Concetti Chiave
- Il Concilio di Trento ha avviato la Controriforma, riorganizzando la Chiesa e istituendo nuovi ordini religiosi come i Gesuiti, con un forte controllo culturale tramite l'Indice dei libri proibiti.
- Nel Seicento italiano, la cultura era dominata dalla Chiesa e dalle corti, ma emergono intellettuali come Galilei e Sarpi che aspirano a una riforma integrale della società.
- Il Barocco è caratterizzato da uno stile artistico esuberante e generi letterari come il dramma pastorale e il melodramma, con un forte uso di metafore e concettismo nei testi.
- La Spagna e l'Inghilterra sviluppano poetiche barocche distintive, come il gongorismo e l'eufuismo, con autori di rilievo come Gongora e Donne che esplorano temi esistenziali e religiosi.
- Nel teatro barocco, le rappresentazioni diventano sfarzose e didattiche, con il teatro spagnolo che introduce personaggi come il galan e il gracioso, mentre il teatro francese si ispira al classicismo.
Dalla Riforma alla Controriforma (pag.4-5)
Indice
- La Riforma Cattolica e la Controriforma
- Vita culturale nell'Italia del Seicento
- Centri culturali e accademie italiane
- L'affermazione del Barocco
- La lirica barocca in Europa
- Lirica barocca in Spagna e Inghilterra
- Lirica barocca in Italia
- Il poema nell'età barocca
- Il teatro barocco
- Teatro religioso e laico in Spagna
- La poetica classicista del teatro francese
- Il teatro italiano fra Seicento e Settecento
La Riforma Cattolica e la Controriforma
Attraverso il Concilio di Trento (1545-1563) la Chiesa di Roma attua un movimento di riforma noto come Riforma cattolica o Controriforma che prevede:
- la riorganizzazione della Chiesa (rinnovamento spirituale e morale al proprio interno) - la nascita di nuovi ordini religiosi (Cappuccini, Barnabiti, Gesuiti etc)
- l'alfabetizzazione delle masse e la nascita di nuove scuole (i seminari)
- il controllo sulla società e sulla cultura attraverso strumenti repressivi (Indice dei libri proibiti, una lista dei libri di cui era vietata la stampa, la diffusione e il possesso, e il Tribunale dell'Inquisizione, che aveva il compito di interrogare e processare chi sosteneva tesi contrarie alla dottrina cattolica).
La vita culturale nell'Italia del Seicento (pag.6-7-8)
Vita culturale nell'Italia del Seicento
Nell'Italia del Seicento la vita culturale dimostra un carattere contraddittorio: da un lato la situazione è tale da impedire qualsiasi impegno politico da parte degli intellettuali che, del tutto dipendenti dalle corti e dalla Chiesa, svolgono la loro attività ridotta a semplice “servizio” o intrattenimento; dall'altro si colgono chiari segnali che testimoniano la volontà di una riforma integrale della vita dell'uomo (dalla scienza alla politica), come traspare dalle opere di Galilei e Sarpi.
Centri culturali e accademie italiane
Roma, centro della Controriforma e delle tendenze barocche e classicistiche, e Venezia, che conserva la sua autonomia politica e culturale, sono i principali centri italiani di cultura, seguiti da Torino, frequentata da molti letterati tra cui Marino, Milano, Genova, Firenze, dove fervono studi scientifici, Napoli.
Gli intellettuali sono asserviti al potere politico o ecclesiastico (segretari esperti di diplomazia e di pratiche amministrative).
Si diffondono le Accademie come luoghi di scambio culturale (tra le accademie scientifiche ricordiamo l'Accademia dei Lincei a Roma e l'Accademia del Cimento a Firenze, tra le accademie letterarie l'Accademia della Crusca a Firenze e l'Accademia dell'Arcadia a Roma).
L'affermazione del Barocco (pag.10-11)
L'affermazione del Barocco
Con il termine “barocco” si indica sia uno stile artistico ampolloso e ridondante sia un'epoca che comprende il Seicento in cui ogni manifestazione tende a suscitare meraviglia e stupore. I generi letterari tradizionali dell'età barocca sono:
- la lirica
- il teatro
- la storiografia
- il trattato politico.
I generi nuovi dell'età barocca sono:
- il dramma pastorale
- il melodramma.
A questi si aggiunsero il trattato scientifico-filosofico in lingua volgare e il romanzo. La lirica barocca (pag.11-12)
La lirica barocca in Europa
La lirica barocca si fonda sul gusto della meraviglia e dello stupore, ottenuti attraverso l'uso di un linguaggio metaforico ricco di ingegnose trovate (acutezza) e di concetti espressi in modo molto sofisticato (concettismo).
In Europa si affermano queste nuove poetiche:
- in Spagna il gongorismo (da Gongora)
- in Francia il preziosismo
- in Inghilterra l'eufuismo (dal romanzo Euphues di Lily)
- in Italia il marinismo (da Marino).
