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Concetti Chiave

  • Pasolini si avvicina alla "linea degli Affetti" della poesia novecentesca, utilizzando il verso per evidenziare parole chiave legate alla famiglia e all'innocenza.
  • Nonostante la controversia, le opere di Pasolini trovavano successo per la loro trasgressione, vendendo bene anche grazie a sequestri e scandali.
  • Il '68 segna un periodo di intensi cambiamenti sociali e politici, con studenti e lavoratori uniti contro la morale borghese e per le riforme democratiche.
  • Pasolini critica l'omologazione borghese, vedendo in essa una minaccia per la rigenerazione sociale, e salva Napoli come esempio di resistenza a tale fenomeno.
  • Negli ultimi anni, Pasolini prende posizioni critiche contro vari aspetti della modernità, risultando spesso incompreso e contestato anche dai suoi amici.

Indice

  1. La Linea degli Affetti
  2. Il Successo di Pasolini
  3. Il Movimento del '68
  4. Le Riforme Democratiche
  5. La Critica di Pasolini

La Linea degli Affetti

C'è una linea di poesia del novecento chiamata la linea degli Affetti. Tutti i poeti si dimenticano il proprio stile, sia da sperimentali sia quando non lo sono, e dedicano moltissime poesia al padre, alla madre, alla sorella. Questa linea poetica va dal crepuscolarismo alla neoavanguardia. Questa è quella che si avvicina di più a Pasolini.

Il verso è in realtà creato dallo spazio bianco per mettere in evidenza alcune parole, la parola padre, paura, piccola figlia; per dire che il padre aveva un cuore fanciullo come i figli e per questo se anche non fosse stato suo padre lo avrebbe amato.

Il Successo di Pasolini

Intanto arrivò un successo mostruoso/spaventoso. Pier Paolo Pasolini non piaceva pubblicamente ma, poiché tutti amavano la trasgressione, veniva letto come se fosse una rivista scandalistica, per cui vendeva moltissime copie. I suoi visti veniva sequestrati e quindi diventavano successi di cassetta, botteghino (Uccellacci uccellini con Totò premiato a Cannes). Dalla morale borghese il passaggio ad un nuovo obiettivo polemico, il consumismo borghese, l’omologazione borghese.

Il Movimento del '68

Siamo nel 68 e in questo periodo la battaglia di Valle Giulia è uno dei momenti più importanti, gli studenti occupano le università in Italia come stava succedendo in Francia, e scoppia il conflitto che possiamo definire come generazionale, che assume la forma di una battaglia fortemente ideologizzata nei confronti della morale borghese, nei confronti della società selettiva. Le battaglie si svolgono perciò all’università perché gli studenti chiedono il 6 politico, un diverso rapporto con la cultura e con la società.

Gli studenti si affiancano agli operari nelle battaglie proletarie, leggono prevalentemente Marx, Trotsky e qualcuno Mao, si cominciano a dividere in Maoisti, Marxisti e Trotskisti, e questa divisione era una caratteristica della sinistra. Poi inizia una battaglia tra gioventù che si riconosce nel fascismo e gioventù che si riconosce in comunismo. Il 68 è stato considerato insieme alla resistenza uno dei momenti più rivoluzionari del novecento perché indubitabile che dopo nulla è più come prima, dopo il 68 nel rapporto tra genitore e figli, tra scuola e società, tra università e interlocutori nulla è più come prima.

Le Riforme Democratiche

Il 68 apre alle grandi riforme democratiche degli anni 70 per tenere sotto controllo le lotte dei giovani vengono fatte grandi riforme. Negli anni tra il 68 e il 78 abbiamo:

• “Lo statuto dei lavoratori

• “Riforma della scuola"

• “ Decreti delegati"

• “Riforma universitaria"

• “Legge Basaglia"

Un ciclo di riforme democratiche.

Per Pasolini questi ragazzi tendono ad omologarsi a valori borghesi.

La Critica di Pasolini

L'obbiettivo della sua lotta è cambiato, prima voleva occuparsi dei poveri, degli sfruttai, sottoproletari, rivelare la loro umanità con una battaglia civile per i loro diritti. Adesso dice che non serve perché anche loro voglio diventare borghesi, quindi il nemico non è la loro povertà, lo sfruttamento, ma l’omologazione, che rende tutti identici, che impedisce la rigenerazione ideale della società. In tutto questo lui salva un solo posto da questa analisi, una sola città, Napoli, perché dice che è una città plebea, resistente all’omologazione consumistica.

Tutta la fine della vita è apocalittica, sono delle così dette “Lettere Luterane", degli scritti corsali, due raccolte dal 73 al 75 in cui ci sono tutte le sue prese di posizione.

• Contro il fascismo;

• Contro i capelli lunghi;

• I giovani infelici, destinati alla forca;

• Le due modeste proposte per eliminare la criminalità in Italia;

• Abolire la scuola media dell’obbligo e la televisione.

Non c'è passo della modernità contemporanea che lui non metta sotto accusa. Queste accuse furono ritenute detestabili dai suoi amici, che non lo capivano perché lui era antagonistico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la "linea degli Affetti" nella poesia del novecento e come si collega a Pasolini?
  2. La "linea degli Affetti" è una corrente poetica del novecento che si concentra su poesie dedicate a figure familiari come il padre, la madre e la sorella. Questa linea, che va dal crepuscolarismo alla neoavanguardia, è quella che si avvicina di più a Pasolini, il quale utilizza lo spazio bianco nel verso per enfatizzare parole chiave come "padre" e "paura".

  3. Come ha reagito il pubblico al successo di Pasolini e quali erano i temi principali delle sue opere?
  4. Il pubblico ha reagito al successo di Pasolini con una sorta di attrazione per la trasgressione, leggendo le sue opere come riviste scandalistiche, il che ha portato a un grande successo commerciale. I temi principali delle sue opere includevano la critica alla morale borghese e al consumismo, nonché l'omologazione borghese.

  5. Qual è stato l'impatto del Movimento del '68 sulla società italiana?
  6. Il Movimento del '68 ha avuto un impatto rivoluzionario sulla società italiana, portando a un cambiamento radicale nei rapporti tra genitori e figli, scuola e società, e università e interlocutori. Ha anche aperto la strada a grandi riforme democratiche negli anni '70.

  7. Quali riforme democratiche sono state introdotte in Italia tra il 1968 e il 1978?
  8. Tra il 1968 e il 1978, in Italia sono state introdotte diverse riforme democratiche, tra cui lo "Statuto dei lavoratori", la "Riforma della scuola", i "Decreti delegati", la "Riforma universitaria" e la "Legge Basaglia".

  9. Qual era la critica di Pasolini verso la società contemporanea e quale città considerava un'eccezione?
  10. Pasolini criticava la società contemporanea per l'omologazione che rendeva tutti identici e impediva la rigenerazione ideale della società. Considerava Napoli un'eccezione, descrivendola come una città plebea e resistente all'omologazione consumistica.

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