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Concetti Chiave

  • Il periodo dal 1920 al 1950 vede un ritorno alla tradizione poetica, con il recupero di metri classici e l'influenza del simbolismo in un contesto di Classicismo modernista.
  • La linea novecentista, rappresentata da Ungaretti e gli ermetici, si concentra su una poesia pura, rarefatta e spesso inaccessibile, esprimendo il dolore universale attraverso un linguaggio evocativo.
  • La linea antinovecentista, con Saba e Montale, predilige chiarezza e semplicità, affrontando temi contemporanei in modo realistico e impressionistico.
  • Salvatore Quasimodo, inizialmente legato all'Ermetismo, evolve verso una poesia con una forte connotazione sociale e civile, testimoniando l'impegno post-bellico.
  • Quasimodo, influenzato da Ungaretti e Montale, combina uno stile ermetico con il commento sociale, culminando nella celebre poesia "Ed è subito sera".
In questo appunto viene descritta la poesia dagli anni ’20 agli anni ’50. Di seguito vengono riportate alcune informazioni sulla poesia dei primi anni del Novecento, la linea novecentista, la linea antinovecentista, uno degli esponenti di questa poesia ovvero Salvatore Quasimodo e la sua poetica.
Evoluzione della poesia italiana dal 1920 al 1950: Quasimodo e l'Ermetismo articolo

Indice

  1. Poesia dagli anni '20 agli anni '50
  2. Poesia del primo Novecento: linea novecentista
  3. Poesia del primo Novecento: linea antinovecentista
  4. Poeti del periodo: Salvatore Quasimodo

Poesia dagli anni '20 agli anni '50

Il trentennio che va dal 1920 al 1950 è caratterizzato dalla tendenza alla normalizzazione, a stemperare gli “eccessi” che si erano visti durante il periodo delle avanguardie, si assistette così a un certo recupero di alcuni metri tradizionali. Il recupero della tradizione si vede soprattutto nella ripresa della poesia simbolista seppur con elementi di maggior originalità, si notava ancora la crisi delle certezze: per questo si parla di Classicismo modernista; per quanto riguarda l'Italia il ritorno all'ordine fu più netto che altrove. Le prime raccolte di Ungaretti portano all'estremo l'innovazione del verso libero fino a ridurlo a una sola parola. In contrapposizione al linguaggio oscuro di Ungaretti si nota la chiarezza di quello di Saba che conserva cadenze tradizionali. Ungaretti fu il precursore della linea “novecentista” mentre Saba di quella “antinovecentista”. La linea novecentista era fondata sul gusto analogico simbolista con un linguaggio alto tendente alla purezza del quale ritroviamo Ungaretti e gli ermetici (Gatto, Luzi); mentre la linea antinovecentista che fa capo a Saba e Montale che costituisce una poesia anti-simbolista e con modi espressivi prosastici. Montale è stato per parecchio tempo considerato facente parte della linea novecentista ma oggi si tende a considerare la sua poesia come ricerca di soluzioni alternative.
Per ulteriori approfondimenti sulla poesia dagli anni '20 agli anni '50 vedi anche qua

Poesia del primo Novecento: linea novecentista

Gli anni del Fascismo spinsero molti poeti a ritirarsi dalla scena politica per dedicarsi alla ricerca di una poesia pura e rarefatta, facendo così nascere l'Ermetismo. L'Ermetismo faceva corrispondere la poesia con la vita, aveva un carattere chiuso, difficoltoso e utilizzava un linguaggio al limite dell'incomunicabilità. Il dolore rappresentato dai poeti nelle poesie doveva rappresentare il dolore di tutto il mondo, per questo motivo la parola si carica di molteplici significati e si fa evocatrice e allusiva.
I poeti dell’ermetismo seguono l'ideale di una "poesia autentica", una composizione essenziale senza scopi educativi. Il loro tema centrale è il disperato senso di solitudine che l'uomo moderno sperimenta, avendo perso gli antichi valori e miti della società romantica e positivista, non conservando più alcuna certezza a cui fare riferimento. L'uomo vive in un mondo incomprensibile, devastato dalle guerre e reso schiavo dalle dittature; quindi, il poeta ha una visione della vita avvilita, senza illusioni, e ripudia la parola come atto di comunicazione per darle un senso solo evocativo. Pertanto, la poesia ermetica è un componimento dell’animo, di riflessione intima espressa da un tono tenue e pensieroso, mediante una lingua elegante che nasconde in un gioco di allusioni dirette suggestioni da vivere.
Per ulteriori approfondimenti sulla poesia dagli anni '20 agli anni '50 vedi anche qua
Evoluzione della poesia italiana dal 1920 al 1950: Quasimodo e l'Ermetismo articolo

