Concetti Chiave
- I film ambientati ad Auschwitz trattano la tragedia della Shoah, un tema che ha ispirato numerosi film, libri e documentari.
- Negli anni '40, il cinema iniziò a trattare il nazismo con riferimenti velati, ma solo dopo la guerra furono prodotti documentari e film sul tema.
- Gli anni '90 videro un aumento significativo nella produzione di film sull'Olocausto, con titoli celebri come "Schindler's List" e "La vita è bella".
- "Il diario di Anna Frank" e "Schindler's List" sono tra i film più noti che raccontano storie di sopravvivenza e speranza nel contesto dell'Olocausto.
- "La vita è bella" usa un approccio unico, narrando la storia di un padre che trasforma la realtà brutale di un campo di concentramento in un gioco per proteggere suo figlio.
In questo appunto vengono descritti i film ambientati ad Auschwitz e che descrivono la tragedia della Shoah. L’Olocausto comportò lo sterminio di oltre 17 milioni di uomini in Europa per opera della Germania nazista guidata da Adolf Hitler. La figura di quest’uomo, le sue idee, e le storie di milioni di ebrei, così come quelle di oppositori politici, rom, testimoni di Geova, omosessuali, portatori di handicap mentali e fisici ispirarono la produzione di moltissimi film, libri e documentari.
Indice
La storia
Inizialmente il tema trovò scarso riscontro nel cinema per paura di scatenare una reazione negativa da parte della Germania.
Quando scoppiò la guerra in Europa, però, uscirono i primi film americani ed inglesi che mostravano velati riferimenti al regime nazista tedesco. Parliamo ad esempio di “Night Train to Munich” di Carol Reed e “The Man I Married” di Irving Pichel (entrambi del 1940) ma fu “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin a rappresentare il nazismo come tema centrale sotto forma di parodia satirica.
Negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta il tema divenne sempre più diffuso e furono girati alcuni dei film più famosi come “Il diario di Anna Frank” (1959), “Vincitori e vinti” (1961), “L'uomo del banco dei pegni” (1964), “La vita davanti a sé” (1977). L’Olocausto però fu ritenuto un argomento troppo delicato e straziante per essere proposto in maniera diretta al pubblico, dunque solo nel 1978 con la serie televisiva “Olocausto”, si diffuse l’interesse a conoscere la vera storia del genocidio razziale. Nel 1985 il monumentale documentario “Shoah” offrì una dettagliata e minuziosa ricostruzione degli eventi storici.
Negli anni Novanta la filmografia dell’Olocausto sviluppò rapidamente con “Arrivederci ragazzi” (1987) di Louis Malle, “Europa Europa” (1990) di Agnieszka Holland, “Schindler's List” di Steven Spielberg (1993) e “La vita è bella” (1997) di Roberto Benigni. Ancora oggi la produzione di film su Auschwitz e non solo, documentari sulle persecuzioni razziali naziste cresce nella cinematografia mondiale. Tra le pellicole più recenti sono degni di nota il film “Il pianista” (2002) di Roman Polański, “In Darkness” (2011) di Agnieszka Holland, e “Storia di una ladra di libri” (2013) di Brian Percival.
Elenco dei film più celebri ambientati ad Auschwitz
Ecco alcuni film celebri che sono ambientati ad Auschwitz e non solo:
- Il diario di Anna Frank.
- Schindler's List.
- La vita è bella.
Il diario di Anna Frank
“Il diario di Anna Frank” (1959) diretto da George Stevens e vincitore di tre Premi Oscar. Adattamento cinematografico dell’omonimo libro, è stato girato 14 anni dopo la morte di Anna Frank. Il film racconta il ritorno ad Amsterdam di Otto Frank, ebreo sopravvissuto allo sterminio: tornato a casa trova il diario che aveva regalato a sua figlia Anna e ripercorre gli eventi di quegli ultimi anni: nel 1942 la famiglia Frank, insieme ai coniugi Van Daan ed il figlio Peter, si nasconde nella soffitta di una fabbrica di spezie per sfuggire ai campi di sterminio ed Anna riporta per due anni tutti gli eventi nel suo diario. Il 6 giugno 1944 alla radio viene annunciato lo sbarco in Normandia degli Alleati: la notizia sembra rassicurare Anna ed i suoi familiari, ma il 4 agosto la polizia tedesca trova le due famiglie e le arresta. Anna, nonostante la sua storia, ha ancora fiducia nella bontà degli uomini. Ella morirà otto mesi dopo nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.
