Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La poesia manieristica sostituisce l'armonia con l'artificio, utilizzando figure retoriche come ripetizione e accumulazione, che possono rendere il testo complesso.
  • Il Manierismo trae origine dalla lirica petrarchesca, ma ne snatura la struttura, rendendo l'imitazione meccanica e l'artificiosità predominante.
  • La lirica manieristica funge da ponte tra Rinascimento e Barocco, introducendo nuovi elementi come la crisi dei valori e l'inquietudine spirituale.
  • Poeti manieristici come Gabriel Fiamma e Luigi Groto sperimentano audaci forme stilistiche, mentre altri, come Orsatto Giustinian, adottano un approccio più moderato.
  • Torquato Tasso si distingue per una lirica che integra tematiche personali e sociali con uno stile moderno, pur mantenendo tendenze manieristiche.

Indice

  1. Lirica del Manierismo e Artificio
  2. Evoluzione della Lirica Petrarchesca
  3. Manierismo e la Difficultas
  4. Critica e Transizione al Barocco
  5. Poeti del Manierismo e Tasso

Lirica del Manierismo e Artificio

All’equilibrio, all’armonia e all’armonica disposizioni delle parti, la lirica del manierismo sostituisce il gusto per l’artificio fine a se stesso che privilegia figure retoriche come la ripetizione, l’accumulazione, l’elencazione, l’allitterazione, l’asindeto, il climax, il chiasmo, il bisticcio di parole e tante altre.

Poiché, spesso, nel testo, questi artificio sono presenti in gran quantità, succede che esso sia difficilmente comprensibile.

Evoluzione della Lirica Petrarchesca

Il punto di partenza è costituito dalla lirica petrarchesca, il cui uso viene generalizzato e riproposto in modo molto frequente e condensato fino a snaturare la struttura del componimento. L’artificio retorico è sempre stato un mezzo per creare l’impressione di naturalezza; invece, i poeti manieristi vi ricorrono ponendo l’artificio come fine, per cui alla naturalezza sostituiscono l’innaturalezza e l’artificioso. Durante il Rinascimento, il poeta con un intenso lavoro retorico, arrivava ad una grande semplicità espressiva, applicando così il concetto di difficils facilitatis; a questo, aggiungeva il concetto secondo cui l’arte, in ogni caso deve nascondere gli artifici – ars est celare artem.

Manierismo e la Difficultas

Il Manierismo, ricollegandosi all’età Medioevale, utilizza la difficultas e la ricerca dello sfoggio a tutti i costi degli artifici. Nei casi estremi si arriva ad un poeta, Luigi Groto, che scrive sonetti che possono essere letti in una direzione o in un’altra, acquisendo un significato contrario. Il lessico e le tematiche restano di ispirazione petrarchesca, ma l’imitazione è soltanto meccanica poiché l’interesse del poeta punta verso ben altri obiettivi. In sintesi, durante il Manierismo abbiamo dei poeti che vanno la naturalezza all’artificiosità, l’imitazione meccanica ad una imitazione più personalizzata, passando da una infinita varietà di sfumature.

Critica e Transizione al Barocco

La critica letteraria sostiene che il Manierismo non è altro che una corrente letteraria intermedia che unisce il Rinascimento al Barocco. Il Barocco, abbandonerà il modello petrarchesco per utilizzare un codice nuovo e originale. D’altra parte, la lirica manieristica, pur avendo alcune affinità con la lirica petrarchesca del tardo Cinquecento presenta elementi del tutto nuovo: la crisi dei valori, l’inquietudine, i turbamenti conseguenza della Controriforma oltre alle difficili condizioni dell’intellettuale dell’epoca, cioè globalmente una notevole inquietudine spirituale.

Poeti del Manierismo e Tasso

Il Manierismo è rappresentato dai seguenti poeti: Gabriel Fiamma, Luigi Groto, Ferrante Carafa, sperimentatori di forme stilistiche molto audaci. Altri invece appartengono ad una linea più moderata, come Orsatto Giustinian, Chiara Matraini, Veronica Franco e Celio Magno.

Una posizione a parte ha la lirica di Torquato Tasso che si distingue qualitativamente da tutto il resto. La sua poesia esprime esperienze personali e parte prendendo come modelli Petrarca, Bembo, i petrarchisti del Cinquecento e gli scrittori di madrigali per arrivare a delle soluzioni personali. Contemporaneamente, egli affronta diverse tematiche: l’amore, la morte, la galanteria, la riflessione religiosa, la riflessione morale, l’encomio, eccetera. I registri linguistico sono diversi: quello grave, quello elevato e il mediocre. Ciò che il Tasso predilige è una lirica che esprima l’ideale dell’eroismo e della fede, ma anche conflitti e drammi individuali, con uno stile, a volte con tendenze manieristiche, ma comunque “moderno”.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali della lirica del Manierismo?
  2. La lirica del Manierismo si distingue per il gusto per l'artificio fine a se stesso, utilizzando figure retoriche come la ripetizione, l'accumulazione e l'allitterazione, rendendo spesso il testo difficilmente comprensibile.

  3. Come si evolve la lirica petrarchesca nel periodo manierista?
  4. La lirica petrarchesca viene generalizzata e riproposta in modo condensato, snaturando la struttura del componimento e sostituendo la naturalezza con l'artificiosità.

  5. In che modo il Manierismo si collega all'età Medioevale?
  6. Il Manierismo si ricollega all'età Medioevale attraverso l'uso della difficultas e la ricerca dello sfoggio degli artifici, con poeti come Luigi Groto che creano sonetti leggibili in direzioni opposte.

  7. Qual è il ruolo del Manierismo nella transizione al Barocco?
  8. Il Manierismo è considerato una corrente intermedia che unisce il Rinascimento al Barocco, introducendo elementi nuovi come la crisi dei valori e l'inquietudine spirituale.

  9. Come si distingue la lirica di Torquato Tasso nel contesto manierista?
  10. La lirica di Torquato Tasso si distingue per la qualità e l'espressione di esperienze personali, affrontando tematiche diverse con uno stile che, pur avendo tendenze manieristiche, risulta comunque "moderno".

Domande e risposte

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