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Concetti Chiave

  • La letteratura del Novecento rompe con la tradizione introducendo nuove tematiche, come l'idea del brutto e l'uso del verso libero.
  • I poeti crepuscolari, come Guido Gozzano e Corazzini, descrivono una vita grigia e malinconica, rifiutando il ruolo educativo del poeta.
  • Guido Gozzano, noto per "I colloqui", affrontò la tubercolosi cercando cure in India, ma morì giovane a 23 anni.
  • L'anarchismo letterario promuoveva la libertà assoluta e l'estetica del brutto, caratterizzata da parole lunghe e mancanza di ritmo.
  • Il futurismo esaltava dinamismo e movimento, utilizzando calligrammi e onomatopee, sfidando le convenzioni poetiche tradizionali.

Indice

  1. Rifiuto della Tradizione
  2. Poeti Crepuscolari
  3. Anarchismo e Futurismo

Rifiuto della Tradizione

La letteratura del XX° secolo prevede un quasi assoluto rifiuto della tradizione:

    • A livello tematico con l'introduzione di nuove tematiche come l'idea del brutto in tutte le accezioni;

    • A livello di sperimentalismo con l'utilizzo ad esempio del verso libero;

Poeti Crepuscolari

In questo contesto sorgono i poeti crepuscolari, che si raccolgono in particolare a Roma con Guido Gozzano e a Roma con Corazzini. Il loro nome del gruppo venne additato dal critico Giuseppe Borgese che li definì crepuscolari per la vita grigia, cupa e malinconica che descrivevano ma anche che vivevano. Questi letterati non attribuivano alle piccole cose un valore simbolico e rifiutavano il titolo onorifico di poeta, non pensavano infatti di poter educare o trasmettere ai propri lettori qualcosa di importante, Corazzini ad esempio arrivò a definirsi un semplice fanciullo che piange. Uno dei suoi esponenti fu Guido Gozzano, il quale nacque nel 1883 e morì nel 1916, alla sola età di 23 anni a casa di una malattia che cercò di combattere in tutti i modi, ad esempio trasferendosi temporaneamente in India per cercare delle cure, ovvero quella della tubercolosi. La sua opera più importante e conosciuta "I colloqui", diviso in tre parti, la prima intitolata "Il giovanile errore", il secondo "Alle soglie" e il terzo "Il reduce".

Anarchismo e Futurismo

Un'altra corrente fondamentale della letteratura del novecento fu l'anarchismo, gli anarchici non accettavano alcun tipo di regola, volevano infatti la libertà assoluta a tutti i costi e questo avvenne con la fondazione ad esempio dell'estetica del brutto senza alcun tipo di vincolo, appaiono quindi delle parole esageratamente lunghe e senza un ritmo specifico. Infine, fondamentale fu anche il futurismo, che si può definire come la prima avanguardia italiana che prevedeva l'esaltazione della dinamicità e del movimento. In ambito letterario il futurismo ammirava l'immaginazione senza fili e parole libere, scrivevano ad esempio poesie in calligramma, quindi un disegno che riassumeva la tematica principale senza alcun tipo di punteggiatura. Il poeta futurista si divertì a prendere in giro il pubblico con licenze poetiche come ad esempio l'assenza della H, di punteggiatura e l'inserimento di onomatopee. Vengono spesso associati alla figura dell'incendiario, ovvero di un piromane chiuso in gabbia ed insultato, difeso solo dalla poesia che provoca la classe della borghesia. D'Annunzio andò anche a preannunciare il futurismo con l'esaltazione del coraggio e della macchina.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali del rifiuto della tradizione nella letteratura del XX secolo?
  2. La letteratura del XX secolo si caratterizza per un rifiuto quasi assoluto della tradizione, introducendo nuove tematiche come l'idea del brutto e sperimentando con il verso libero.

  3. Chi erano i poeti crepuscolari e quale era la loro visione della poesia?
  4. I poeti crepuscolari, come Guido Gozzano e Corazzini, descrivevano una vita grigia e malinconica, rifiutavano il valore simbolico delle piccole cose e non si consideravano educatori o trasmettitori di messaggi importanti.

  5. Quali sono le caratteristiche distintive del futurismo nella letteratura?
  6. Il futurismo esaltava la dinamicità e il movimento, ammirava l'immaginazione senza fili e le parole libere, utilizzava poesie in calligramma e si divertiva con licenze poetiche come l'assenza di punteggiatura e l'uso di onomatopee.

Domande e risposte

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