Jessiana
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Concetti Chiave

  • Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna nel 1855 e la sua vita fu segnata da tragici eventi familiari, come l'assassinio del padre e la perdita di altri familiari.
  • Pascoli si avvicinò al socialismo rivoluzionario durante gli anni universitari a Bologna, subendo anche un arresto, ma alla fine si laureò con successo e intraprese la carriera d'insegnante.
  • Le sue opere, come "Myricae", "I poemetti" e "I canti di Castelvecchio", riflettono temi di vita di campagna e memorie dell'infanzia, spesso utilizzando simbolismo e analogie.
  • La figura del "fanciullino" è centrale nella poetica di Pascoli, rappresentando la capacità di percepire il mondo con meraviglia e semplicità, qualità che accomuna il fanciullino al poeta.
  • Pascoli visse una vita ritirata, dedicata all'introspezione e alla creazione poetica, in contrasto con figure più brillanti e avventurose come D'Annunzio, sottolineando il divario tra il poeta e la società.

Indice

  1. Infanzia e Formazione di Pascoli
  2. Carriera Accademica e Successi
  3. Vita Personale e Confronto con D'Annunzio
  4. Opere e Tematiche di Pascoli
  5. Il Fanciullino e la Poetica di Pascoli

Infanzia e Formazione di Pascoli

Pascoli nacque a San Mauro di Romagna nel 1855. Il padre è fattore di una tenuta “La Torre dei principi Torlonia” ed è qui che il ragazzo trascorre la sua infanzia. Nel 1862 entra nel collegio dei padri Scolopi dove ha inizio la sua istruzione scolastica.

Il 10 agosto 1867, il giorno di San Lorenzo, il padre venne ucciso da sicari sconosciuti. Dopo questo tragico lutto, la famiglia si trasferisce a San Mauro. Nella casa materna dove in arco di pochi anni vengono a mancare i suoi fratelli e la madre. Intanto, terminati gli studi liceali, Pascoli si iscrive all’Università di Lettere a Bologna grazie a una borsa di studio offerta dal comune. Gli anni universitari, segnano in lui un sentimento di ribellione contro l’ingiustizia, e aderisce al movimento socialista rivoluzionario di Andrea Costa. Per questo motivo venne arrestato, incarcerato per 4 mesi dove viene assolto al processo grazie a Carducci.

Carriera Accademica e Successi

Riprese i suoi studi, e si laureò brillantemente. Nel 1883 comincio la sua carriera d’insegnante. Prima nei licei, poi nel 1895 venne chiamato all’insegnamento di greco e latino all’ università a Messina, Pisa e Bologna, inoltre nel 1905, gli venne dato la cattedra di letteratura italiana di Bologna, come successore di Carducci. La sua fama cresce dopo la pubblicazione di “i Canti di Castelvecchio” nel 1903. In qualità di oratore ufficiale, nacquero i suoi primi discorsi che esaltava in senso nazionalistico, l’impresa coloniale della guerra di Libia.

Morì a Bologna il 1912 consumato dalla cirrosi epatica.

Vita Personale e Confronto con D'Annunzio

Quella di Pascoli fu una vita povera di eventi esteriori: dedicata a uno scavo intimo, rifugiarsi nelle memorie, contro l’urto angosciante del presente. La sua esistenza si svolse in pochi luoghi: la campagna romagnola dell’infanzia, le diverse sedi d’insegnamento ed infine la casa di Castelvecchio.

La sua tendenza era nel chiudersi nel suo nido domestico, spiega la fondamentale paura di vivere, sentimento che lo ostacolò, fra altro, il rapporto con le donne e l’amore.

Mettendo in confronto Pascoli e D’Annunzio, i due sono molto diverso tra loro, cioè uno è isolato l’altro brillante, uno fedele a pochi luoghi invece l’altro è avventuriero. Ma con un analisi più profonda, risulta che entrambi incarnano la frattura tra il poeta e la società, una distanza che oppone tra la follia a chi è invece dotato di una sensibilità tutta individuale e ha bisogno di un’esistenza separata e di parlare un linguaggio unico.