Questo gusto è stato interpretato come il segno di un'attrazione per la pura esteriorità, per gli aspetti superficiali delle cose, ma anche come il segno di una sensibilità nuova che, proprio attraverso la ricercaformale, intendeva denunciare il vuoto di valori e di certezze che caratterizzò il Seicento, epoca di crisi politica, religiosa e culturale.
In Italia il più importante teorico dell'estetica barocca fu un intellettuale di corte, Emanuele Tesauro, con il libro Il canocchiale aristotelico, in cui sostiene il concettismo ed esalta l'uso della metafora e dell'analogia.
La lirica barocca in Spagna e in Inghilterra (pag.12-13)
Lirica barocca in Spagna e Inghilterra
In Spagna la lirica barocca è caratterizzata da:
- tematiche petrarchesche accentuate in senso drammatico dallo spirito rigido della Controriforma come l'amore, il sentimento religioso, le riflessioni sul tempo che fugge e sulla morte; - linguaggio immaginoso e ricco di metafore, sofisticato e oscuro e carico di riflessioni esistenziali.
Gli autori principali sono Gongora, a cui si riconduce la corrente definita gongorismo, caratterizzata da un uso così sofisticato della metafora da sfiorare l'oscurità espressiva e Quevedo, caposcuola di una corrente lirica che, pur aderendo al concettismo barocco, intendeva fare della ricercatezza stilistica lo strumento di espressione di profondi contenuti di pensiero.
In Inghilterra la lirica barocca è caratterizzata da:
- tematiche della lirica tradizionale come amore, bellezza, fuga del tempo, nostalgia, riflessione filosofica e religiosa;
- uso di metafore, poesia metafisica dal linguaggio oscuro e complicato.
Gli autori principali sono Shakespeare (nei cui Sonetti sono trattati temi della lirica tradizionale come l'amore, il tempo che fugge, la gelosia, la nostalgia) e Donne (poesia metafisica, densa di metafore e concentrata sulla riflessione filosofica e religiosa).
La lirica barocca in Italia: tra marinismo e antimarinismo (pag.14-15)
Lirica barocca in Italia
In Italia al centro della poetica barocca spicca la figura di Giambattista Marino, che fu il primo a teorizzare la poetica della meraviglia.
A partire da Marino sorge una corrente chiamata “marinismo” che:
- come forma si caratterizza per un'esasperata elaborazione retorica, con effetti lontanissimi dal modello di ispirazione;
- come contenuti ricerca la meraviglia, riutilizzando temi e motivi rinascimentali; - ha come autori Achillini, Ciro di Pers e Lubrano..
In opposizione al marinismo sorge l'antimarinismo che:
- come forma si caratterizza per il gusto dell'artificio, la musicalità e lo sperimentalismo metrico; - come contenuti riutilizza temi e motivi della lirica greca e latina;
- ha come autori Chiabrera e Testi.
Il poema nell'età barocca (pag.15-16)
Il poema nell'età barocca
Nel Seicento ci fu la fioritura di poemi di vario genere:
- poema mitologico (massima espressione in Italia è Adone di Giambattista Marino); - poema eroicomico, che mescola i generi eroico e comico con spunti di satira sociale (massima espressione in Italia è La secchia rapita di Tassoni);
- poema sacro, che è ispirato a temi di carattere biblico, fiorito soprattutto in Inghilterra con Milton (Paradiso perduto).
Le poetiche del Seicento (pag.17)
Eufuismo = poetica sviluppata in Inghilterra, che esalta lo stile bizzarro, ricercato e fantasioso
Gongorismo = poetica sviluppata in Spagna, basata su un linguaggio musicale e difficile, che si propone di far “esercitare” l'intelligenza del lettore
Concettismo = poetica fondata sulla ricerca di analogie sempre più impensate e sul valore della metafora come strumento di conoscenza
Preziosismo = poesia ricercata e galante che si sviluppa in Francia
Marinismo = poetica della meraviglia e dell'ingegno introdotta dal poeta Giambattista Marino
Antimarinismo = movimento che rifiuta gli eccessi del concettismo e promuove uno sperimentalismo metrico
Arcadia = movimento che si propone di contrastare gli eccessi del Barocco con una letteratura ispirata all'antichità classica
Il teatro barocco (pag.18)
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Il teatro barocco
Durante il Barocco il teatro è tutto teso verso il gusto per l'artificio, l'elaborazione, la ricercatezza, lo sfarzo e l'ostentazione. Grande importanza al teatro fu data dai Gesuiti, nei cui collegi venivano allestite rappresentazioni teatrali a soggetto religioso che si rivolgevano a un vasto pubblico allo scopo di diffondere gli insegnamenti e i princìpi della Controriforma.
Alcune forme nuove di teatro hanno origine in ambito nazionale nei singoli stati europei, tanto che si può parlare di teatro spagnolo, francese, italiano e inglese.
Teatro religioso e teatro laico in Spagna (pag.19-20)
Teatro religioso e laico in Spagna
In Spagna il Seicento fu il siglo de oro, “il secolo d'oro” del teatro, nel quale le rappresentazioni religiose si esprimevano in due forme fondamentali:
- le comedias de santos (rappresentazioni delle vite dei santi)
- gli autos sacramentales (rappresentazioni molto sfarzose di drammi religiosi).
