Concetti Chiave
- Matteo Maria Boiardo, nato nel 1441, fu un letterato umanista che visse alla Corte di Ferrara e si distinse nel filone epico-cavalleresco.
- Il suo capolavoro, "L'Orlando Innamorato", celebra la Corte Estense e fonde temi cavallereschi con quelli amorosi, utilizzando un linguaggio ibrido tra il volgare toscano e i dialetti del Nord Italia.
- L'opera integra l'eroismo cavalleresco con l'amore, presentando Orlando non solo come un guerriero ma anche come un uomo raffinato dalla cultura umanistica.
- Angelica, il personaggio femminile centrale, è rappresentata realisticamente, differendo dai modelli stilnovisti e petrarcheschi, e l'opera include elementi di ironia per vivacizzare la narrazione.
- "L'Orlando Innamorato" presenta una narrazione intrecciata con una visione cristiano-centrica, evidenziata nel "Duello di Orlando con Agricane".
Indice
Infanzia e formazione di Boiardo
Matteo Maria Boiardo nacque nel 1441 da una famiglia nobile proprietaria di feudi.
Egli fu accolto ed educato alla Corte di Ferrara dal Duca Ercole, poiché egli era rimasto orfano; lì venne educato secondo i principi umanistici dell’epoca.
Fu un Letterato Umanista legato al filone Epico-Cavalleresco, ma anche a quello dell’Amore.
Nella Corte Estense egli lavorò principalmente come segretario, ma partecipò anche ad alcune guerre.
Opere letterarie e influenze
Matteo Maria Boiardo scrisse in latino alcune opere di carattere celebrativo, mentre in volgare scrisse una commedia, il Timone.
Scrisse anche l’Amorum Libri, in cui egli esprime attraverso liriche l’amore verso Antonia Caprara, dama della corte reggiana; quest’opera è composta da 180 testi (sonetti e canzoni) ed è di evidente ispirazione stilnovista, ma segue anche i modelli letterari di Petrarca.
L'Orlando Innamorato: un capolavoro
Però il suo vero capolavoro fu “L’Orlando Innamorato”, opera commissionatigli dagli Estensi per esaltare la Corte di Ferrara; in quest’opera la Corte Estense è personifica nella figura eroica di Orlando, nome di origine provenzale: sarebbe il Roland della Chanson de Geste, sia per quanto riguarda il nome, che per ciò che gli accade riguardo la tematica amorosa.
La scrittura dell’opera iniziò nel 1476; nel 1483 vennero pubblicati i primi due libri, successivamente Boiardi iniziò la stesura anche di un terzo libro, che non terminò mai a causa della sua morte; l’idea dell’opera venne poi ripresa da Ariosto, che compose l’Orlando Furioso.
Linguaggio e temi dell'opera
Nel poema viene utilizzato un linguaggio che risente dei volgari del Nord Italia, soprattutto di quello Padano; dunque è un linguaggio definibile come “ibrido”, visto che aggiunge al Volgare Toscano elementi fonetici e lessicali dei Volgari del Nord Italia (padanismi).
Nell’Orlando Innamorato, Boiardo scrive di questo eroe protagonista di imprese guerresche che cade in preda all’amore, come appunto avveniva negli scritti degli autori provenzali.
Dunque al centro della narrazione vi sono armi ed amori, che Boiardo è solito esaltare nel corso dell’opera.
Orlando non viene rappresentato solo come un guerriero individualista e anche rozzo, ma anche come raffinato dalla cultura umanistica.
Amore e ironia nell'opera
Nell’opera vi è una concezione completamente differente dell’Amore da quella Cortese (provenzale), visto che nel poema rappresenta quel sentimento gioioso che si presenta nelle azioni guerriere (dunque amore e armi sono inseparabili).
L’Amore è rappresentato da Angelica, donna che non ha nulla in comune con quelle degli Stilnovisti (la Donna Angelo di Dante) o con la Laura petrarchesca, ma è una donna a tutti gli effetti, sia dal punto fisico che da quello psicologico.
Boiardo nell’opera è solito usare anche l’Ironia, in modo sia da far rendere esuberanti i propri personaggi, sia per rendere la lettura più scorrevole e anche, sotto alcuni punti di vista, più divertente.
Quindi l’Orlando Innamorato si tratta di un’opera che comprende al suo interno una serie di intrecci di vicende dei vari personaggi, che vengono seguite fino ad un certo punto, per poi essere interrotte per seguire quelle di un altro personaggio, per poi essere nuovamente riprese e anche mescolate tra di loro.
Proemio e presentazione di Angelica
Il testo dell’Orlando Innamorato inizia con un Proemio, in cui vi è un’introduzione e un breve sunto dei fatti che vengono raccontati, dove Boiardo descrive i preparativi per la giostra che Re Carlo sta organizzando a Parigi; in questo Proemio viene presentata Angelica per mezzo della tecnica dell’Agnizione, ossia quando viene presentato improvvisamente un personaggio importante; Angelica viene subito riconosciuta per la sua bellezza.
Duello e visione cristiano-centrica
Nel “Duello di Orlando con Agricane”, il Boiardo introduce Orlando come il Paladino Cristiano positivo che si sfida con Agricane, il Paladino Musulmano di connotazione negativa; quindi vi è un tipo di visione Cristiano-centrica.
Nel testo Orlando illustra ad Agricane che lui sarebbe costretto a sconfiggerlo a duello se lui non si converte alla Religione Cattolica effettuando il sacramento del Battesimo.Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la formazione di Matteo Maria Boiardo?
- Quali sono le opere principali di Boiardo e le loro influenze?
- Qual è il linguaggio utilizzato nell'Orlando Innamorato?
- Come viene rappresentato l'amore nell'opera di Boiardo?
- Qual è la visione religiosa nel duello tra Orlando e Agricane?
Matteo Maria Boiardo nacque nel 1441 da una famiglia nobile e fu educato alla Corte di Ferrara secondo i principi umanistici dell’epoca, dopo essere rimasto orfano.
Boiardo scrisse opere in latino e volgare, tra cui "L'Orlando Innamorato", influenzato dalla tradizione epico-cavalleresca e dall'amore, con ispirazioni stilnoviste e petrarchesche.
Il linguaggio dell'Orlando Innamorato è un "ibrido" che combina il Volgare Toscano con elementi fonetici e lessicali dei volgari del Nord Italia, in particolare il padano.
L'amore nell'opera è un sentimento gioioso e inseparabile dalle azioni guerriere, rappresentato da Angelica, una donna fisicamente e psicologicamente completa, diversa dalle figure stilnoviste.
Nel duello, Boiardo presenta una visione cristiano-centrica, con Orlando come paladino cristiano che sfida Agricane, paladino musulmano, invitandolo a convertirsi al Cattolicesimo.