Schindler's List
“Schindler's List” (1993), diretto da Steven Spielberg ed interpretato da Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes. Ispirato al romanzo “La lista di Schindler” di Thomas Keneally e basato su una storia vera, è considerato uno dei migliori film della storia del cinema. Nel 1939 a Cracovia, dopo l’invasione della Polonia da parte dei tedeschi, gli ebrei vengono trasferiti in un ghetto. L’imprenditore tedesco Oskar Schindler sceglie di farsi assegnare alcuni ebrei e farli lavorare come operai in una fabbrica di pentole con l’intento di salvarli dai campi di sterminio, arrivando a comprare le vite di 1200 ebrei. All’arrivo dell'ufficiale delle SS Amon Goeth, incaricato di sgomberare il ghetto, Shindler lo convince a permettergli di impiegare gli ebrei nella fabbrica, questa volta per produzione di munizioni. Ma con l'avanzata delle truppe sovietiche, le SS devono eliminare cancellare le prove dei crimini e trasferire gli ultimi superstiti ad Auschwitz. L'imprenditore trasferisce la fabbrica in Moravia e compra gli operai pagandoli all’ufficiale delle SS, compilando una lista di nomi.
La vita è bella
“La vita è bella” (1997), diretto e interpretato da Roberto Benigni. Nel 1944 Guido Orefice viene deportato in un lager insieme al figlio Giosuè. Quando la moglie Dora comprende la situazione si fa anch'essa deportare nello stesso luogo, pur non essendo ebrea. Il compito di Guido diviene quello di far credere al figlio che stanno partecipando ad un gioco a premi e che se Giosuè seguirà le regole potrà vincere un carro armato. Alla fine della guerra, i soldati tedeschi cominciano ad abbandonare il campo e Guido nasconde Giosuè facendogli credere di dover giocare a nascondino. L'uomo, alla ricerca della moglie, viene scoperto dalle SS e viene fucilato. Quando Giosuè esce dall'armadietto in cui era nascosto vede un carro armato americano, giunto per liberare gli ebrei, e si ricongiunge con la madre.
Progetto Alternanza Scuola Lavoro.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza dei film ambientati ad Auschwitz nella cinematografia?
- Quali sono stati i primi film a trattare il tema del nazismo e dell'Olocausto?
- Come si è evoluta la rappresentazione dell'Olocausto nel cinema dagli anni Cinquanta agli anni Novanta?
- Qual è la trama principale del film "Il diario di Anna Frank"?
- In che modo "La vita è bella" rappresenta l'Olocausto?
I film ambientati ad Auschwitz sono cruciali per rappresentare la tragedia della Shoah e sensibilizzare il pubblico sulle atrocità dell'Olocausto, come evidenziato dalla produzione di film, libri e documentari ispirati da queste storie.
I primi film a trattare il tema del nazismo includono "Night Train to Munich" e "The Man I Married" del 1940, con "Il grande dittatore" di Charlie Chaplin che rappresenta il nazismo in forma di parodia satirica.
Dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, la rappresentazione dell'Olocausto nel cinema è passata da un tema delicato e poco trattato a un argomento di crescente interesse, culminando in film celebri come "Schindler's List" e "La vita è bella".
"Il diario di Anna Frank" racconta la storia di Otto Frank che, tornato ad Amsterdam, trova il diario della figlia Anna e ripercorre gli eventi vissuti dalla famiglia nascosta per sfuggire ai campi di sterminio, fino alla loro cattura e la morte di Anna a Bergen-Belsen.
"La vita è bella" rappresenta l'Olocausto attraverso la storia di Guido Orefice che, deportato in un lager con il figlio, trasforma la terribile esperienza in un gioco per proteggere il figlio dalla realtà, culminando nella liberazione e nel ricongiungimento con la madre.