Concetti Chiave
- Gli ebrei inizialmente erano una tribù nomade dedita alla pastorizia, stabilitasi successivamente tra la Mesopotamia e la Siria-Palestina.
- La Bibbia identifica Abramo come il primo patriarca degli ebrei, con Isacco e Giacobbe come suoi successori, e racconta il loro spostamento verso il delta del Nilo a causa di una carestia.
- Mosè è una figura chiave che liberò gli ebrei dalla schiavitù egiziana, mentre Giosuè li condusse successivamente nella terra promessa.
- In risposta alle minacce dei filistei, gli ebrei istituirono una monarchia con Saul come primo re, seguiti da David e Salomone, che portarono il regno d'Israele alla sua massima espansione.
- Dopo la morte di Salomone, il regno si divise in Israele e Giuda, indebolendosi e cadendo sotto il dominio assiro e babilonese, fino alla liberazione persiana di Ciro il Vecchio.
Indice
Origini e primi patriarchi
Gli ebrei in origine erano una tribù nomade, che viveva della pastorizia di animali di piccola taglia; in seguito si stabilirono nelle terre comprese tra la frontiera della Mesopotamia e la fascia costiera della Siria - Palestina. Gli ebrei erano monoteisti, ed erano il popolo eletto del loro dio: Yhwh.
I primi ebrei ch si spostarono verso la terra di Canaan erano gruppi di famiglie, guidati da capifamiglia, in seguito detti patriarchi.
Secondo la Bibbia Abramo fu il primo patriarca e il capostipite degli ebrei. Dalla sua unione con la moglie Rebecca nacque Isacco, il secondo patriarca. Dall’unione di Abramo con la sua schiava, nacque Ismaele, capostipite degli arabi. Il successore di Isacco fu Giacobbe e i figli di Giacobbe formarono le prime tribù.Esodo e terra promessa
La Bibbia racconta che al tempo di Giuseppe, uno dei figli di Giacobbe, la Palestina fu colpita da una grave carestia, che spinse il popolo ebraico a spostarsi verso il delta del Nilo. Qui, gli ebrei vennero sfruttati dagli egiziani. Colui che salvò il popolo d’Israele da queste pessime condizioni fu Mosè, un personaggio dell’Antico Testamento e colui che ricevette le Tavole della Legge. Egli, però, non riuscì a condurre il popolo ebraico nella terra promessa perché durante il viaggio morì, però, prima di morire nominò suo successore Giosuè, colui che condusse gli ebrei nella terra promessa. Il popolo ebraico,insediandosi nella terra promessa, passò da un’economia pastorale a un’economia agricola e assimilò la cultura urbana. Secondo la Bibbia, Giosuè divise il territorio tra le dodici tribù fatta eccezione per la tribù sacerdotale, i cui membri vivevano della decima parte di quanto veniva prodotto.
Per molti anni le tribù si mantennero indipendenti l’una dall’altra, gli elementi che li univano erano la cultura e la religione comune. Nei momenti di necessità, o quando si vedevano minacciati da un pericolo, eleggevano un giudice, che assumeva le funzioni di capo politico e militare.
Formazione della monarchia
A causa delle minacce dei filistei che volevano affermarsi nella terra di Canaan, gli ebre se volevano mantenere la loro indipendenza avevano bisogno di un esercito e di un comando stabile. Così si formò una monarchia, in cui il sovrano era scelto da Yhwh ed veniva consacrato tramite l’unzione dal sommo sacerdote. Il primo re fu Saul che morì nella battaglia contro i filistei, quindi divenne re David con il quale il regno di Israele raggiunse la sua massima espansione, egli conquistò Gerusalemme e ne fece la capitale del regno. Il successore di David fu suo figlio Salomone, il quale costruì una grande flotta mercantile che fece del regno d’Israele il crocevia delle principali vie carovaniere e costruì il tempio di Gerusalemme.
Divisione e conquista
La morte di Salomone fece precipitare il regno in una situazione di confusione. Tornò a diffondersi l’idolatria. Poi Israele si divise in due: il Regno di Israele e il Regno di Giuda. Questa divisione ebbe conseguenze disastrose perché indebolì lo Stato proprio mentre gli assiri allargavano il proprio dominio. Il regno d’Israele venne quindi conquistato da Sargon II. Mentre il regno di Giuda venne conquistato da Nabucodonosor II. Così Gerusalemme fu rasa al suolo e la popolazione fu deportata a Babilonia. Questo bruttissimo periodo durò fino a quando il re persiano Ciro il Vecchio conquistò Babilonia. Quindi gli ebrei tornarono nella terra promessa ma la trovarono occupata da altre popolazioni.
Domande da interrogazione
- Qual era l'origine degli ebrei e come si stabilirono nella terra di Canaan?
- Chi fu Mosè e quale ruolo ebbe nella storia ebraica?
- Come si trasformò l'economia ebraica dopo l'insediamento nella terra promessa?
- Quali furono le conseguenze della divisione del regno di Israele?
- Come si concluse il periodo di deportazione a Babilonia per gli ebrei?
Gli ebrei erano originariamente una tribù nomade dedita alla pastorizia, che si stabilì tra la Mesopotamia e la Siria-Palestina. Si spostarono verso Canaan come gruppi di famiglie guidati da patriarchi, con Abramo come primo patriarca.
Mosè è una figura dell'Antico Testamento che salvò gli ebrei dalla schiavitù in Egitto e ricevette le Tavole della Legge. Non riuscì a condurre il popolo nella terra promessa, ma nominò Giosuè come suo successore.
Dopo l'insediamento nella terra promessa, gli ebrei passarono da un'economia pastorale a un'economia agricola e assimilarono la cultura urbana.
La divisione del regno in Israele e Giuda indebolì lo Stato, facilitando la conquista da parte degli assiri e dei babilonesi, con la distruzione di Gerusalemme e la deportazione della popolazione.
Il periodo di deportazione terminò quando il re persiano Ciro il Vecchio conquistò Babilonia, permettendo agli ebrei di tornare nella terra promessa, che però trovarono occupata da altre popolazioni.