Opere e Tematiche di Pascoli

Pascoli esordì nel 1891 la raccolta di Myricae (tamerici). Fin dal suo titolo si presenta come un opera semplice e umile che rispecchia le immagini della vita di campagna; invece in alcuni casi brevi memorie della propria terra e dell’infanzia.

Myricae ricava una vera rivoluzione sia per le tematiche sia per lo stile.

Pochi anni dopo, nel1897, furono stampati i poemetti. Erano divisi in due parte “I primi poemetti” e i “Nuovi poemetti”. Anche in questo il protagonista è la vita della campagna. Il fanciullino dentro Pascoli cerca in ogni cosa (nella natura) elementi di poesia ingenua e spontanea. La novità sta nello sviluppo narrativo.

Risale nel1903. Il titolo avviene dalla sua dimora in Garfagnana, nella quale Pascoli insieme alla sorella vollero ricostituire il “nido degli affetti famigliari”. I temi che tratta sono ancora la vita della campagna di cui si mescolano i ricordi dell’infazia vissuta a San Mauro e la scomparsa dei suoi cari. Questo è il libro più maturo di Pascoli con l’uso sistematico del simbolismo e dell’analogia.

Il Fanciullino e la Poetica di Pascoli

Il fanciullino sa percepire con meraviglia ciò che gli adulti hanno perso con gli anni:

Le cose piccole che per Pascoli sono grandi;

le voci segrete della natura e le cose grandi egli le riduce alla sua misura.

Inoltre il fanciullino sa esprimere con fantasia, cioè, con parole semplici e spontanee, con immagini e analogie , con intuizioni, e non con ragionamento. Perciò il fanciullino coincide con il poeta perché entrambi colgono le misteriose relazioni e corrispondenze tra le cose, si esprimono in modo istintivo e irrazionale, e usano parole semplici della gente di campagna.

Secondo Pascoli, ogni uomo ha dentro di se questa parte di commuoversi e di sperimentare ogni giorno emozioni e sensazioni nuove. Spesso il fanciullino è soffocato e ignorato dal mondo, ma se si risveglia sa sognare, fa volare con la fantasia.

Domande da interrogazione

  1. Quali eventi hanno segnato l'infanzia di Giovanni Pascoli?
  2. L'infanzia di Pascoli è stata segnata dalla morte violenta del padre nel 1867 e dalla perdita di altri membri della famiglia, eventi che hanno influenzato profondamente la sua vita e la sua poetica.

  3. Come si è sviluppata la carriera accademica di Pascoli?
  4. Pascoli ha iniziato la sua carriera accademica insegnando nei licei e successivamente è stato chiamato a insegnare greco e latino all'università di Messina, Pisa e Bologna, dove ha ottenuto la cattedra di letteratura italiana nel 1905.

  5. In che modo Pascoli e D'Annunzio differiscono nella loro visione della vita e della poesia?
  6. Pascoli e D'Annunzio differiscono in quanto Pascoli era più introverso e legato a pochi luoghi, mentre D'Annunzio era avventuroso e brillante. Tuttavia, entrambi rappresentano la frattura tra il poeta e la società.

  7. Quali sono le tematiche principali delle opere di Pascoli?
  8. Le opere di Pascoli, come "Myricae" e "Canti di Castelvecchio", trattano principalmente la vita di campagna, i ricordi dell'infanzia e la perdita dei cari, utilizzando simbolismo e analogia.

  9. Cosa rappresenta il "fanciullino" nella poetica di Pascoli?
  10. Il "fanciullino" rappresenta la capacità di percepire con meraviglia e semplicità ciò che gli adulti spesso ignorano, esprimendo emozioni e intuizioni in modo spontaneo e istintivo, simile al poeta.

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