Poesia del primo Novecento: linea antinovecentista

Questo tipo di poesia fu caratterizzato dalla chiarezza e semplicità dell'espressione, una poesia che non rinunciava ad affrontare i temi della contemporaneità. Il punto di riferimento di questa tendenza è Saba ma molto importante anche Montale. Nella linea antinovecentista si distingue un filone realistico e un filone impressionistico.

Poeti del periodo: Salvatore Quasimodo

Un esponente importante dell'Ermetismo è Quasimodo. Quasimodo in origine era un leader dei poeti ermetici e dopo la Seconda guerra mondiale divenne un potente poeta commentando le moderne questioni sociali, ricevendo così anche il Premio Nobel per la Letteratura nel 1959.
Nella sua prima fase poetica è evidente la lezione di Ungaretti, ovvero la tematica esistenziale e dunque anche l'adesione ai temi dell'Ermetismo. Egli pone al centro della propria riflessione la sofferenza innata alla vita dell'uomo moderno, la mancanza di certezze che può essere parzialmente lenita con la memoria dell'infanzia, il cui sollievo è solo momentaneo e illusorio poiché il dolore del presente, a confronto, non può che approfondirsi.
Fu discepolo dei poeti ermetici come Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Dopo la pubblicazione della sua prima raccolta di poesie, Quasimodo divenne gradualmente un capo dei poeti ermetici. Dopo il 1935 abbandonò l'ingegneria per insegnare letteratura italiana alla scuola di musica di Milano. Le successive raccolte di poesie di Quasimodo: Oboe sommerso del 1932; Odore di eucalyptus del 1933; Erato e Apollion del 1936. Tutte presentano uno stile asciutto e sofisticato e il simbolismo astruso dell’ermetismo, ma includono molte poesie che si allontanano dalle preoccupazioni personali verso questioni contemporanee. Successivamente con la raccolta Giorno per giorno del 1947, la poesia ritrova una funzione civile, arricchendo i temi con questioni legate alla realtà politica e sociale legate ad un'ansia di comunicazione. Il poeta testimonia l'impegno civile che caratterizza la sua poesia successivamente alla Seconda Guerra Mondiale. Quasimodo concepisce la poesia come attimo di riassunto delle opposizioni e come un modo di vedere le cose maggiore e privilegiato. Con il componimento dal titolo “Ed è subito sera”, Quasimodo cerca di rappresentare il senso della natura umana e della solitudine dell'uomo.
Per ulteriori approfondimenti sulla poesia dagli anni '20 agli anni '50 vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali della poesia dagli anni '20 agli anni '50?
  2. La poesia di questo periodo è caratterizzata dalla tendenza alla normalizzazione e al recupero di metri tradizionali, con un ritorno al Classicismo modernista. Si nota una crisi delle certezze e un contrasto tra la linea novecentista e antinovecentista.

  3. Cosa distingue la linea novecentista nella poesia del primo Novecento?
  4. La linea novecentista è fondata sul gusto analogico simbolista con un linguaggio alto e tendente alla purezza, rappresentata da poeti come Ungaretti e gli ermetici, che cercavano una poesia pura e rarefatta.

  5. Quali sono le caratteristiche della linea antinovecentista?
  6. La linea antinovecentista, rappresentata da Saba e Montale, si distingue per la chiarezza e semplicità dell'espressione, affrontando temi contemporanei con un approccio realistico e impressionistico.

  7. Chi era Salvatore Quasimodo e quale fu il suo contributo alla poesia ermetica?
  8. Salvatore Quasimodo fu un importante esponente dell'Ermetismo, inizialmente influenzato da Ungaretti. Dopo la Seconda guerra mondiale, divenne un poeta impegnato socialmente, ricevendo il Premio Nobel per la Letteratura nel 1959.

  9. Come si evolve la poetica di Quasimodo nel tempo?
  10. Quasimodo inizia con uno stile ermetico, ma dopo la Seconda guerra mondiale, la sua poesia assume una funzione civile, affrontando temi politici e sociali, come evidenziato nella raccolta "Giorno per giorno" del 1947.

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