-dille-
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Adriano Olivetti è stato un pioniere dell'utopia industriale, cercando di migliorare il capitalismo nell'industria di Ivrea con diritti lavorativi avanzati.
  • Olivetti promosse il suo modello attraverso la rivista "Comunità" e la casa editrice "Le Edizioni di Comunità", coinvolgendo architetti e scrittori di spicco.
  • La letteratura industriale, sviluppatasi nel secondo dopoguerra in Italia, è rappresentata da autori come Ottieri, Volponi e Bigiaretti, che esplorano tematiche sociali legate all'industrializzazione.
  • Ottieri, con "Donnarumma all’assalto", affronta la disoccupazione e le difficoltà degli operai nel trovare lavoro durante l'espansione industriale.
  • "Memoriale" di Volponi e "Congresso" di Bigiaretti analizzano l'alienazione operaia e le imperfezioni del modello industriale di Olivetti, rispettivamente.

Indice

  1. Rivoluzione industriale e cambiamenti sociali
  2. L'utopia industriale di Adriano Olivetti
  3. Letteratura industriale e critica sociale

Rivoluzione industriale e cambiamenti sociali

Nel secondo dopoguerra, l’Italia visse un periodo di grande sviluppo economico, la vera e propria rivoluzione industriale prese infatti piede in tutto il paese, portando con sé cambiamenti profondi sia a livello fisico (l’aspetto delle città cambiò radicalmente) sia a livello sociale.

L'utopia industriale di Adriano Olivetti

La maggior parte delle industrie era regolata dal tradizionale capitalismo, tuttavia iniziò anche a svilupparsi l’utopia industriale, di cui sicuramente Adriano Olivetti rappresenta uno dei maggiori esponenti, in quanto si impegnò per correggere gli errori del sistema del capitalismo nell’industria di Ivrea. Qui, i soldati rappresentavano un modello di vita comunitaria in cui potevano godere di diritti non sempre garantiti in altri ambiti lavorativi: lavoro pagato e sicuro, assistenza sanitaria, alloggi, scuole per i figli. Il tutto venne teorizzato e diffuso tramite la rivista “Comunità” e la casa editrice che Olivetti fondò, ovvero “Le Edizioni di Comunità”. Il progetto però coinvolse anche personalità di spicco nell’ambito dell’architettura e della letteratura, nel primo caso emergono in particolare Gino Pollini e Luigi Figini, nel secondo invece Ottiero Ottieri, Paolo Volponi e Libero Bigiaretti.

Letteratura industriale e critica sociale

Questi tre autori rappresentano anche un genere che si sviluppò sempre nel secondo dopoguerra, favorito dal boom economico che si stava diffondendo in Italia, ovvero la letteratura industriale.

Ottieri ad esempio è l’autore di “Donnarumma all’assalto” pubblicato nel 1959, si concentra sull’altra faccia della medaglia per l’industrializzazione così rapida, ovvero la problematica della disoccupazione del protagonista operaio che cerca in tutti i modi di trovare lavoro e farsi assumere nello stabilimento di Pozzuoli. Volponi invece scrisse “Memoriale” nel 1962, qui invece emerge un altro problema, ovvero quello dell’alienazione degli operai, in quanto costretti a ripetere la stessa azione per molteplici ore al giorno senza sosta, il protagonista infatti è Albino Saluggia che come molti aveva abbandonato la vita di campagna per cercare fortuna in città ma era finito per avere problemi mentali che nel suo caso si concretizzano in manie di persecuzione e nevrotiche. Lo stile industriale di Olivetti rientra invece nel romanzoCongresso” di Bigiaretti, in cui un dirigente d’azienda va ad analizzare in maniera approfondita e razionale il modello dell’utopia industriale, rilevandone però anche i suoi difetti, a suo parere infatti, nonostante ci fossero diversi benefici per gli operai in questione, il loro sfruttamento era ancora percepibile e quindi il modello presentato da Olivetti non era assolutamente perfetto (anche se migliore di altri che si erano sviluppati nell’era del boom economico).

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali cambiamenti sociali in Italia durante la rivoluzione industriale del secondo dopoguerra?
  2. Durante la rivoluzione industriale del secondo dopoguerra in Italia, ci furono profondi cambiamenti sia a livello fisico, con un cambiamento radicale dell'aspetto delle città, sia a livello sociale, con un grande sviluppo economico.

  3. In cosa consisteva l'utopia industriale di Adriano Olivetti?
  4. L'utopia industriale di Adriano Olivetti mirava a correggere gli errori del capitalismo tradizionale, offrendo ai lavoratori diritti come lavoro sicuro, assistenza sanitaria, alloggi e scuole, promuovendo un modello di vita comunitaria.

  5. Quali temi affronta la letteratura industriale del secondo dopoguerra?
  6. La letteratura industriale del secondo dopoguerra affronta temi come la disoccupazione e l'alienazione degli operai, evidenziando le problematiche sociali legate alla rapida industrializzazione e al boom economico.

  7. Quali critiche emergono nel romanzo "Congresso" di Libero Bigiaretti riguardo al modello di Olivetti?
  8. Nel romanzo "Congresso", Libero Bigiaretti critica il modello di Olivetti, rilevando che, nonostante i benefici per gli operai, lo sfruttamento era ancora percepibile, indicando che il modello non era perfetto.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community