stefanolivieri1
Ominide
5 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • L'opposizione tra la visione rinascimentale e quella controriformistica si manifesta attraverso il contrasto tra valori laici e cristiani, riflettendo un conflitto all'interno della stessa civiltà.
  • Il concetto di uno e molteplice è centrale, con Tasso che esplora la tensione tra unità e diversità attraverso contrasti tra personaggi e valori.
  • La struttura narrativa della "Gerusalemme liberata" evidenzia la tensione tra forze centrifughe e centripete, con filoni secondari che mettono alla prova l'unità del poema.
  • Il punto di vista del poema offre una caratterizzazione approfondita sia dei cristiani che dei pagani, suggerendo una simpatia dell'autore per il diverso e il deviante.
  • La concezione dello spazio è duplice, con una contrapposizione tra il cielo divino e l'inferno tenebroso, mentre l'azione si svolge in un ambito spazialmente ristretto.

Indice

  1. Scontro tra Pagani e Cristiani
  2. Contrasti nel Poema
  3. Valori Rinascimentali e Controriforma
  4. Concezione Spaziale e Bifrontismo
  5. Stile Linguistico di Tasso
  6. Concezione Temporale

Scontro tra Pagani e Cristiani

L’opposizione appare ancora più evidente se si analizza lo scontro fra Pagani e cristiani. Infatti, a contrario di come potrebbe apparire, non si tratta di uno scontro fra culture diverse, ma tra diversi modi di vedere propri della medesima civiltà. Il modus operandi pagano infatti può essere facilmente associato alla visione laica di valori rinascimentali, come l’individualismo e l’industria umana; al contrario quello Cristiano è tipico della controriforma, con un totale rifiuto del pluralismo e della diversità, il desiderio di imporre la propria versione di verità e di imporre la propria fede su tutti. Il vero nemico non va cercato nella religione musulmana ma in Satana, incarnato nei laici valori rinascimentali. Tuttavia i valori rinascimentali sembrano attecchire anche nel mondo Cristiano, con gli eroi che deviano dal proprio compito, che vengono rimessi sulla dritta via da figure precise.

Contrasti nel Poema

questo concetto può essere compreso facendo riferimento alla passione, neanche poi tanto nascosta, di tasso per la devianza, sembra quasi infatti che voglia far apprezzare, fra le righe, al lettore talk figure. Questo anche in rapporto alla costante opposizione fra i valori rinascimentali, quasi caotici, a quelli della controriforma, che tendevano all’autorità e all’unità. L’intero poema sembra quasi un tentativo di aggregare tutto ciò che si disgrega e si allontana dall’aspetto unitario. Si possono identificare nel poema 3 “contrasti” fra un “singolo”, un qualcosa di unitario e la “molteplicità”

1 l’opposizione fra Cristiani, tradizionalmente vincitori, e pagani

2 fra il capitano, e i numerosi cavalieri erranti

3 fra Dio e i numerosi angeli ribelli trasformatisi in demoni

questo contrasto fra unico e molteplice è evidente anche nella struttura narrativa. Al contrario dell’Orlando furioso, dove i fili narrativi molto intrecciati tendono ad armonizzarsi solo verso la fine, mantenendo un costante equilibrio, nella Gerusalemme liberata l unità sembra essere messa continuamente alla prova, poiché imposta dall’alto, dai numerosi filoni secondari riguardanti i personaggi che vengono proposti. Tuttavia la contrapposizione fra forse centrifughe (molteplice) e centripete (unitario) tendono sempre dalla parte di quest’ultimo, anche se non bisogna mai accantonare la passione dell’autore per il deviante.

Valori Rinascimentali e Controriforma

L’opposizione fra valori rinascimentali e della controriforma emerge anche dal punto di vista che abbiamo sul poema. Ci si aspetterebbe infatti che, dati i motivi cristiani dell’opera, maggiore caratterizzazione psicologica e comportamentale fosse data ai personaggi Cristiani, ma in realtà vediamo come molto spesso venga fornita anche una focalizzazione interna, che ci permette di conoscere il pensiero dei Pagani, rendendoli personaggi pieni di spessore letterario. Anche qui emerge la simpatia dell’autore per il diverso e il deviante

Concezione Spaziale e Bifrontismo

Il bifrontismo emerge anche nella concezione spaziale, in verticale, in un certo senso di ispirazione dantesca e pertanto più religiosa, con la contrapposizione fra cielo divino e inferno tenebroso, e in orizzontale, lo spazio laico si può affermare, fra la Gerusalemme pagana e il campo dei crociati. Emerge anche qui l’opposizione fra unico e molteplice, fra il multiforme inferno e il divino unitario. Lo spazio dell’azione non è ampio come quello dell’Orlando furioso e anzi è abbastanza ristretto. Solo alcune forze centrifughe, delle storie dei personaggi incontrati, portano la vicenda a spostarsi in luoghi lontani fisicamente e moralmente da quelli dell’azione principale, e non viene mai dato eccessivamente spazio

Stile Linguistico di Tasso

Dal punto di vista linguistico tasso si allontana da quella ricercatezza che era stata di Petrarca e fa ampio uso di termini inconsueti, figure retoriche e citazioni di altri poeti anche e soprattutto dell’antichità. Ciò in connessione con la “maraviglia” che secondo lui la poesia deve provocare nel lettore. Tuttavia egli non mette da parte la sua emotività, anzi i costanti enjambement sembrano quasi pause innaturali per evidenziare i numerosissimi aggettivi, in contrapposizione al ridotto numero di sostantivi, nel tentativo di dare maggiore musicalità ai versi. Tasso fa grande uso del concettismo, ovvero quell’artificio poetico che consiste nel mettere in contrasto livello metaforico e reale, per stupire e divertire il lettore

Concezione Temporale

La concezione temporale è lineare solo con alcuni flashback per meglio spiegare alcune vicende lontane nello spazio. Anche qui come nello spazio il campo è limitato, non viene narrata l 'ntera crociata ma solo la sua parte finale come nell’Iliade

Domande da interrogazione

  1. Qual è il vero scontro rappresentato tra Pagani e Cristiani nel testo?
  2. Lo scontro non è tra culture diverse, ma tra modi di vedere della stessa civiltà, con i valori pagani associati al Rinascimento e quelli cristiani alla Controriforma.

  3. Quali sono i principali contrasti presenti nel poema?
  4. I contrasti principali sono tra Cristiani e Pagani, tra il capitano e i cavalieri erranti, e tra Dio e gli angeli ribelli trasformati in demoni.

  5. Come si manifesta l'opposizione tra valori rinascimentali e della Controriforma nel poema?
  6. L'opposizione emerge attraverso la caratterizzazione dei personaggi, con una focalizzazione anche sui Pagani, mostrando la simpatia dell'autore per il diverso.

  7. In che modo il bifrontismo si riflette nella concezione spaziale del poema?
  8. Il bifrontismo si manifesta nella contrapposizione tra cielo divino e inferno tenebroso, e tra Gerusalemme pagana e il campo dei crociati, con uno spazio d'azione ristretto.

  9. Quali sono le caratteristiche distintive dello stile linguistico di Tasso?
  10. Tasso si allontana dalla ricercatezza di Petrarca, usando termini inconsueti e figure retoriche, con un uso del concettismo per stupire e divertire il lettore.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community