così prosegue e va avanti per anni e anni,mentre i parenti delle vittime non sanno darsi pace, vogliono la verità.
Nel settembre nel 1999 il giudice Priore rende pubbliche le sue conclusioni sul fatto;egli afferma che l’aereo sia stato abbattuto, ma fino al 1995 ci fu una serie inimmaginabile di false testimoniane,molte prove sono state eliminate. E il governo italiano è l’unico a non dare risposte, a continuare a vagheggiare intorno a questo grosso problema.
Sono trascorsi circa 25anni e il reato viene quindi prescritto.
Così in questo momento nessuno di noi è a conoscenza della verità, ma nello stesso tempo c’è chi tra noi sa, ma non vuole o non può parlare….
Ovvio è che questo non è l’unica vicenda che finisce così, ma è giusto rimanere così nell’ignoranza??Ma per noi che vediamo la vicenda da fuori, è solo un caso così, avvolto nel mistero, che quasi ci intriga, tipo storia da film,ma mettiamoci nei panni di chi è coinvolto maggiormente:pensiamo ai loro sentimenti,alla loro tristezza quotidiana, alla morte dei propri cari che già di per sé è crudele e difficile da capire e da spiegarsi;nelle loro teste inoltre si aggiunge un enorme interrogativo sulla vera causa,su come si sono svolti i fatti realmente, ma soprattutto sulle motivazioni per cui qualche uomo, così superiore, si è permesso di spezzare le vite di persone innocenti e anche di quelli che conoscono la verità e non ci chiariscono le idee, chissà per quale aspirazione di grandezza e potenza…Forse è il caso di riflettere un po’ tutti…
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo della senatrice Daria Bonfietti nella vicenda della strage di Ustica?
- Quali sono state le principali difficoltà incontrate nella ricerca della verità sulla strage di Ustica?
- Quali ipotesi sono state avanzate riguardo alla causa della strage di Ustica?
- Qual è stato l'esito delle indagini e dei processi legati alla strage di Ustica?
- Quali sentimenti e riflessioni emergono dalla vicenda della strage di Ustica?
La senatrice Daria Bonfietti è diventata presidente dell'“Associazione parenti delle vittime strage di Ustica” e ha lavorato per scoprire la verità sull'incidente, criticando la magistratura per il suo approccio passivo.
Le difficoltà principali includevano la mancanza di chiarezza nelle terminologie militari, l'assenza di analisi delle registrazioni audio e la passività della magistratura, che ha portato a indagini frammentarie e insufficienti.
Una delle ipotesi più accreditate inizialmente era il cedimento strutturale dell'aereo, ma successivamente si è ipotizzato che l'aereo fosse stato abbattuto da un missile, teoria che ha portato a controversie e accuse di diffusione di false notizie.
I processi hanno visto l'assoluzione dei militari accusati per insufficienza di prove, nonostante le testimonianze false e la distruzione di prove. Nel 1999, il giudice Priore ha concluso che l'aereo fu abbattuto, ma il reato è stato prescritto dopo 25 anni.
La vicenda è avvolta nel mistero e provoca sentimenti di tristezza e frustrazione tra i familiari delle vittime, che cercano risposte sulla vera causa dell'incidente e sulle motivazioni di chi ha nascosto la verità.