Il teatro seicentesco spagnolo mostra anche altre caratteristiche:
- l'interesse per la storia della nazione spagnola (la creazione dello Stato, la cacciata dei Mori di Granada)
- l'attenzione per temi popolari come amore, avventura e sentimento dell'onore - maschere come il galan (personaggio che gira il mondo per avventura, per amore o spinto dal bisogno di affermare il proprio onore) e il gracioso (servo sciocco che accompagna il galan nel suo girovagare).
Tra i maggiori autori teatrali ricordiamo Tirso de Molina, celebre per aver inventato la figura di don Giovanni, Lope de Vega, il più fecondo e vario scrittore di teatro spagnolo del periodo e Calderon de la Barca, scrittore concentrato sulla riflessione esistenziale e religiosa.
La poetica classicista del teatro francese (pag.20-21)
La poetica classicista del teatro francese
Il teatro francese del Seicento, legato ai certi emergenti, l'aristocrazia e l'alta borghesia, si ispira al classicismo, per cui aderisce alle regole del teatro classico, formulate da Aristotele, di unità di azione, tempo e luogo.
Le tragedie mettono in scena temi esistenziali e religiosi, come il conflitto interiore tra fede e passioni e la lotta tra bene e male.
I maggiori autori del teatro tragico francese sono Corneille e Racine.
Le commedie hanno come temi l'analisi dei caratteri (es.l'avaro, il malato immaginario, l'ipocrita) e lo scavo psicologico. L'autore più importante del teatro comico francese è Molière, che nelle sue opere privilegia la riflessione sui vizi umani e l'indagine psicologica.
Il teatro italiano fra Seicento e Settecento (pag.21-22)
Il teatro italiano fra Seicento e Settecento
In Italia per tutto il Seicento si segnala l'assenza di grandi autori teatrali.
Già a partire dalla seconda metà del Cinquecento si diffonde in Italia la commedia dell'arte, una forma di teatro che non ha un testo scritto, ma si basa sull'uso dei canovacci (trame appena abbozzate e indicazioni generali) che attori professionisti interpretavano e arricchivano con improvvisazioni a loro piacimento attraverso un repertorio di brani, lazzi e scene mimiche. Le maschere tipiche della commedia dell'arte sono personaggi che incarnano un carattere e una funzione sociale: il mercante veneziano anziano e avaro (Pantalone), il dottore bolognese ciarlatano e chiacchierone (Balanzone), due servi bergamaschi, uno sciocco (Arlecchino) e l'altro furbo (Brighella).
Tra Cinquecento e Seicento vengono introdotti due nuovi generi:
- il dramma pastorale, che mescola il genere tragico al genere comico con cui ha in comune il lieto fine;
- il melodramma, che è caratterizzato dalla stretta unione di testo e musica. Importante autore di testi per il melodramma è Pietro Metastasio, che si dedicò alla produzione teatrale con la stesura di testi per il melodramma, restituendo a questo genere il suo perduto valore letterario.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali misure adottate dalla Chiesa di Roma durante la Controriforma?
- Quali erano i principali centri culturali in Italia durante il Seicento?
- Come si caratterizza la lirica barocca in Europa?
- Quali sono le caratteristiche del teatro barocco in Spagna?
- Quali nuovi generi teatrali si svilupparono in Italia tra il Seicento e il Settecento?
La Chiesa di Roma, attraverso il Concilio di Trento, attuò la Riforma cattolica o Controriforma, che includeva la riorganizzazione spirituale e morale della Chiesa, la nascita di nuovi ordini religiosi, l'alfabetizzazione delle masse e il controllo sulla società e cultura tramite strumenti repressivi come l'Indice dei libri proibiti e il Tribunale dell'Inquisizione.
I principali centri culturali in Italia durante il Seicento erano Roma, centro della Controriforma e delle tendenze barocche e classicistiche, e Venezia, che conservava la sua autonomia politica e culturale. Altri centri importanti includevano Torino, Milano, Genova, Firenze e Napoli.
La lirica barocca in Europa si caratterizza per il gusto della meraviglia e dello stupore, ottenuti attraverso un linguaggio metaforico ricco di ingegnose trovate e concetti sofisticati. In Spagna si affermò il gongorismo, in Francia il preziosismo, in Inghilterra l'eufuismo e in Italia il marinismo.
Il teatro barocco in Spagna, durante il siglo de oro, si esprimeva attraverso rappresentazioni religiose come le comedias de santos e gli autos sacramentales. Era caratterizzato anche dall'interesse per la storia nazionale, temi popolari come amore e avventura, e personaggi tipici come il galan e il gracioso.
In Italia, tra il Seicento e il Settecento, si svilupparono nuovi generi teatrali come il dramma pastorale, che mescolava il genere tragico e comico, e il melodramma, caratterizzato dalla stretta unione di testo e musica. La commedia dell'arte, basata su canovacci e improvvisazioni, era già diffusa.